“Ztl larga”, scontro Reggi-Squeri
«Proroga o mi potrei dimettere». Ma il sindaco tira dritto. L'assessore critica la scelta di partire a settembre. Il primo cittadino replica: tutto già deciso e chiarito da tempo. “Ztl larga”, scontro Reggi-Squeri. (da Libertà del 10/7/2005)
Si riaccende il conflitto all'interno della giunta comunale sul nuovo Piano urbano del traffico e la sua applicazione effettiva nelle strade del centro storico.
L'assessore al Commercio Alberto Squeri si dissocia apertamente dalla presa di posizione del sindaco Roberto Reggi, che venerdì aveva ribadito la volontà dell'amministrazione di avviare l'estensione della zona a traffico limitato a partire dal settembre prossimo. Squeri affida le sue considerazioni critiche a un lungo comunicato (pubblicato per intero qui sotto) in cui insiste sulla necessità di perseguire il dialogo con i commercianti, avallando la possibilità di un rinvio delle misure restrittive della circolazione. Chiede un chiarimento politico, senza escludere la possibilità di dimettersi.
Sorpresa e disagio nella reazione del primo cittadino: «Nulla è cambiato rispetto alla comunicazione fatta in occasione della consulta del commercio di 20 giorni fa e il confronto con gli esercenti può continuare, ma riguardo alla prospettiva di una proroga del Piano traffico, verrà valutata soltanto se subentreranno fatti rilevanti e proposte di peso».
Reggi tuttavia non risparmia critiche al comportamento di Squeri, «che chiede chiarimenti a mezzo stampa senza contattarmi direttamente».
Non è la prima volta che sindaco e assessore si ritrovano su posizioni divergenti sulla spinosa questione del piano traffico: fin dall'inizio “trattativista” anche con i commercianti più avversi, Squeri. Più “decisionista”, invece, Reggi, che ha sempre sostenuto la necessità di non perseguire l'interesse di una sola parte. Ieri l'assessore al Commercio ha lasciato intendere senza troppi giri di parole di essere pronto a dimettersi, se la sua linea “morbida” di proseguire il dialogo verrà accantonata.
«La scelta di partire a settembre - ha sostenuto Squeri - con l'ampliamento della Ztl è arrivata senza che io fossi stato consultato, senza che fosse concluso il confronto con i commercianti. E' evidente che se il mio ruolo viene considerato inutile, non posso che trarre le dovute conseguenze».
Ma Reggi ribatte che non c'è stata alcuna novità nel pronosticare dopo l'estate l'avvio degli ampliamenti dell'isola pedonale. «Non c'è nessuna nuova decisione - afferma - rispetto a quanto già annunciato alla consulta del commercio: anche allora fissai la scadenza di settembre e mi presi l'impegno di recuperare 850 posti in centro con l'installazione dei parchimetri. Nel frattempo sono convinto che occorra proseguire il confronto e sono ancora in attesa del documento dei commercianti: è un contributo che vale come gli altri predisposti da diverse categorie di cittadini e verrà opportunamente considerato. Per il momento non posso che attenermi alla decisione del consiglio comunale di far partire le misure relative al traffico a settembre». Quanto alla dissociazione espressa da Squeri, il sindaco definisce «curiosa» la richiesta di un chiarimento a mezzo stampa da parte dell'assessore. «Ci sono altre modalità di rapportarsi - afferma - e mi dispiace di non essere stato chiamato direttamente: evidentemente c'è un problema che andrà risolto». Mauro Ferri
Con le categorie serve più dialogo di ALBERTO SQUERI, assessore al Commercio
Ho appreso con stupore e amarezza gli annunci del sindaco circa le decisioni dallo stesso prese insieme all'assessore Pierangelo Carbone sul tema della Zona a traffico limitato e della applicazione del Piano urbano del traffico. Stupore e amarezza sia nel metodo sia nel contenuto. Non mi risulta che l'accordo con i commercianti consistesse e si esaurisse nella creazione di 850 posti a pagamento con la semplice colorazione in blu di parcheggi prima liberi, colorati in bianco. Con le categorie commerciali invece era iniziato un percorso più articolato, certo non facile, di dialogo e confronto che tutti, sindaco compreso, ci eravamo impegnati a seguire prima di adottare in via definitiva le misure sulle limitazioni. Quale assessore