L'amministratore: Levante riconvertita a dicembre 2005.
«La centrale sta rispettando i tempi di realizzazione, è a metà del percorso, saremo pronti a dicembre del 2005 e dal settembre 2006 potremo partire con il teleriscaldamento».
E' l'assicurazione data dall'amministratore delegato di Edipower, Giulio Del Ninno, ieri in via eccezionale a Piacenza per gli accordi con Tesa. Del Ninno - nell'aggiornare sullo stato dei lavori di riconversione della centrale a gas metano - ha anche sgombrato il campo da possibili dubbi sulla permanenza di un gruppo a gasolio, più inquinante, che aveva destato in passato qualche preoccupazione.
«All'inizio dell'anno prossimo verrà fermato il primo dei due vecchi gruppi, più avanti verrà fermato anche il secondo, una volta che la centrale sarà completamente ambientalizzata».
La riconversione della centrale in sé avrà un riflesso assolutamente positivo sull'aria - ripete l'amministratore - con l'azzeramento delle emissioni di ossidi di zolfo e polveri totali e la riduzione del 60 per cento degli ossidi di azoto. Mentre Del Ninno oppone un “no-comment” sulla polemica ambientalista secondo la quale le polveri finissime delle centrali riconvertite possano essere a loro volta pericolose.
Uno scatto positivo è anche nel rendimento, ha invece sottolineato, che sarà molto più elevato, passando dal 39 per cento attuale al 56 per cento.
Del Ninno ha anche tracciato un quadro più generale di Edipower, dei suoi piani di riconversione in tutta Italia: da Sermide a Chivasso, da Piacenza a Brindisi a Turbigo. Il 2005 è l'anno del completamento delle riconversioni delle centrali di Piacenza e Brindisi per farle funzionare a gas metano «con il risultato di avere miglioramenti sulle emissioni, maggior rendimento e speriamo anche vantaggi per i nostri azionisti». L'impianto di Piacenza, alla fine della conversione, erogherà una potenza pari a circa 800 megawatt, l'investimento complessivo di Edipower è di circa 300milioni di euro. p.s.
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