(mir) L'esultanza e il fair play dei vincitori. L'orgoglio, ma anche il mea culpa degli sconfitti. La puntata di ieri di Tempo Reale, la trasmissione di Telelibertà condotta da Giovanni Palisto, ha ospitato alcuno dei principali protagonisti della campagna elettorale appena conclusa.
Il neo-consigliere Pd Stefano Borotti e l'art director Mauro Ferrari hanno svelato alcuni dei segreti della cavalcata di Paolo Dosi: "Abbiamo cercato quella chiave che potesse caratterizzare Paolo rispetto ai suoi avversari, con slogan positivi come "I migliori anni sono davanti a noi" oppure "Il sindaco buono". Ma mai come in questa occasione dobbiamo dire che è stato lui a far vincere noi e non viceversa". I due non hanno risparmiato complimenti anche ad Andrea Paparo e al suo addetto alla comunicazione Antonio Corciulo. "Noi abbiamo fatto tutto quanto nelle nostre possibilità - ha detto il primo, superato da Dosi al ballottaggio - anche se siamo stati molto penalizzati a livello locale dalle questioni nazionali".
Ma Filiberto Putzu (consigliere uscente e rientrante del Pdl) non ha risparmiato un'analisi più dura: "Dobbiamo tutti interrogarci, io per primo assieme ai colleghi e ai vertici del partito, perché l'astensionismo ci ha così penalizzato. Forse il nostro lavoro non è stato compreso o non è piaciuto. Paparo ha avuto l'appoggio del partito, è stato senza dubbio coraggioso, ma forse anche un po' presuntuoso. Loro sono stati più coesi, bravi a ricompattarsi dopo l'esito molto polemico delle Primarie. Ma non è che il centrosinistra stia meglio: l'amministrazione Reggi ha "mosso" molto la città, ma alla fine solo la metà degli aventi diritto sono andati alle urne, segnale che l'insoddisfazione è molto diffusa". Luigi Rabuffi, unico consigliere comunale eletto della Sinistra per Piacenza, ha sottolineato il buon risultato della lista: "La sinistra tornata unita ha rappresentato un passaggio importante per i nostri elettori, una buona base di partenza per il futuro".
da LIBERTA' 23/05/2012
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