Putzu e Botti guardano alle Comunali: mobilità da rifare
La città della bicicletta rischia di andare a gambe all'aria in ogni momento, le ciclabili non funzionano e nell'eterna lotta fra pedone, ciclista e automobilista sono le prime due categorie a rimetteci di più.
Si può far di meglio per regolare la convivenza a vantaggio di tutti quant, perché ai 50 km di piste non corrisponde una qualità dei percorsi.
Almeno così la pensa il centrodestra piacentino che per voce del consigliere comunale Filiberto Putzu (Pdl) e usando come leva la mini-inchiesta videoregistrata lungo alcune ciclabili del consigliere Giovanni Botti, lancia la prima sfida elettorale all'amministrazione di Roberto Reggi, proiettandola sulle Comunali 2012.
«C'è bisogno di ridisegnare la mobilità cittadina, a cominciare da alcuni assi viari - sintetizza Putzu - in modo da rendere la bicicletta il mezzo di trasporto più sicuro. E' un tema bipartisan ormai e noi difendiamo la mobilità ciclabile, ma rispettando le auto». Putzu non fa mistero che questa è una proposta spinta avanti con pedalata elettorale in attesa e nella speranza di tornare a governare la città. E perché, ad esempio, non pensare di creare un senso unico in uscita su via IV Novembre, in circuito con viale Dante, anch'esso trasformato a senso unico ma in ingresso? In questo modo ci sarebbe spazio per creare vere ciclabili a doppia marcia da un lato e dall'altro spazi sosta che, si pensi a viale Dante, sono particolarmente scarsi, del tutto insufficienti al volume di passaggi. Putzu promette un rilancio a 360 gradi delle ciclabili, la cui condizione è stata documentata dal video girato da Botti che un bel mattino di è infilato un giubbotto fluorescente e si è messo una telecamera al collo, poi ha percorso alcune piste cittadine, documentandone carenze e punti critici.
Ecco il nostro che pedala lungo i novecento metri della pista da Barriera Torino a Piazzale Genova, passando lungo viale Malta, un tratto relativamente sgombro ma segnato da 25 insidiosi tombini. Se però è difficile rimuovere questi sfiatatoi, qualcosa si potrà pur fare per evitare che il "gomito" che unisce via XXIV Maggio a via Genova, costeggiando il muro dell'ospedale militare, diventi terreno di scontro fra bici provenienti dai due sensi che di fatto non riescono a vedersi per tempo. Un pasticcio documentato dalla videocamera di Botti con tanto di incidentino ripreso dall'alto. Ma le cose che non vanno sono diverse, ecco i panettoni nel bel mezzo della pista di via XXIV Maggio, o gli slalom all'altezza della piazzuola ecologica dove, con un brivido, un camion taglia la strada al consigliere ciclista su una "ciclabile" ormai del tutto invisibile e non segnalata. Non parliamo di via Dante, c'è la macchina di una autoscuola bellamente parcheggiata sulla ciclabile e con lei decine di altre auto, mentre il ciclista è costretto a pedalare a suo rischio e pericolo sulla strada. E ci sono altri punti dove la segnaletica scompare o diventa incomprensibile. E tratti non documentati nel video sarebbero altrettanto pericolosi, dice Botti, come la pista che ripercorre il sedime della vecchia ferrovia e scende in una sorta di boschetto urbano per sfociare nel disordine del parcheggio di BorgoFaxhall.
«La situazione è abbastanza terrificante, con questo lavoro vorrei aiutare i cittadini a giudicare come siamo amministrati» riassume in conferenza stampa Botti con la filosofia del consigliere-reporter: «Quello che si dice è diverso da quello che si fa».
Per Putzu il gran parlare di ciclabili è un «bluff», il tema richiede ben maggiori investimenti e denari rispetto alle scelte di oggi. E per dar visibilità provocatoria a questa performance, l'incontro con i giornalisti alla sala Cattivelli di Palazzo Mercanti viene aperto da un tappeto - una similciclabile - sul quale spiccano le piccole sagome bianche e segnaletiche delle biciclette, che fanno tenerezza.
Patrizia Soffientini LIBERTA' del 27/06/2010
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