La Regione promuove Cattolica e Politecnico
Piacenza, come città universitaria, non sarà più "terra di nessuno" ma rientrerà nella rete della regione Emilia Romagna con la possibilità di accedere ai fondi regionali per la residenzialità studentesca.
Non solo: si apre la strada per un accordo tra Emilia-Romagna e Lombardia volto a dare il giusto riconoscimento a Piacenza per la popolazione universitaria che, di fatto, è piacentina, mentre di diritto appartiene ai numeri lombardi.
E' il frutto della visita piacentina che ieri mattina l'assessore regionale Patrizio Bianchi (con deleghe a scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro) ha fatto all'Università Cattolica di San Lazzaro e alla sede distaccata del Politecnico di Milano, in particolare ai vari laboratori.
Successivamente, in municipio, il punto sulla situazione e le rassicurazioni. Non prima di avere elogiato il sindaco Roberto Reggi perché, «in un momento difficile come questo, Piacenza ha con coraggio e fermezza continuato a investire sul progetto di città universitaria». «I laboratori che ho visitato - aggiunge - sono testimonianza anche del valore reale che l'università di Piacenza può avere per l'Emilia-Romagna e per l'Italia».
Dopo una serie di riflessioni sull'importanza della ricerca e della qualità della vita degli studenti ecco la frase che più si attendeva: «La Regione riconosce il percorso finora compiuto da Piacenza come città universitaria all'interno della rete regionale, ma anche il punto di contatto con le sedi principali delle due università di punta del sistema lombardo, Cattolica e Politecnico». Bianchi parla nella sala del Consiglio comunale davanti al sindaco, all'assessore allo sviluppo economico Anna Maria Fellegara, al preside di economia della Cattolica, Maurizio Baussola, al direttore di sede della Cattolica, Mauro Balordi, al presidente del Centro per lo sviluppo del Polo di Piacenza del Politecnico di Milano, Renzo Marchesi, al direttore del Collegio Morigi, Eugenio Silva.
Vengono presentati i numeri di Piacenza e si osserva che le immatricolazioni sono in aumento del 5 per cento in Cattolica e di 18 unità in ingegneria mentre architettura viaggia ad organico completo.
In tutto a Piacenza ci sono circa 3.400 studenti (2.500 in Cattolica, 850 al Politecnico) e circa 500 posti letto tra Collegio Sant'Isidoro (160), posti in convenzione con la Cattolica (210), posti in convenzione con il Politecnico (45), posti nel vicinato solidale. Servono però altri alloggi e soprattutto punti di ritrovo e di ristoro per gli studenti, come evidenzia anche Marchesi, che cita pure la presenza del Conservatorio e della Cherubini. Ecco perchè diventa fondamentale reperire nuovi fondi.
«Terminata la ristrutturazione del Collegio Morigi - osserva Fellegara - vogliamo ampliare l'offerta realizzando piccole comunità di studenti. Per questo abbiamo bisogno dell'aiuto finanziario della Regione Emilia Romagna che sostiene la residenzialità universitaria. Noi contiamo di entrare nel piano 2011 della Regione e di avere l'erogazione del finanziamento appunto l'anno prossimo, dopo aver fatto domanda sui bandi regionali come fanno le aziende per il diritto allo studio delle altre città».
L'altro progetto "benedetto" dall'assessore Bianchi è «l'accordo con la regione Lombardia - spiega Fellegara - affinchè venga riconosciuto che i nostri studenti frequentano e studiano a Piacenza ma versano le tasse in Lombardia dove vanno, appunto, i finanziamenti».
Tenendo anche conto del fatto che i muri di Cattolica e Politecnico sono di proprietà rispettivamente di Epis e Comune.
Infine la logistica e la promessa che Piacenza verrà pensata dalla Regione come uno dei tre poli emiliano-romagnoli.
Federico Frighi LIBERTA' del 02/10/2010
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