La giunta Reggi spara sulla Finanziaria. I trasferimenti da Roma caleranno di 2,5 milioni di euro.
Una lunga requisitoria contro la finanziaria 2004 predisposta dal governo, che ancora una volta ricorre alla scure nei confronti dei trasferimenti economici agli enti locali, e l'ammissione che, stante l'attuale regime di incertezza relativa al percorso di approvazione della manovra, non sarà possibile realizzare appieno né gli obiettivi contenuti negli indirizzi programmatici della giunta, né arrivare alla compiuta redazione di un bilancio di previsione pluriennale per il 2004-2006, né tantomeno assicurare gli standard quantitativi e qualitativi dei servizi essenziali già erogati. E' una disamina assai preoccupata, quella relativa al quadro economico nel quale si andrà ad inserire l'appuntamento di fine anno con i conti per il 2004: l'ha fornita lunedì scorso all'assemblea di Palazzo Mercanti il sindaco Roberto Reggi. Il primo cittadino ha presentato un documento programmatico di una decina di pagine che costituisce il primo passo dell'iter amministrativo della manovra comunale. «Un passo falso», secondo la minoranza di centrodestra, che con spirito polemico l'altra sera ha abbandonato l'aula, rinunciando al confronto politico. Di fronte alla richiesta di rinviare il dibattito ad altra seduta, a causa dell'ora tarda, il primo cittadino e la maggioranza hanno infatti optato per portare al termine i lavori, provocando la reazione piccata del centrodestra. Ad occupare il suo banco è rimasto soltanto Filiberto Putzu (Piacenza nostra), che ha deciso di prendere parte comunque alla discussione. Nella relazione del sindaco si fa riferimento a una vera e propria “aggressione” alle finanze degli enti locali, che si sostanzia in una serie di tagli, provvedimenti restrittivi e vincoli in grado di soffocare le capacità di spesa e di entrata del Comune. I trasferimenti da Roma saranno diminuiti di complessivi 1.800 milioni di euro (una prima stima per Piacenza parla di meno 2,5 milioni di euro) e la privatizzazione della Cassa Depositi e Prestiti, prefigura il venir meno di un fondamentale strumento di finanziamento per gli enti locali, attraverso la concessione di mutui agevolati. Un giro di vite investirà pure il patto di stabilità interno, con l'inasprimento delle penalizzazioni per gli enti che non rispettano i tempi di spesa programmata. La destinazione di specifiche risorse ai corpi di Polizia ed alle Forze Armate - viene sostenuto - avviene senza tenere in debito conto l'aumento esponenziale delle attività attribuite alle polizie locali. Nel documento viene evidenziato che la proroga al blocco totale delle assunzioni a tempo indeterminato in tutti i settori del pubblico impiego comporterà la chiusura di ogni prospettiva per i precari che da anni prestano servizio nelle pubbliche amministrazioni. A fronte di una tale situazione, la maggioranza di centrosinistra ha approvato un ordine del giorno che si riallaccia al dissenso già espresso dall'Anci (associazione nazionale comuni italiani) e dall'Upi (unione province italiane), e chiede una modifica sostanziale della manovra finanziaria per le parti che incidono negativamente sul sistema delle autonomie locali.
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