Il report dell'Arpa
Dotta, verde e sana. Con qualche criticità soprattutto riguardante la mobilità e i trasporti, la qualità dell'aria e l'inquinamento acustico. Appare così Piacenza nello studio della realtà socio-economica ed ambientale effettuato dall'Arpa in collaborazione con il Comune che ieri mattina è stato presentato in municipio dall'assessore Pierangelo Carbone, dal direttore di Arpa Piacenza Sandro Fabbri, da Giuseppe Biasini, Margherita Cantini e Anna Callegari di Arpa. «Ecosistema urbano di Piacenza. Verso un rapporto di sostenibilità» recita il titolo dell'analisi che ha preso in esame 15 ambiti tematici (dalle dinamiche demografiche all'accessibilità delle aree di verde pubblico, dai trasporti alle imprese fino ai consumi energetici, alla qualità dell'aria e delle risorse idriche, alla gestione dei rifiuti) per un totale di 68 indicatori: «Questo rapporto rappresenta un primo passo per individuare il livello di sostenibilità dello sviluppo a scala locale» ha spiegato l'assessore Carbone, «ad emergere è una fotografia del nostro territorio che sarà posta alla base dei lavori del piano strutturale comunale». Ed in effetti fra gli obiettivi del progetto elaborato da Arpa e Comune si annovera anche la possibilità di di fornire indicazioni sugli sviluppi futuri che riguardano il territorio comunale: uno di questi è rappresentato dall'adesione ad un patto regionale di gestione locale del clima che ha visto protagonista il Comune di Piacenza, il quale nelle prossime settimane incontrerà le circoscrizioni e le consulte. Nel frattempo ad emergere dall'analisi, che ha preso in esame soprattutto dati aggiornati al 2008, confrontati anche con altre realtà analoghe, è l'immagine di una città che ha rilevato un incremento dell'età media (pari a circa 46 anni nel 2008) con una percentuale di diplomati e laureati superiore rispetto ai corrispondenti valori regionali e nazionali; sotto il profilo degli indicatori economici nel 2008 sono diminuite le imprese complessivamente registrate alla Camera di Commercio e per la prima volta dal 2002 il tasso di sviluppo è negativo: i dati regionali evidenziano che nel secondo trimestre del 2009 il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,4%, mentre dai dati provinciali sono emersi altissimi livelli di utilizzo della cassa integrazione ordinaria. Promossa l'accessibilità al verde pubblico con il 76% della popolazione a meno di 300 metri dalle aree verdi e altrettanto si può dire della sicurezza, con un tasso di delittuosità decisamente minore rispetto ad altri capoluoghi. I punti di criticità riguardano invece la mobilità e i trasporti: il tasso di motorizzazione a Piacenza è pari a 604 vetture su 1000 abitanti nel 2008, mentre l'età media degli autobus in servizio urbano si attesta intorno ai 9 anni. Critico è anche il quadro dei consumi di energia elettrica in particolare dei comparti produttivi e dei consumi di gasolio per autotrazione: a fronte di una stabilizzazione complessiva dei consumi energetici dal 2003 al 2006, la produzione energetica da fonti rinnovabili risulta ancora marginale rispetto a quella delle fonti fossili. Le emissioni di CO2 si sono ridotte di circa il 12%, ma la qualità dell'aria risulta ancora un problema, come del resto lo è la qualità delle risorse idriche del Po (promossi invece Trebbia e Nure) e l'inquinamento acustico che riguarda il 66% delle attività commerciali e di servizio della città. Parab. LIBERTA', 08/06/2010
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