al commercio, con apposita delega, mi sono fortemente impegnato in tale direzione, rendendomi garante di questo metodo di confronto. Ho lavorato intensamente con tante riunioni esaminando tante proposte. L'accordo preciso era quello di attendere un documento scritto, elaborato dalle categorie economiche sul quale ragionare come amministrazione e dialogare ad ampio respiro, evitando scelte unilaterali o annunci a cose fatte e decise. Il sindaco invece ha ritenuto di superare tutto ciò utilizzando i mezzi di stampa per comunicare le sue decisioni senza preoccuparsi né degli accordi presi né di avvisare o coinvolgere il suo assessore delegato al commercio. Non posso condividere quindi nella mia veste di assessore e in virtù delle responsabilità che comunque la delega affidatami mi assegnano per legge, il metodo scelto per l'applicazione delle misure del Piano urbano del traffico, metodo che rischia di avvilire tutti quegli operatori economici - comprese le categorie sindacali - che hanno in buona fede creduto nella possibilità di un dialogo costruttivo su questi temi con l'amministrazione, possibilità che in questi mesi di lavoro credo di aver fattivamente costruito. Anche nel merito non posso condividere l'impostazione rigida che il sindaco ha scelto. Per quale motivo settembre deve essere una data da rispettare per forza ed imporre ad ogni costo per allargare la Zona a traffico limitato? Che cosa cambiava uno slittamento di qualche mese, che cosa cambiava almeno in un primo tempo limitare la Zona di via Giordani all'altezza di via San Siro? Erano temi sui quali ci eravamo impegnati tutti, sindaco compreso, a ragionare con le categorie economiche e commerciali. Personalmente più e più volte ho chiesto al sindaco di essere preventivamente coinvolto e sentito prima che fosse assunta qualsiasi decisione definitiva al riguardo. Oggi sul giornale leggo di scelte precise già assunte e accelerate. A questo punto i casi sono due: o ciò che è apparso sul giornale costituisce solo un'ipotesi e quindi qualcuno ha accelerato troppo (e a questo punto il sindaco chiarisca subito e bene la portata dell'annuncio), oppure il lavoro da me svolto insieme a tanti altri che ringrazio è ritenuto superfluo e inutile. C'è anche una terza ipotesi: il sindaco ha raggiunto accordi diversi e che non conosco con le categorie commerciali, accordi di cui prendo atto. In ogni caso auspico che il sindaco faccia chiarezza completa sul punto; da parte mia mi regolerò di conseguenza. Io non vivo di politica, fare l'assessore è stata una scelta che è costata molto per il mio lavoro di professionista ed imprenditore, scelta che però ho fatto volentieri convinto soprattutto nella capacità del dialogo e dell'ascolto come metodo irrinunciabile per fare politica; una politica che metta al centro il rispetto della dignità della persona e l'affidabilità delle promesse fatte, sempre e comunque. Se non mi è possibile svolgere il mio impegno politico-amministrativo sulla base di questi criteri basterà un attimo per tornare serenamente al mio vero lavoro. Fino ad oggi penso tutti mi abbiano riconosciuto credibilità e affidabilità nel mio lavoro, tanto da permettermi di raggiungere risultati riconosciuti da tutti. Per il settore del commercio ci sono sul tappeto problemi enormi: nei prossimi mesi andranno affrontati. Solo per citarne alcuni: i nuovi regolamenti del commercio, la definizione delle nuove norme commerciali da inserire nel Piano regolatore per individuare eventuali nuovi spazi commerciali, la definitiva stesura dei Piano di valorizzazione commerciale per il sostegno ed il rilancio del centro, la difesa delle botteghe storiche, la definizione dei criteri per il rilascio delle nuove licenze dei pubblici esercizi. Come è possibile immaginare di affrontare questi temi rischiando di creare, con decisioni così rigide annunciate dal sindaco sul Piano del traffico, una contrapposizione frontale con le categorie economiche? Credo che questa sarebbe miopia politica che spero possa essere tempestivamente evitata con un preciso chiarimento rispetto a quanto apparso sul giornale a proposito dell'allargamento della Zona a traffico limitata.
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