«Il centro si rilancia pedonalizzando». L'assessore Squeri: commercianti d'accordo. La Cdl: sapete solo proibire.
«Nessuna azione, in tre anni non si è mosso nulla». Tranchant il giudizio dell'opposizione sulle politiche dell'amministrazione per il centro storico. Una bocciatura senza appello emessa ieri in consiglio comunale dove si è discusso dei problemi del commercio. Un dibattito chiesto dalla stessa opposizione sull'onda della recente polemica tra Comune e operatori economici del centro. E le lagnanze dei commercianti hanno trovato eco nei banchi della Casa delle libertà (Cdl): la mancanza di parcheggi anzitutto, poi i Piani di valorizzazione commerciale (Pvc) che non decollano, i parcometri sempre più estesi, il nuovo pedaggio (2,5 euro) per accedere alla Ztl (Zona a traffico limitato) se si è privi di permesso, le fioriere anti-abusivi in via XX Settembre, le targhe alterne, la carenza di iniziative di animazione culturale. Argomenti ripresi in toto dalla minorananza che ha bollato come inesistente la politica di valorizzazione e di sviluppo del centro visto che semmai, quando interviene, l'amministrazione lo fa soltanto con piglio «proibizionista», a danno delle attività commerciali.
La maggioranza ha replicato parlando di «elementi propagandistici». La definizione è del capogruppo Ds Carlo Berra (cui si è associato Giorgio Cisini, della Margherita), secondo cui l'attuale sofferenza del commercio piacentino va ricondotta alla generale crisi economica del Paese. «L'amministrazione comunale non si è tirata indietro», la sua parte la sta facendo, ha annotato Berra: una delle grandi soluzioni in tema di parcheggi arriverebbe dalla disponibilità dell'area di piazza Cittadella con il trasferimento dell'autostazione delle corriere a Borgo Faxhall, ma se la situazione è rimasta sin qui bloccata non va addebitato alla giunta attuale che ha solo «ereditato» problemi spinosi. Le va piuttosto ascritto il merito di aver lavorato alle condizioni per rendere finalmente realizzabile quel fondamentale progetto per l'accessibilità e quindi anche il rilancio del commercio in centro. Certo i tempi sono lunghi, sono quelli della pubblica amministrazione che ha a che fare con le burocrazie, i vincoli delle Sovintendenze. Così Berra, secondo cui per ottenere risultati occorre una politica «aggressiva» sul fronte viabilistico.
Lo dice in vista del dibattito sul Put (Piano urbano del traffico) che sta per aprirsi in consiglio. Significa che strade come via Roma e via Borghetto, oggi «utilizzate dall'80% delle auto come assi di attraversamento» da una parte all'altra della città, vengano inserite nella Ztl, anche se, «per tappe graduali, certamente». I commercianti protestano? «Lo fecero anche per la pedonalizzazione del Corso, ma provate oggi a tornare indietro se sono d'accordo». Tesi riprese con forza dall'assessore alla mobilità Pierangelo Carbone e da quello al commercio Alberto Squeri che ha parlato di una «stragrande maggioranza di commercianti favorevole alla pedonalizzazione completa del centro storico». Certo, ha riconosciuto, non senza «un piano di rilancio complessivo», che però «non significa solo parcheggi», ma un combinato di interventi. Intanto, la sosta in centro deve essere pagamento, e «salatissimo», ha spiegato Squeri: «Non esiste una città con parcheggi gratuiti a ridosso del centro in una grande area come viale Malta», e difatti in una parte metteremo parcometri ma prima «ne raddoppieremo la capienza», mentre si insisterà sulla aree sosta di attestamento in periferia, servite da bus-navetta. Ci sono poi i Pvc (Piani di valorizzazione commerciale) che hanno, sì, segnato il passo, ma che stanno partendo, ha informato l'assessore indicando anche la strada delle iniziative di animazione commercial-culturale e altre forme di possibile sostegno come agevolazioni fiscali (Ici) per botteghe storiche e artistiche. (da Libertà del 12/4/2005)
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