Il consigliere D’amo se la prende perché qualcuno gli ricorda che la presidenza delle aree militari gli era stata promessa dal ricandidato sindaco uscente Reggi durante le ultime consultazioni elettorali comunali. Per contrastare tale tesi ritorna alla votazione che lo portò alla presidenza, citando alcune incongruenze . Per usare un gergo medico però, ricorda solo l’anamnesi prossima (il recente passato) ma non l’anamnesi (patologica) remota. E cioè Gianni D’Amo sembra dimenticare la sua militanza (fin dai tempi giovanili) come uomo di sinistra, e la sua conseguente comparsa in Consiglio Comunale per la prima volta tra le fila del Partito Democratico (ex Partito Comunista Italiano), e cioè la principale forza politica che ha fatto eleggere e che sostiene il sindaco Reggi. Inoltre D’Amo dimentica che il 4 giugno 2007, al ballottaggio delle ultime elezioni comunali (dopo aver inutilmente chiesto a Reggi un formale apparentamento), disse ai votanti della propria lista Città Comune-Alleanza per Piacenza : “la mia casa è il centrosinistra e quindi io voterò per Reggi”. Roberto Reggi come è noto non era certo il candidato del centrodestra…. A sua volta il giorno 9 settembre 2007, il rieletto sindaco disse : “Ho tutta l’intenzione di mantenere la parola data e di proporre Gianni D’Amo alla presidenza delle aree militari”. Ora con queste premesse, è difficile non cercare di comprendere cosa c’è dietro le quinte dello spettacolo… Anche il ruolo di Presidente delle Aree Militari a Gianni D’Amo , quale espressione della minoranza non stava e non sta in piedi. Il posizionamento di D’Amo tra le fila del gruppo misto non può infatti essere intesa come posizione di minoranza all'opposizione. L’opposizione al centrosinistra e alla giunta Reggi, la si fa infatti dai banchi del centrodestra.
Gianni D’Amo sostiene inoltre che “'unico debito elettorale da me contratto è quello con gli elettori (e non solo i miei, ma tutti), cioè con la città”. Questo nobile intento è assolutamente condivisibile ed è certamente vero per ogni Consigliere comunale eletto, ma certo non significa ruolo di garanzia per tutti i cittadini. Il politico Gianni D’Amo è rosso come il fuoco, il suo ruolo bipartisan non esiste.
Filiberto Putzu, Consigliere Comunale Pdl
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