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Dal bilancio Iren 1,8 milioni a Piacenza
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Il consiglio di amministrazione di Iren, di cui fa parte il piacentino Marco Elefanti, ha approvato ieri i risultati societari al 31 dicembre 2010.
I numeri confermano per la maxi-utility nata dalla fusione tra Enìa e Iride la crescita di tutti gli indicatori rispetto a quelli di fine 2009, che però vedevano le due realtà ancora separate: ricavi consolidati a 3 miliardi 381 milioni di euro (+3%), margine operativo lordo (ebitda) a 603 milioni di euro (+7%), risultato operativo a 339 milioni di euro (+9%) e utile netto a 178 milioni di euro (+23%).
L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2011 è pari a 2 miliardi 260 milioni di euro (2.056 milioni di euro al 31/12/2009), con un'incidenza sul capitale investito pari al 51,9%, in linea rispetto al dato di fine 2009.
Gli investimenti netti del periodo ammontano a 536 milioni di euro rispetto ai 454 milioni di euro del 2009 (+18%) e sono stati principalmente impiegati nel settore generazione elettrica e calore, infrastrutture energetiche e servizio idrico integrato.
Buone notizie per Piacenza: all'assemblea dei soci verrà proposto un dividendo lordo di 0,085 euro per azione, il che significa che al Comune arriveranno poco meno di 1,8 milioni euro, in linea con la cifra dello scorso anno e di quanto iscritto a bilancio.
"Nonostante uno scenario ancora di debolezza congiunturale - recita una nota aziendale - il gruppo Iren ha registrato nel 2010 una crescita di tutti gli indicatori, in forza del contributo garantito da tutti i settori, in particolare nell'ultimo trimestre, confermando la validità delle scelte di investimento effettuate, che si svilupperanno ulteriormente nei prossimi esercizi, e la solidità del proprio portafoglio di business che, grazie ad un bilanciato mix di attività regolate e a libero mercato e alle caratteristiche produttive del proprio parco impianti, garantisce un contenuto profilo di rischio".
"Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili e delle previsioni per l'esercizio in corso - spiega la società - si prevede anche per il 2011 uno scenario geopolitico instabile ed un contesto macroeconomico ancora sostanzialmente caratterizzato dal perdurare della debolezza registrata nel corso del 2010 che ha condizionato la domanda di energia elettrica e di gas. Il gruppo Iren prevede un consolidamento delle attività per effetto della progressiva contribuzione degli investimenti realizzati. I risultati saranno comunque influenzati dall'evoluzione dello scenario energetico, della normativa di riferimento e dalla stagionalità dei settori in cui opera con particolare riferimento all'andamento climatico". Michele Rancati LIBERTYA' 25/03/2011
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pubblicazione: 25/03/2011
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