Di nuovi parcheggi se ne parla da anni e se ne parlerà per anni. Invocati dagli operatori economici, ma anche dagli abitanti, sembrano essere la bacchetta magica per risolvere i problemi del traffico cittadino. Del resto Piacenza ha un flusso giornaliero, purtroppo sostenuto, di 80 mila veicoli dall'esterno verso il capoluogo e una mobilità di 70 mila nel tessuto urbano. Un fiume di auto che - almeno in parte - cerca perennemente dove sistemarsi. E il Piano Urbano del Traffico ha messo nero su bianco quanto offre la città, quando potrà esserci a breve e a più lungo termine. L'obiettivo è semplice: convincere gli automobilisti a lasciare l'auto e a scegliere di andare a piedi o in bici o con mezzi pubblici. E' una questione di mentalità, di abitudine ma anche di portafoglio. «Occorre un sistema di sosta che disincentivi l'attraversamento dell'area urbana» riassume l'assessore Pierangelo Carbone (Viabilità, Ambiente). Ecco dunque il disegno perseguito: possibilità di lasciar l'auto fuori dal nucleo urbano, costi più alti per chi la deposita in centro, alternative convenienti per chi sceglie la strada virtuosa del bus o della bici.
E se proprio si deve fare una puntatina in centro-centro al volante, magari per far compere, ebbene qui il parcheggio costerà di più per permettere una rapida rotazione di veicoli.
I PUNTI CRITICI «Il problema essenziale della sosta a Piacenza? E' avere parcheggi a Nord, in piazza Cittadella, nell'area del Daturi, nella zona dell'ex Acna su cui stiamo ragionando. L'area Sud tutto sommato è servita» sintetizza Carbone che identifica in questo tema il tema più urgente della città. «Le nostre decisioni sono però finalizzate anche a riequilibrare l'uso del trasporto privato a favore di quello pubblico» prosegue Carbone, da qui le tariffe disincentivanti per chi si avvicina al centro storico. I commercianti hanno forti resistenze a certe soluzioni, ma Carbone lancia anche per loro un motivo di riflessione: «perché non ripensare ad una politica degli orari dei negozi, tenendoli aperti la sera, a cominciare dai pubblici esercizi, ma anche nella pausa pranzo tra le 12.30 e le 15.30, quando la città è piena di gente che lavora in pausa? I negozi aperti potrebbero intercettare clienti e ottenere l'effetto di diluire su tutto l'arco del giorno le presenze, così la città sarebbe decongestionata nelle ore di punta, come si fa a Bologna e a Parma».
COSA C'E' E COSA VA FATTO Calcolatrice alla mano sono 6.676 i parcheggi in città, con la realizzazione di tutti i piani previsti se ne aggiungeranno altri 3.703 da qui al 2007, ma già sul Bilancio 2004 sono inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche poste economiche per la realizzazione di posti auto pari a 19milioni di euro attraverso finanze di progetto. Il sistema della sosta disegnato nel Put comprende parcheggi scambiatori (nella cintura esterna, con sosta gratuita o a basso costo, collegati da bus navetta); parcheggi di attestamento (intorno alla cintura del centro storico, con soste a pagamento ma agevolate per i residenti); parcheggi intermodali (vicini alla stazione per lo scambio dall'auto al treno, a servizio di pendolari); parcheggi a elevata rotazione (in centro storico, a tariffe più elevate, e sempre con agevolazione per residenti); parcheggi privati a pagamento e aree di sosta su strada a parcometro (da estendersi gradualmente in tutta la città). Certamente un quadro che, se aiuterà a domare l'assedio delle auto, si tradurrà in esborsi per i residenti che non hanno un garage. «Ma in fondo un box privato ha un costo elevato. Perché lo spazio pubblico non dovrebbe avere alcun valore?» argomenta Carbone alle critiche sorte sulla estensione dei parcheggi a pagamento.
Zone di attestamento e ad elevata rotazione Se per i grandi parcheggi periferici forniamo il dettaglio a parte, ecco di seguito l'utile mappa dei parcheggi di attestamento che - via via - vedranno aumentare i parcometri e l'introduzione di soste a pagamento pari al 30 per cento degli spazi disponibili. Tali parcheggi sono quelli vicini al centro storico: viale Malta (900 posti liberi), Stradone Farnese (350 posti di cui 290 liberi e 60 a pagamento), via XXI Aprile-Polichirurgico (400 posti di cui 332 liberi e 68 a pagamento), piazzale Milano-via Bixio (80 liberi), piazzale Torino (65 liberi), vicolo Guazzo (125 su area privata), da realizzarsi 300 posti sull'ex Acna in viale Tramello. In quanto alle piccole aree del centro, oltre ai già citati chiostri del Duomo (57 posti), verranno inserite con il tempo soste più costose per favorire una elevata rotazione in piazza Casali (82), via San Vincenzo (90), via Taverna (41), Cantone del Cristo (150), collegio Morigi (80), via Pace (35), San Fermo (35), San Martino (30), San Tommaso (29), via Verdi (20), piazza Sant'Antonino (50), via Benedettine (100). In quanto ai posti in parcheggi privati a pagamento dentro il centro sono in tutto 532. Patrizia Soffientini patrizia.soffientini@liberta.it
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