Il Polo resta dov'è. Caserme alla città.
Restituiti alla città la caserma Lusignani di S. Antonio, il laboratorio Pontieri, la Caserma Niccolai, l'area dell'ex Pertite e il piano caricatore.
Un incontro «molto operativo e importante per i risultati ottenuti». Descrive così, il sindaco Roberto Reggi, il colloquio che ha avuto ieri mattina a Roma con il sottosegretario di Stato alla Difesa Guido Crosetto, sul futuro delle aree militari piacentine. Alla riunione hanno partecipato anche il vicesindaco Francesco Cacciatore e i parlamentari piacentini Massimo Polledri (Lega Nord) e Paola De Micheli (Pd).
Negli equilibri delle permute, infatti, il governo ha assicurato il recupero per la città di zone importanti come «l'ex Pertite, la caserma Lusignani di S. Antonio, il Laboratorio Pontieri vicino a palazzo Farnese e piazza Cittadella, la caserma Niccolai e il Piano caricatore di via dei Pisoni».
A questo risultato si è arrivati con una trattativa complessa, che ha «conciliato la difesa dell'occupazione del Polo militare con l'allocazione dei fabbisogni di volumi per le nuove strutture».
«La conclusione - rileva Reggi - è stata quella che i militari occuperanno aree dove c'è già la loro presenza, e questo è un fatto positivo che rende più fattibile l'operazione, anche riducendo i costi: il Comune dovrebbe guadagnarci il 15 per cento, e verranno logicamente anche coinvolti dei privati».
«La comunità ci trarrà profitto senza dubbio - continua il sindaco -. Alcune delle zone recuperate saranno a disposizione come aree verdi, ad esempio la Pertite; il Laboratorio Pontieri di piazza Cittadella, poi, garantirà servizi alla città come parcheggi e attività culturali».
«L'operazione economico-finanziaria sarà impegnativa - aggiunge Reggi -, e dovremo trovare delle compensazioni che valuteremo insieme».
L'esercito, così, secondo le linee programmatiche delimitate dall'incontro romano, si insedierebbe negli spazi della caserma Artale e del Polo di mantenimento di viale Malta, oltre a occupare l'ospedale militare. «Di queste aree, però - fa notare il primo cittadino -, saranno lasciati alla fruizione della città i bastioni, il castello e il vallo circostante».
Operativamente, quindi, il complesso iter dovrebbe ripartire dopo l'estate, tra due mesi. Spiega il sindaco: «L'impegno reciproco, di tutte le parti coinvolte, è quello di costruire una proposta operativa per l'uso degli spazi, che sarà inserita nell'aggiornamento del protocollo d'intesa previsto a settembre, in vista della stipula dell'accordo di programma». «Due appuntamenti - continua Reggi - cui confidiamo di far intervenire il ministro della Difesa La Russa o il sottosegretario Crosetto, il quale ci ha garantito che, pur non essendo di sua diretta competenza, monitorerà l'aspetto dello sviluppo occupazionale e si farà interprete proprio di questa peculiarità che riteniamo imprescindibile e fondamentale». Alessandro Rovellini LIBERTA' del 22/07/2009
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