L'unica incertezza era rappresentata dal tempo. Ma alla fine neppure le bizze di una fine estate anomala hanno rovinato il successo dello Sbaracco.
E soprattutto non hanno potuto rovinare la "festa" a tanti piacentini e piacentine che, proprio al termine di una stagione dei saldi non proprio rosea, si sono visti offrire su un piatto d'argento una ghiottissima e imperdibile occasione: acquistare gli ultimi capi di stagione a dei prezzi notevolmente ribassati all'ordine di un "fuori tutto" generale che in tempi di crisi come quelli attuali non si può ignorare.
È ben più che positivo il bilancio che la prima edizione dello "Sbaracco" piacentino, messo a punto all'interno della cabina di regia e "benedetto" fra gli altri da Comune, Unione Commercianti e Confesercenti, ha registrato durante una giornata, quella di ieri, all'insegna dello shopping "no stop" e della caccia agli affari. Caccia che, per la cronaca, ha coinvolto ben duecento pubblici esercizi fra negozi e bar e attività varie sparse per un centro storico reso "off limits" per una buona causa: dal Corso Vittorio Emanuele a via Venti Settembre, da Piazza Borgo a Piazza Duomo passando attraverso Piazza Cavalli, Piazza Sant'Antonino, via Nova, via San Siro, via Felice Frasi e via Mazzini, via Garibaldi, via Cavour e via Pace e tutto quel labirinto di strade, vicoli e cantoni della Piacenza vecchia, la città si è trasformata in un grande mercato rionale a cielo aperto. Stand esposti fuori dai negozi e offerte speciali che non hanno risparmiato neppure pane, torte e prodotti enogastronomici ("sbaraccati" anche questi con sconti al cinquanta per cento come abiti e bijoux), resse alle bancarelle alla ricerca dell'ultimo capo da accaparrarsi e strade assiepate come in rare occasioni dovunque eccetto che in via Calzolai, dove solo una galleria d'arte ha tenuto sollevata la saracinesca: per gli altri pubblici esercizi invece serrande immotivatamente abbassate che hanno tenuto lontano i piacentini dalla via, solitamente particolarmente attiva sul fronte della promozione e degli eventi. E se il motivo del presunto boicottaggio di via Calzolai allo Sbaracco piacentino è per ora destinato a restare senza risposta, qualche critica è arrivata anche da Valter Bulla dell'omonimo negozio di sport in via Colombo: «Si sarebbe potuto allargare la manifestazione a tutta la città invece di confinarla al centro storico» ha commentato il negoziante che ieri è stato protagonista di un piccolo Sbaracco fuori porta (o meglio, fuori centro) che è comunque stato apprezzato. E altrettanto apprezzate sono state le attività proposte a corollario dello shopping: dalle "Favole dell'unicorno" per i bambini alle merende e pasti serviti in Piazza Duomo. Betty Paraboschi LIBERTA' 03/09/2012
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