Il primo è stato Carlo Mazza, proprio al debutto del mandato, nell'estate 2007. L'ultimo, Sandro Ballerini, giusto pochi giorni fa. In mezzo, altri 7 consiglieri comunali hanno cambiato gruppo consiliare, lasciando quello in cui erano stati eletti.
In totale sono dunque 9 coloro che nei tre anni e mezzo di Reggi-bis hanno abbandonato più o meno polemicamente gli antichi compagni di partito o di lista. I cambi di casacca hanno riguardato più la maggioranza dell'opposizione.
L'Ulivo (poi diventato Pd) nell'autunno del 2007 ha dovuto incassare l'addio dell'ex sindaco Giacomo Vaciago, che aveva duramente polemizzato con i criteri di assegnazione delle presidenze di commissione, minacciando addirittura di andare in procura. Il professore lasciò il gruppo, dichiarandosi comunque in maggioranza (anche se i successivi scontri su Palazzo Enel e altre pratiche lo hanno visto spesso su posizioni contrarie all'amministrazione). Approdò nel Misto, dove trovò ad attenderlo Carlo Mazza, che appena eletto in Piacenza libera, nel giugno del 2007, ne uscì per dissidi con i vertici della civica di opposizione.
Il centrosinistra nel luglio del 2008 è stato poi alle prese con il caso di Bruno Galvani, che da Rifondazione comunista si spostò nel Misto per problemi con il partito che lo aveva candidato come indipendente.
Seguì poi un periodo di relativa calma, in cui gli unici movimenti di consiglieri comunali furono rappresentati dalla vittoria del centrodestra alle Provinciali, che nella primavera del 2009 portarono Massimo Trespidi e Andrea Paparo del Popolo della libertà in via Garibaldi: al loro posto, Maria Lucia Girometta e Marco Civardi. Giovanni Botti sostituì poi nel 2010 Andrea Pollastri eletto consigliere regionale.
Nell'autunno dello scorso anno, Antonio Levoni e Gianluca Ceccarelli si staccarono da Piacenza libera per dare vita al gruppo consiliare dell'Udc. Una decisione che spiazzò i vertici della civica, ma che non fu particolarmente polemica.
Un po' più traumatica, invece, l'uscita nel maggio scorso di Guglielmo Zucconi e Lorenzo Gattoni da Per Piacenza con Reggi per creare Piacenza Tutta. A loro si unì qualche mese dopo anche l'ex democratico Gianpaolo Crespoli, attirato dal progetto centrista di Alleanza per l'Italia, dunque "scomodo" nel Pd.
Ultimo addio, stavolta carico di veleno: Sandro Ballerini ha salutato a fine novembre il Pdl, criticando i vertici locali e lamentando di essere stato poco coinvolto nelle decisioni del gruppo e del partito.
Da tempo si vocifera di altri due passaggi: Stefano Frontini (Piacenza libera) si è iscritto al Popolo della libertà, ma non ha formalmente lasciato la civica. Luigi Salice (Pdl) è molto incuriosito dal progetto dei "finiani", ma per ora resta nel gruppo azzurro.
Michele Rancati LIBERTA' 09/12/2010
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