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settembre
2023
Santi Maurizio e compagni martiri



Caso Via Venturini

La civitas chiede il rispetto dei diritti più elementari, anche rivolgendosi alla magistratura, se non sarà garantito il bene primario qual è la salute.
Per questo gli abitanti di via Venturini chiedono l'attenzione del sindaco, visto che la legge gli attribuisce la responsabilità della salute pubblica.
I residenti si sentono minacciati dal traffico e temono le conseguenze del riassetto viabilistico, che vietando in uscita dallo stradone Farnese di svoltare a sinistra all'altezza del Dolmen obbliga a proseguire nella sola via Venturini.
«E' una strada che non può sopportare un ulteriore carico di traffico», dice Antonio Parmigiani facendo notare come lui si muova costantemente in bicicletta.
«Mentre a noi tocca respirare i gas di scarico prodotti da altri - aggiunge Elena Bonelli - posso aprire le finestre solo alle sei del mattino».
Va giù pesante il medico Felice Gerbi, è preoccupato per gli effetti negativi sulla salute derivanti da tanta polluzione, attuale e futura: «Chiederemo i danni al Comune per le malattie afferenti all'inquinamento automobilistico, chiediamo fin da ora all'Arpa di monitorare l'aria di questo tratto di strada, gli edifici sono alti e purtroppo non c'è ricambio di aria».
Gli dà man forte Vittorio Cella, veterinario: «Ma lo sanno i nostri amministratori quante micro polveri respiriamo? Di traffico ne abbiamo fin troppo».
«Tanto è vero che spesso si forma una coda continua di automezzi - continua Mario Bocedi -, due settimane fa un furgone mal parcheggiato bloccava il passaggio di un pulman e dietro c'era anche l'ambulanza del 118».
La signora Daniela Leggi gestisce la lavanderia «anche se ho una attività commerciale e più gente passa meglio è, devo dire che non si vive più, convogliare in questa stretta via tutto il traffico dello Stradone sarebbe un disastro, per non parlare del parcheggio selvaggio».
Sul lato destro, considerando il senso di marcia, di via Venturini ci sono le strisce blu e altri quatto posti sono nella parte alta del lato sinistro.
«Ma nessuno parcheggia regolarmente - fa notare indicando la sosta selvaggia la signora Piera Enrica Cella Colombo -, quando si esce dai garages è sempre una fatica per le auto in sosta che impediscono il passaggio e la visuale, a volte siamo costretti a chiamare i vigili e il carro attrezzi». La signora dice di essere andata a protestare in Comune almeno tre volte per l'esasperante situazione: «Ci sono tanti parcheggi, uno contiene più di cinquanta auto e quando escono inevitabilmente bloccano il flusso creando la fila tra i due semafori».
«Il colmo è che sono multate solo le macchine nelle strisce blu - sostiene Maria Teresa Gasparini -, magari perché hanno superato il tempo di cinque minuti, mentre quelle lasciate fuori dalle righe se la cavano, sarebbe meglio che mettessero a posto i marciapiedi». Paola Prati non ha dubbi: «E' un progetto terribile, già è invivibile così, figuriamoci come sarà dopo, spero che non vada in porto». Il coro di contrarietà continua con Lidia Ferrari «diventerà una via di attraversamento», e Adriana Zanotti «è un'idea folle, saremo in una camera a gas». Unico dubbio viene da Ermanno Ferranti, titolare del negozio di musica: «Ora la situazione non è bella, le auto sono parcheggiate in maniera anarchica, forse eliminando i semafori potrebbe migliorare».
Maria Vittoria Gazzola
LIBERTA' 27/03/2014

Provate a fare un giro in via Venturini durante le ore diurne, non che sia una passeggiata esaltante, è solo un consiglio per sperimentare di persona la viabilità.
Se siete a piedi o in bicicletta cercate di non farvi investire, se invece guidate l'automobile armatevi di santa pazienza.
Converrete che è meglio cercare un'alternativa e compiangerete i residenti, i quali raggiunto il colmo della sopportazione hanno deciso di mettere gli amministratori davanti alle loro responsabilità ed hanno scritto una lettera al primo cittadino.
«Il sindaco ci deve ascoltare, le conseguenze graveranno esclusivamente su di noi, il traffico automobilistico dello stradone Farnese non deve essere scaricato solo su via Venturini, 600 automezzi all'ora nelle ore diurne non sono pochi se consideriamo la limitatezza della strada, è un budello».
E' lo sfogo amaro dell'ingegnere Luciano Valla, abitante nella via oggetto di una mini rivoluzione viabilistica che ha sollevato una forte opposizione. L'ingegnere si è fatto promotore di una raccolta di firme, finora 130, «molti altri sono pronti a siglare un'altra petizione», consegnata ieri l'altro all'ufficio protocollo del Comune per arrivare poi sul tavolo del legittimo destinatario, il sindaco Paolo Dosi.
La lettera descrive la microrealtà territoriale: «Si tratta di una via stretta con traffico di circa 600 auto/ora e conseguente inquinamento, marciapiedi che assomigliano ad un percorso di guerra ed auto regolarmente parcheggiate sul lato sinistro provvisto di ben due cartelli di divieto di sosta "con indicazione di rimozione forzata". Da anni non si vede ombra di vigili urbani, visto che sono impegnati in funzioni ben diverse da quelle originariamente istituzionali».
Venendo al progetto di modifica della viabilità, i firmatari lamentano anche le conseguenze per la salute: «una modifica "sperimentale" con certo raddoppio di traffico, relativo aumento dell'inquinamento (con probabile aumento delle patologie respiratorie), anche acustico ed importanti problemi per i pedoni».
Nella petizione si contesta il riassetto della stessa via. «Le previste due corsie "a traffico veloce", data la limitata larghezza disponibile tra i parcheggi blu a destra ed il marciapiede a sinistra (poco più di 5 metri, ammesso che non debordino dalle strisce) rappresentano un elevato pericolo per due file di autovetture che procedono affiancate verso viale Malta e via Beverora».
Si fa inoltre presente che «Quanto proposto è "a costo zero" e permetterebbe all'Amministrazione di utilizzare le risorse per altri fini, tenendo anche presente quanto è apparso sul quotidiano "Libertà", di un deficit per le casse comunali di oltre sei milioni di euro e soprattutto di non correre il rischio di quanto successo per la pavimentazione di piazza cavalli, la fontana di barriera Torino».
Per tutte queste motivazioni i firmatari chiedono al sindaco di non modificare l'attuale viabilità «ma faccia in modo di eliminare definitivamente la presenza di autovetture sull'intero lato sinistro, essendo questo il vero e principale problema di via Venturini». Infine la lettera si conclude chiedendo al sindaco «di essere ascoltati in quanto residenti e ci amministri come lei è in grado di fare, con saggezza, equità e polso fermo».
mvg



pubblicazione: 28/03/2014
aggiornamento: 29/03/2014

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