presentata la lista
Piacenza - (guro) Gabriele Gualazzini a Monticelli, Adriana Bertoni a Fiorenzuola, Fiorella Dacrema a Castelsangiovanni, Mario Magnelli ad Alseno, Marco Rigolli a Lugagnano, Antonio Maestri a Podenzano, Ostilia Cassinari a Rottofreno, Flavio Chiapponi a Borgonovo, e poi Piacenza con Gaetano Mantovani al collegio 8, Carlo Berra al 4, Paola Gazzolo al 3, Edmondo Ioannilli al 6, Cristian Fiazza al 7. Sono alcuni dei nomi in lista per i Ds a sostegno del candidato-presidente Gianluigi Boiardi. Mancano ancora i crismi dell'ufficialità, ma sulla griglia dei 24 candidati della Quercia per un posto nel consiglio provinciale non dovrebbero esserci più sorprese. Quelli sopra elencati sono i collegi più ambiti, quelli dove l'elezione di esponenti dei Ds viene data per maggiormente probabile. La lista è stata votata lunedì scorso dalla direzione del partito. Il segretario Alberto Borghi spiega in questo modo: «Siamo partiti dalla riconferma dei consiglieri in carica (tranne uno, Romana Cerbi, che si era dimessa nei mesi scorsi), valutando positivamente il lavoro svolto in questi cinque anni. Poi si è voluto dare forza alle donne puntando non tanto sul numero di candidature in lista ma sulle probabilità di vederle premiate nei collegi più sicuri, in modo da confermare l'obiettivo del 50% di elette raggiunto lo scorso mandato (3 su 6). Spazio anche ai giovani in collegi dove ci sono probabilità di successo. Abbiamo una lista che rispecchia il territorio e le varie componenti del partito, ma che pesca anche nella società civile e tra gli amministratori» Tornando a scorrere i nomi nei collegi troviamo Gianni Arbasi a Rivergaro, Modenesi a Cadeo, a Bobbio Annibale Gazzola, a Caorso Daniele Nastrucci, a Pontedellolio Elena Mazzocchi, Ferrante Trambaglio a Piacenza 5, Lucchetti a Piacenza 1, Wally Salvagnini a Piacenza 2, Roberto Miotti a Ziano, Silvotti a Pianello, a Ferriere Marcellina Anselmi. Spiccano alcune assenze come quella dei sindaci uscenti di Rivergaro (Mauro Rai) e Pianello (Giuseppe Oddi)? «I collegi sono 24 e non è possibile farci stare tutti», è la valutazione di Borghi: «Del resto nemmeno io che sono sindaco uscente di Nibbiano, rientro fra i candidati. Abbiamo fatto delle scelte impegnando anche altre persone, ma la non presenza non significa un'esclusione, c'è chi ha voluto fare altre esperienze, mentre per altri si possono aprire altre occasioni in futuro. Ma il partito non operato alcuna esclusione, semmai c'è stata qualche rinuncia volontaria».
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