Mille richieste giacenti per cento alloggi all'anno
Case popolari, si apre il bando. Anche i mille aspiranti a un alloggio agevolato già inseriti nell'attuale graduatoria del Comune di Piacenza dovranno ripresentare domanda insieme a chi vuole accedere per la prima volta.
Sarà compilata una nuova classifica delle posizioni, da aggiornare ogni quattro mesi.
Una piccola rivoluzione che parte dal 28 agosto, quando scatteranno i termini per presentare domanda di inserimento in graduatoria, insieme ai requisiti richiesti. C'è tempo sino alla fine di settembre per partecipare al nuovo bando.
Questa classifica applicherà pienamente il regolamento rivisto e corretto dall'Amministrazione e approvato il 19 giugno scorso dal consiglio comunale (dopo due anni di rodaggio alle spalle) e che ha cambiato alcuni parametri di valutazione.
Quello che non cambia è la forte pressione abitativa, mille domande sono tuttora in fila, ma ogni anno - come conferma l'assessore comunale Leonardo Mazzoli (Abitazioni, Servizi sociali) - si riesce ad assegnare una media di cento alloggi, al massimo centoventi, anche in relazione al turn over nelle case popolari. Dal 2002, si fa notare, c'è stato pure un incremento negli affidamenti.
Piacenza soffre di una emergenza comune ad altre città: «Le difficoltà maggiori nascono dal fatto che oggi il costo della casa per chi non la possiede in proprietà incide molto di più rispetto al passato - spiega Mazzoli dal suo osservatorio dei servizi sociali - e di fatto abbiamo assistito ad un impoverimento generale, ad una maggior fatica ad accedere agli alloggi sul mercato». Senza contare l'onda d'urto di tante famiglie straniere già inserite nel tessuto sociale piacentino. Da qui, l'esigenza di introdurre «flessibilità» nell'edilizia residenziale pubblica.
Il nuovo bando che scatta dal 28 agosto assorbe al suo interno alcune modifiche finalizzate a rendere più efficace l'assegnazione e più semplice il far domanda. Qualche esempio: si avranno tre e non due aggiornamenti annuali della graduatoria, con "finestre" cha passano da 6 a 4 mesi. Sono stati modificati alcuni punteggi che riguardano la valutazione economica, che incide leggermente meno ma si integra con le condizioni generali del nucleo familiare, c'è una modifica del punteggio sugli sfratti, prima lo sfratto aveva valutazioni diverse se era esecutivo oppure no. Rivisti i criteri per i punteggi allo scopo di non penalizzare le fasce più deboli (nuclei monogenitoriali e persone sole), si sono introdotti accorgimenti per evitare penalizzazioni anche a chi, con reddito nullo o inferiore al canone annuo, sia assistito con aiuti materiali da parenti o terze persone.
Alla luce di queste nuove griglie pure chi ha già fatto domanda deve ripresentarla, e dal Comune sono già partite e stanno partendo le lettere per avvertire tutti gli aspiranti inquilini già in graduatoria.
Certo, le disponibilità di alloggi sono un decimo rispetto alla domanda, quindi ben vengano soluzioni integrative come il bando regionale detto dei tremila alloggi, che riguarderà anche Piacenza, per ristrutturare case da affittare o da vendere a condizioni agevolate (vd. sopra), con la cooperazione di privati. «Un aiuto sul problema casa - conclude Mazzoli - è l'avere sul territorio più accessibilità e opportunità di abitazioni, in tal senso sono fondamentali gli strumenti urbanistici per predisporre adeguati interventi e favorire edilizia a basso costo, su questo stiamo lavorando». Patrizia Soffientini, Libertà del 6 agosto 2006
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