Prima visita a Palazzo Mercanti per Diana Rita Naverio, nuovo segretario comunale di Piacenza, che si insedierà ufficialmente lunedì prossimo al posto del predecessore Emilio Binini.
Quarantotto anni, veronese di origine, laureata in giurisprudenza, ha una lunga esperienza professionale nelle amministrazioni dell'hinterland milanese, l'ultima delle quali a Magenta.
A Piacenza assumerà anche i compiti di direttore generale, ruolo lasciato vacante dopo l'addio di Massimo Gambardella.
Nella sua prima giornata piacentina Naverio ha fatto la conoscenza con gli uffici e si è intrattenuta per qualche minuto con il sindaco Paolo Dosi. Con il quale, per sua stessa ammissione, ha ancora alcuni aspetti da chiarire, alcuni decisamente rilevanti.
Ad esempio il compenso. "Non so ancora quanto guadagnerò - ha detto la diretta interessata ai microfoni di Telelibertà - non ne abbiamo ancora parlato. In ogni caso ci sarà una parte che si aggancerà agli accordi nazionali. La cifra verrà poi pubblicata sul sito internet del Comune".
A pochi giorni dall'inizio del suo lavoro, quindi, la segretaria-manager, avvocato abilitato, alle spalle una serie di master di alto livello, non conosce ancora il proprio stipendio? "Ho detto sì a questo incarico indipendentemente - ha risposto - senza considerare questo elemento". Non ignorando comunque che la base di partenza per la sola retribuzione del segretario nelle amministrazioni come quella piacentina è di 65mila euro lordi annue e tenendo conto che la sua busta paga al Comune di Magenta era di 112.194 euro lordi all'anno. Impossibile però sapere se avrà un'indennità per la carica di direttore generale, se sono previsti altri tipi di benefit, se riceverà il rimborso per i viaggi, se è contemplato un premio per i risultati, se sostituirà Gambardella nelle società partecipate e controllate, se per questi eventuali incarichi sarà retribuita. Catenaccio totale da parte sua e del sindaco.
"Voglio prima conoscere la macchina comunale - ha tagliato corto - approfondendo l'organizzazione della struttura, capendone i punti di forza e quelli che invece vanno migliorati. Per la mia carriera arrivare a Piacenza rappresenta senza dubbio un passo in avanti importante, ho fatto molta gavetta, partendo da piccoli Comuni e passando anche da realtà non semplici".
Il sindaco Dosi ha spiegato il motivo della scelta di accorpare in una sola figura le cariche di segretario e direttore generale: "Fanno così in molti altre amministrazioni, sfruttando il fatto che una persona può svolgere al meglio funzioni collegate, che spesso si intrecciano".
Michele Rancati LIBERTA' 26/10/2012
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