Quasi cinque milioni di entrate tributarie in meno rispetto al 2008, spesa corrente ridotta di un milione e mezzo, 700mila euro risparmiate sul rimborso dei mutui.
L'austerità imposta dal governo agli enti locali si fa sentire pesantemente anche sul bilancio 2009 del Comune di Piacenza (che sarà approvato all'inizio del prossimo gennaio), che per preparare una manovra in equilibrio ha dovuto rinunciare a quasi dieci milioni di euro di investimenti per garantire un'adeguata copertura a quelle voci considerate prioritarie: servizi sociali, anziani, infanzia, scuola, formazione e edilizia scolastica.
E' l'abolizione Ici prima a casa a creare il buco maggiore per Palazzo Mercanti sul fronte delle entrate tributarie: i 28 milioni 300mila euro del 2008 sono diventati 23 milioni, con l'incertezza della copertura governativa per i mancati introiti.
Il cambio delle tariffe porterà a un aumento delle entrate derivanti dall'imposta comunale sulla pubblicità (da due milioni 565mila a due milioni 900mila euro), dai diritti su pubbliche affissioni (da 350mila a 400mila euro) e da altre imposte (da 70mila a 110mila euro), mentre resteranno invariate quelle in arrivo da addizionale Enel (un milione 150mila), addizionale Irpef (sette milioni 450mila euro), compartecipazione Irpef (due milioni di euro) e da altre tasse (21mila 500 euro). Il totale è di poco superiore ai 37 milioni di euro, contro i quasi 42 del 2008.
Aumentano, invece, i trasferimenti: quelli statali passano da 18 milioni a 23 milioni 500 mila euro, si azzerano quelli dall'Unione europea e si riducono di 450mila euro (da tre milioni 650mila euro a tre milioni 200mila euro) quelli regionali, mentre gli altri trasferimenti salgono a 900mila euro: totale complessivo, 27 milioni 509mila euro.
Crescono di 500mila euro le previsioni per le entrate extratributarie 2009 rispetto all'anno in corso. I diritti di segreteria restano fermi a mezzo milione, i proventi dalle contravvenzioni toccano i quattro milioni 377mila euro, sostanzialmente stabili quelli dai servizi scolastici (due milioni 100mila euro), sportivi (110mila euro) e per l'infanzia (due milioni 180mila euro), flessione per le attività culturali (da 41.500 a 27.500mila euro) e i servizi sociali (130mila euro). Un milione in più per altri proventi da servizi pubblici (quasi cinque milioni), 300mila per i proventi da bene dell'ente (4,8 milioni) e 200mila dagli utili da aziende e società partecipate (1,2 milioni). Totale del titolo terzo: 25 milioni 400mila euro, che porta le entrate correnti a quasi 90 milioni di euro. Le entrate in conto capitale sfiorano invece gli otto milioni, in netto calo rispetto ai 35 milioni del 2008, quando le alienazioni per finanziare Palazzo uffici avevano fatto lievitare il loro importo. Al totale, vanno aggiunto venti milioni di anticipazione di cassa e oltre 21,6 milioni da servizi per conto terzi: il documento chiude così a 139 milioni 518mila 500 euro.
Le spese correnti scendono invece di un milione e mezzo, fermandosi a 83 milioni 757mila euro: un calo imputabile per due terzi alla riduzione del costo del personale (da 28 a 27 milioni), sensibile anche il contenimento dei trasferimenti (-350mila euro), più ridotto quello dell'acquisto dei beni di consumo. Rilevante la riduzione del rimborso dei mutui: l'estinzione fatta con le entrate straordinarie arrivate dalla quotazione di Enìa del 2007 porterà a un risparmio effettivo di 700mila euro. Decisa anche un'anticipazione di cassa di venti milioni di euro, per una spesa complessiva di rimborso prestiti di quasi 25 milioni. Michele Rancati
Investimenti per oltre 7 milioni. Non è ricco come negli anni precedenti ed è destinato a calare ancora nel 2009 e nel 2010 il piano delle opere pubbliche contenuto nel bilancio previsionale 2009 di Palazzo Mercanti. Si tratta di sette milioni e 195mila euro, a fare la parte del leone sarà la riqualificazione di piazza Sant'Antonino, per cui sono stati impegnati 980mila euro, a cui se ne aggiungono 220mila per piazzale Plebiscito. Confermati un milione 200mila euro per la manutenzione straordinaria per strade, marciapiedi, rotatorie, ciclabili, aree verdi e abbattimento delle barriere architettoniche, stanziati 500mila euro per la nuova strada dei Dossarelli, 800mila euro per il completamento di Corso Europa, 500mila euro per la manutenzione degli edifici scolastici, 250mila euro per la nuova sezione dell'asilo alla Besurica e 500mila per la manutenzione degli edifici comunali, 350mila per quella degli impianti sportivi, 350mila per rotatorie, verdi e campi gioco e 130mila per manutenzione straordinaria della segnaletica stradale. I 995mila euro iscritti a bilancio per la nuova sede dell'asilo Girotondo saranno in carico al privato che curerà i lavori e che avrà la gestione provvisoria della struttura, che resterà comunque di proprietà comunale. Hanno già suscitato polemiche politiche, invece, i 160mila euro destinati alla sistemazione di un immobile comunale a Le Mose in cui sarà spostato il centro di accoglienza per cittadini stranieri. Tre gli interventi minori: 100mila euro per la sistemazione definitiva della rotatoria di barriera Genova, 60mila per la facciata dell'ex scuola San Vincenzo, 100mila euro per gli affreschi e le decorazioni interne della chiesa di Santa Maria di campagna.
Parte delle risorse saranno recuperate con la dismissione di alcuni beni immobili di proprietà del Comune considerati non più funzionali all'attività dell'ente. Sono disponibili alla vendita, un negozio in via San Marco 3 (valore 70mila euro), un alloggio in via San Bartolomeo (40mila) e terreni in via Coppalati (50mila), via Mattei (15mila), Borgotrebbia e Dossarelli (80mila), Gargatano (Mortizza-Roncaglia, 85mila), Le Mose (lungo la ferrovia, 15mila) e un rustico con palazzina a Caratta di Gossolengo (990mila euro, da definire la classificazione urbanistica). Il Comune prevede anche di incassare nel 2009 200mila euro di proventi dall' attività estrattiva effettuata sul territorio di sua competenza: 107mila 500 euro sono stati assegnati a spese per programmazione di interventi di risanamento ambientale delle cave, la restante parte a Provincia e Regione per lo stesso scopo.
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