La reazione del presidente Trespidi sull'indagine che coinvolge l'ex assessore provinciale.
Si dice «sconvolto e sconcertato dalla notizia appresa dai giornali».
Contattato da Telelibertà Davide Allegri, ex assessore provinciale all'ambiente, spiega di non sapere nulla dell'indagine della procura di Piacenza che lo vede accusato di concussione e abuso d'ufficio, sulla base di sospetti di presunte irregolarità nell'ambito delle autorizzazioni per alcuni impianti fotovoltaici.
Non si scompone invece il presidente della Provincia Massimo Trespidi che, sottolineando di aver appreso la notizia dalla stampa, dichiara «piena fiducia nell'operato della magistratura» e spiega di attendere l'esito delle indagini «che ci diranno se ci sono eventuali responsabilità». Con Allegri precisa di non aver avuto più rapporto dal giorno delle sue dimissioni il 21 settembre del 2009 («non ho avuto modo né di ascoltarlo, né di vederlo») e sulle possibili ripercussioni del caso giudiziario non si dimostra preoccupato («parlano il mio impegno, il mio modo di agire e l'etica civile a cui m'ispiro»).
Su una possibile alterazione degli equilibri politici in Provincia, e soprattutto dei rapporti con la Lega Nord, di cui Allegri è esponente, afferma che la domanda deve essere posta alle segreterie politiche provinciali, ma ricorda anche l'ottimo rapporto con l'assessore Dosi (subentrato nella giunta provinciale, in quota Lega, dopo le dimissioni di Allegri, ndr).
Ieri pomeriggio, parlando con i giornalisti, Trespidi non ha rinunciato a polemizzare con l'assessore regionale Sabrina Freda (Ivd) che lo invita ad assumersi le sue responsabilità («lo faccio tutti i giorni, ma tra i mie compiti non c'è quello di investigare») e alla domanda su voci e lamentele sull'operato di Allegri nel suo ruolo di assessore, addirittura non rinuncia alla battuta: «Non rincorro né le lamentele, né le chiacchiere, né le voci. Hanno anche detto che domenica probabilmente batterò i keniani nella maratona di Piacenza. Ma sono voci che francamente non mi sento di seguire».
La linea adottata dalla segretaria provinciale del Carroccio è quella del silenzio, come ha spiegato ieri il capogruppo in Provincia Thomas Pagani, mentre vanno all'attacco i gruppi di opposizione. La richiesta di chiarezza arriva prima di tutto dai consiglieri provinciali Marco Bergonzi, Gianluigi Boiardi, Samuele Raggi e Giampaolo Speroni, esponenti di Ulivo, Pd e Idv. «Quali sono i veri motivi delle dimissioni? - si domandano in un comunicato congiunto - Allegri si è dimesso o è "stato dimissionato", magari perché l'amministrazione provinciale sapeva qualcosa? È mai possibile che un presidente "notiziato" dalla stampa non si preoccupi di saperne di più? Accontentarsi delle precipitose quanto inconsistenti motivazioni di dimissioni da parte di un assessore può essere solo indice di due cose: o superficialità o, peggio ancora, far finta di non sapere per non rispondere ai dubbi legittimi che in questi mesi sono stati espressi da più parti». Nando Mainardi, segretario regionale di Rifondazione comunista, e il collega di partito Roberto Montanari, segretario della federazione di Piacenza, lamentano sulla vicenda «l'assoluta mancanza di trasparenza nei confronti dei cittadini e degli elettori». Le ragioni sono sempre le stesse: l'assenza di «motivazioni credibili» sulle dimissioni di Allegri da assessore.
Le ripercussioni politiche non toccano solo la Provincia, ma arrivano anche a Cortemaggiore, dove Davide Allegri riveste tuttora il ruolo di assessore comunale nella giunta retta da Gianluigi Repetti. Federico Ferri, candidato alla poltrona di sindaco (a Corte si andrà al voto a metà maggio), espressione della lista civica legata al centrosinistra "Una vera Cortemaggiore", chiede le dimissioni di Allegri. «Confidando, come il sindaco Repetti, che le indagini portino a slegare completamente Allegri dalle ipotesi di reato per cui s'indaga, sarebbe certo opportuno che l'assessore del Carroccio, in attesa che si compia e per facilitare l'iter della magistratura, rimetta la propria delega nelle mani del sindaco. Se così non fosse, cosa intende fare Repetti? Ha qualche dubbio in più da stamattina? »
Paolo Marino LIBERTA' 02/03/2011
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