DUBLINO (Irlanda), 4 febbraio 2006 -
Un’Italia per certi versi sorprendente, capace di un grande primo tempo contro l'Irlanda, esce da Lansdowne Road a testa alta.
La prima volta di Pierre Berbizier c.t. azzurro nel Sei Nazioni dà morale e lascia ben sperare per il futuro.
Nonostante la sconfitta 26-16, figlia anche di un paio di decisioni arbitrali decisamente penalizzanti, Bortolami e compagni superano l’esame.
Per la gioia dei tremila e oltre scatenati tifosi al seguito.
Il divario finale è eccessivo e non dice di una partita in equilibrio per almeno sessanta minuti.
I primi venti sono addirittura una sinfonia azzurra: l’Irlanda, ipnotizzata, non riesce mai ad affacciarsi nei 22 avversari.
E’ Pez il dominatore: l’apertura di origini argentine, capace di una partita con placcaggi da manuale e di un gioco al piede tatticamente perfetto, tiene la propria squadra costantemente in avanti. Nè fallisce dalla piazzola: al 12’ centra i pali e sblocca il risultato.
O’Gara, cinque minuti più tardi, potrebbe replicare, ma quasi dalla linea di metà campo, fallisce.
Sono sempre gli ospiti, ispiratissimi, a dettare il ritmo.
L’Irlanda però, al 24’, non lontano dall’area di meta italiana, complice un lancio di Ongaro un po’ corto, ruba una touche e, col pacchetto di mischia in percussione, va in meta con Flannery.
Il gioco è aperto, il match spettacolare.
L’Italia attacca e va in meta a sua volta: Pez, con una splendida finta, manda a farfalle la difesa rivale, consegna l’ovale a Mirko Bergamasco che, in due tempi, lo deposita oltre la fatidica linea.
Al 38’, su una situazione di parità (10-10) l’inglese Pearson, diventa protagonista: Pez, per un placcaggio irregolare, è punito con un giallo decisamente fuori luogo.
L’Italia, in quattordici per dieci minuti, non solo resiste, ma passa di nuovo a condurre.
A inizio ripresa, infatti, Griffen diventa il calciatore disegnato e l’apertura nata in Nuova Zelanda centra i pali.
La situazione di inferiorità non può non farsi sentire: al 7’ il corridoio sinistro si trasforma in una prateria e Bowe va in meta.
Il replay televisivo, però, dimostra che la palla, ostacolata dal gomito del giocatore, non tocca terra. Per Pearson, invece, è tutto regolare.
Da questo momento (17-13) l’Irlanda prende in mano le redini del match.
Pez rientra e dà vita a un ping-pong con O’Gara, Berbizier fa tre sostituzioni (Persico per Mauro Bergamasco, Dal Fava per Bortolami e Castrogiovanni per Nieto), al 26’ il tabellone dice ancora 20-16, ma il finale è di marca irlandese.
IL TABELLINO.
Irlanda-Italia 26-16 (Primo Tempo : 10-10)
MARCATORI:
PRIMO TEMPO
12’ calcio piazzato Pez (Italia) 0-3,
24’ meta Flannery trasforma O’Gara (Irlanda) 7-3,
28’ meta Mirko Bergamasco trasforma Pez (Italia) 7-10,
38’ calcio piazzato O’Gara (Irlanda) 10-10;
SECONDO TEMPO
4’ calcio piazzato Griffen (Italia) 10-13,
7’ meta Bowe trasforma O’Gara (Irlanda) 17-13,
18’ calcio piazzato O’Gara (Irlanda) 20-13,
21’ calcio piazzato Pez (Italia) 20-16,
26’ calcio piazzato O'Gara (Irlanda) 23-16,
37’ calcio piazzato O’Gara (Irlanda) 26-16.
(da www.gazzetta.it)
LE PARTITE DELL'ITALIA AL 6 NAZIONI 2006.
Sabato 4 febbraio 2006
IRLANDA - ITALIA ore 14.30
Sabato 11 febbraio 2006
ITALIA – INGHILTERRA ore 17.00
Sabato 25 febbraio 2006
FRANCIA – ITALIA ore 15.00
Sabato 11 marzo 2006
GALLES – ITALIA ore 14.30
Sabato 18 marzo 2006
ITALIA – SCOZIA ore 14.30
dal Sunday del 5 febbraio 2006 :
Irlanda-Italia: aperta inchiesta su O'Driscoll
Il giorno dopo la bella e sfortunata prova della Nazionale italiana a Dublino, viene il tempo delle riflessioni su quanto si è visto sabato pomeriggio a Lansdowne Road.
Al Match Commissioner Rob Flockhart non sono sfuggite le bizzarre sviste dell'arbitro Dave Pearson in materia di disciplina in campo: la superficialità nel rilevare un ripetuto stamping su Fabio Ongaro di un Brian O'Driscoll particolarmente nervoso e frustrato dalla prestazione individuale e collettiva, è attualmente oggetto di inchiesta.
11 febbraio 2006
SCONFITTA CON ONORE CON L'INGHILTERRA.
Per l'Italia del Sei Nazioni ancora una sconfitta, anche se con onore, contro l'Inghilterra, alla fine vincente per 31-16.
Al Flaminio di Roma i britannici si impongono oltre i propri meriti, con una squadra azzurra che ha tenuto testa per gran parte dell'incontro ai più quotati avversari, campioni del mondo.
Era Tindall a rompere l'equilibrio al 26' con Hodgson a trasformare.
Al 33' Pez accorciava le distanze su punizione, e ancora Pez quattro minuti dopo portava gli azzurri a -1 dagli inglesi.
A inizio ripresa ancora il piede di Pez ribaltava la situazione, ma al 50' su punizione Hodgson infilava il 10-9.
Al 57' fa tutto Hodgson, che prima schiaccia in meta un gran lavoro di Worsley, poi converte fra i pali. Ultimi sussulti nel finale, con la grande meta di Mirco Bergamasco, la prima italiana agli inglesi dal 2002, in mezzo a quelle della squadra della Rosa realizzate da Cueto e Simpson-Daniel.
Al fischio finale tanti applausi e strette di mano da parte inglese, ma l'Italia rimane a zero punti alla fine della seconda giornata.
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