Il “Collegio di Piacenza”, vale a dire il progetto di offrire un'ospitalità d'eccellenza ai tanti studenti di fuori città che sempre più gravitano sui nostri atenei, Cattolica e Politecnico. Oggi sono già un migliaio i ragazzi interessati su circa duemila iscritti, ma cresceranno. Giacomo Vaciago ha accolto con soddisfazione il patrocinio del ministero per i beni e le attività culturali al suo progetto. Questo passo consentirà di accedere, con tutta probabilità, a sostegni Ue per gli spazi storici connessi ai poli scolastici e universitari, che a Piacenza gravitano lungo la via Francigena. Tanti i punti d'interesse: il collegio Morigi di via Taverna, il San Vincenzo, la Caserma Neve e il seminario di via Scalabrini, il collegio Sant'Isidoro lungo il tratto romeo della via Emilia, il collegio Santo Stefano annesso a Santa Maria della Pace, l'ex Macello di via Scalabrini, ma anche il collegio delle Orsoline o quello di Santa Maria di Campagna, già attivi nell'ospitalità. «Il patrocinio - dice Vaciago - è un ottimo biglietto da visita nel nostro impegno di cercare fondi in Italia e in giro per il mondo, del resto la struttura del ministero lavora con noi da quando venne a Piacenza il ministro Giuliano Urbani, il 29 novembre scorso, e noi vogliamo lavorare con il ministero, non “contro”». «Ora siamo fiduciosi sui rapporti con Bologna, sono già buoni quelli con la sovrintendente Sabina Ferrari e lo saranno sicuramente con Maddalena Ragni» afferma Vaciago affrontando di petto il tema del livello di controllo esercitato dalle soprintendenze e la novità del trasferimento del coordinatore, architetto Elio Garzillo al ministero, sostituito proprio dalla Ragni nella direzione regionale dell'Emilia. «Ho fatto i complimenti al ministro e al direttore generale dei Beni Architettonici e del Paesaggio Roberto Cecchi - afferma Vaciago -. Con la signora Ragni ci è stato mandato il meglio, per le grandi capacità professionali, il buon senso e soprattutto la capacità di lavorare con gli altri. Non se ne può più di uno Stato lontano che dà le pagelle ai Comuni. Una visione superata e dannosa». «La signora farà squadra - prosegue - perché lo scopo di ministero non è certo di bacchettare i sindaci».
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