L’Associazione Piacenza che Verrà è nata 4 anni fa, il 12 gennaio 2008 , con l’intento di stimolare il dibattito nella nostra città per quanto riguarda gli aspetti sociali , economici e culturali. Uno degli slogan che venne usato fu “Piacenza che verrà, nuove opportunità nella città che vuole migliorare”.
L’osservatorio dell’associazione consente una visuale diversa da quella per così dire “tradizionale” , di chi fa politica negli ambiti della classica “politica dei partiti”.
La prima valutazione è proprio in riferimento al modo di fare politica cui stimo assistendo a Piacenza, quasi come a Roma. Da una parte uno schieramento, quello del centrosinistra, che ha monopolizzato la scena della stampa da oltre 3 mesi… Dall’altra il centrodestra, dove il Pdl opta anc’esso per le primarie allo scopo di identificare il suo portabandiera (al dì là delle voci che danno per scontata da tempo questa scelta….). La situazione nell’ambito dello schieramento risulta comunque complessa,…. le varie sigle partitiche vanno in ordine sparso… la Lega Nord ha rotto la storica alleanza nazionale col PdL, e sembra che a Piacenza voglia andare da sola, salvo ripensamenti dell’ultima ora, piu’ o meno basati sulla presenza di un accordo in tal senso (che sarebbe stato “concordato” in occasione delle ultime elezioni provinciali del 2009) ….. L’UDC (a Piacenza storico alleato ) sta dialogando con FLI ed API… interessante il segnale che giunge dal FLI con l’elezione a segretario provinciale di un giovane capace.
Di fronte a queste considerazioni ne va fatta però un’altra. Quale è la voglia di andare a votare che hanno gli italiani e quindi i piacentini ??? Nel 2007 -elezioni comunali- al primo turno votò il 59,85% ed al ballottaggio il 54,75% , cioè circa 44.000 persone sulle circa 80.000 che hanno diritto di voto… Quale è la situazione odierna ? Il sentimento di antipolitica si è rafforzato, la fiducia nei partiti è fortemente venuta meno…. Nei primi giorni di febbraio la nostra Associazione ha constatato (tramite campione interpellato telefonicamente) una altissima percentuale di “non partecipanti al voto”, pari al 56,3%..... Sulla stampa locale e nazionale leggiamo di cifre attorno al 33-45 %.... staremo a vedere… nel 2007 , come detto, a Piacenza non partecipò al voto al primo turno il 40%... E’ quindi imprescindibile tenere conto di questo dato che si riferisce alla disaffezione alla politica in genereale, e quindi anche a Piacenza…..
Anche tra molti dei nostri amici ed iscritti serpeggia questa voglia di non andare a votare e di abbandonare la politica… Spiace rilevare che questo potrà incidere fortemente sulle scelte amministrative che ci accingiamo a fare nel brevissimo.
E’ necessario cercare di RIMOTIVARE i nostri concittadini sulla base di valori e persone capaci e volenterose, che mettano il “servizio” alla base della loro scelta di entrare a fare politica….
Anche i meccanismi e le dinamiche “politico-partitiche” ci sembrano pur se rispettabili, ormai superate.
Piacenza che Verrà intende concretizzare un apporto costruttivo al di là delle sigle e degli schieramenti, come MOVIMENTO civico che vuole fare politica sulle esigenze della gente piuttosto che sulle esigenze dei partiti e delle lobbyes.
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