(pin) Via libera della commissione consiliare Assetto ed utilizzazione del territorio al Piano decennale 2006-2016 delle attività estrattive (Pae) del Comune di Piacenza.
Il provvedimento è stato votato a maggioranza, con l'astensione dei consiglieri di opposizione e di Gianni D'Amo, mentre Carlo Mazza e Antonio Levoni (Gruppo misto) non hanno partecipato al voto. Buona la "seconda", quindi, per il piano che disciplinerà modi, tempi e luoghi dell'estrazione di inerti nel territorio comunale, dopo la prima riunione della commissione, tenutasi una settimana fa, che aveva deciso di concedersi una seduta bis per approfondire l'argomento.
Tra i punti maggiormente controversi la decisione, annunciata dall'assessore all'Ambiente Pierangelo Carbone, di procedere, entro settembre 2008, allo spostamento degli impianti fissi di lavorazione degli inerti dall'alveo del Po. Adempimento previsto dalla normativa in essere, per l'assessore.
Di parere contrario Giuseppe Caruso (An), che ha presentato un emendamento su questo aspetto, volto prorogare l'allontanamento degli operatori ad un momento successivo all'approvazione del Pae.
Decisione motivata, per Filiberto Putzu (Forza Italia), dalla volontà dell'amministrazione di compiacere il rappresentante dei Verdi presente in consiglio comunale (Emanuele Pasquali) e la sua parte politica.
Su questo punto la risposta dell'assessore, che pure ha mostrato una parziale apertura alle istanze dell'opposizione è stata chiara: le aziende interessate dal provvedimento stanno «operando in una zona che è stata classificata di interesse ambientale nel 1999». La richiesta del consigliere di portare l'emendamento all'attenzione della Giunta e poi procedere ad un nuovo esame del piano, è stata bocciata dalla maggioranza.
«Sono disposto - ha puntualizzato Carlo Berra, capogruppo Ds - ad esaminare l'emendamento in sede di consiglio, ma a rimandare tutto in Giunta avrebbe solo l'effetto di ritardare i tempi ed impedire l'approdo del Pae in aula».
Gianni D'Amo invece ha votato a favore dell'emendamento, così come si è astenuto nella votazione finale: decisione motivata con l'intenzione di meglio approfondire aspetti non marginali contenuti nel provvedimento, come quello relativo alla viabilità (osservazione arrivata anche dal consigliere diessino Mario Bulla), e alla realizzazione del Parco del Basso Trebbia.
Sull'argomento è intervenuto, con un comunicato, anche il consigliere regionale Luigi Francesconi (Forza Italia), che teme rischi per la navigazione e danni economici per le aziende costrette allo spostamento.
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