D'Amo la spunta su Putzu 11 a 9
da Libertà del 20 dicembre 2007 : La minoranza non trova una candidatura unitaria, il grosso della maggioranza si astiene con forti tensioni in Pd e lista civica
D'Amo la spunta su Putzu 11 a 9 Aree militari, il voto sulla presidenza spacca i poli.
Per 11 voti a 9 Gianni D'Amo (Piacenza comune) l'ha spuntata su Filiberto Putzu (Forza Italia).
Avvolta di suspence fino all'ultimo e con un esito sul filo di lana l'elezione, ieri in consiglio comunale, del presidente della commissione speciale chiamata a monitorare tutta la cruciale partita che va ad aprirsi con lo Stato per la dismissione delle aree militari, e a fornire indirizzi all'amministrazione su come condurla. Cruciale per la quantità di terreno in ballo, all'incirca un milione e mezzo di metri quadrati, una significativa parte dei quali in zone centrali della città (basti pensare all'Arsenale) o nell'immediata periferia; cruciale per il destino del polo industriale dell'esercito che le è strettamente connesso; cruciale per la quantità di denaro a cui dà la stura, stimata da Giacomo Vaciago (gruppo misto) in 300-400 milioni di euro per accorpare e delocalizzare le attuali strutture industriali e altrettante risorse per riconvertire a nuove destinazioni le aree urbane che si renderanno libere; cruciale, in buona sostanza, per le aspettative diffuse su quella che viene vista come l'irripetibile occasione per il decollo della città, in termini di qualità ambientale e della vita in generale.
Ecco spiegati i motivi di tanto interesse per la commissione Aree militari e per la sua presidenza in particolare, l'incertezza che ne ha caratterizzato la votazione, le forti tensioni politiche - trasversali agli schieramenti - che l'hanno accompagnata.
Alla minoranza si era concordato che la presidenza spettasse.
Il risultato è stato la spaccatura tanto della minoranza che della minoranza.
Basti dire che a votare D'Amo sono stati, dell'opposizione, i quattro di Piacenza libera e la metà centrodestra del gruppo misto, ossia Carlo Mazza, mentre dalla maggioranza sono arrivati i consensi dell'altra metà (di centrosinistra) del misto, ossia Giacomo Vaciago, di un pd, di due di Per Piacenza con Reggi, di entrambi i consiglieri di Rifondazione. Un gruzzolo di undici voti a cui il potenziale dodicesimo è mancato perché D'Amo ha preferito astenersi, ma che in "zona Cesarini" ha potuto contare su quello di Dario Squeri (Piacenza Libera) presentatosi in aula appena prima della votazione.
A convergere su Putzu sono stati invece i cinque di Forza Italia (assente Carlo Mazzoni) e, dalla maggioranza, un pd e tre di Per Piacenza con Reggi. An ha deciso di non partecipare al voto in polemica con una commissione definita da Marco Tassi una scatola vuota, mentre era assente il leghista Massimo Polledri.
Il grosso della maggioranza - in 14 tra Pd e lista civica - hanno optato per l'astensione. Una scelta sofferta, l'ha definita il capogruppo del Pd Pierangelo Romersi, tanto da essere costretto a chiedere, prima del voto, un quarto d'ora la sospensione della seduta per un estremo consulto con suoi.
Da annotare l'assenza del sindaco Roberto Reggi, per motivi istituzionali (un impegno in Regione) dai quali, è il parere di molti - deve aver fatto ben poco per cercare di liberarsi.
La sua promessa, in campagna elettorale, di istituire, in caso di mandato-bis, una commissione speciale sulle Aree militari indicandone l'allora candidato sindaco D'Amo come presidente l'aveva richiamata e ribadita in consiglio comunale anche di recente.
E tuttavia lo scenario post-elettorale e la prepotente discesa in campo di Forza Italia come pretendente alla carica devono avere lasciato il segno ai piani alti di palazzo Mercanti. Sul piatto gli "azzurri", come il loro capogruppo Massimo Trespidi ha ieri bene evidenziato nel presentare la candidatura di Putzu, hanno messo una solida apertura per una condotta politica da qui in avanti all'insegna del dialogo e della condivisione bipartisan quantomeno sui grandi temi, aree militari e non solo.
Parole che hanno subito messo in guardia Rifondazione pronta a gridare alla «puzza di inciucio» e che non hanno fatto proseliti nel resto del centrodestra.
È stata Piacenza Libera, con Antonio Levoni, a ufficializzare la candidatura di D'Amo richiamando la comune sensibilità ambientalista in campagna elettorale sul tema delle aree militari fra l'esponente di Piacenza Comune e l'allora candidato sindaco del centrodestra Squeri.
Di fronte a un'opposizione bifronte, la maggioranza si è a sua volta divisa lasciando fino in fondo nell'incertezza l'esito del voto.
Meno in bilico la votazione del vicepresidente: Forza Italia ha presentato Sandro Ballerini, che, pur conquistando tre voti del centrosinistra, ha però dovuto cedere il passo di fronte al candidato della maggioranza (ma il Prc e altri 5 della coalizione si sono astenuti) Christian Fiazza: 16 voti a 8 il risultato. Gustavo Roccella
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