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2021
San Mauro di Grandfeul
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Casali, l'intima poesia dei luoghi amati
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di CARLO FRANCOU
Provate a pensare ad una valle del Piacentino, una delle più orientali. Lasciata la pianura spingetevi in direzione dell'Appennino lasciando alle vostre spalle centri abitati familiari e salite su, ancora più su, attraverso una strada che zigzagando costeggia il corso d'acqua incuneandosi sempre di più nella montagna. Sono questi i luoghi di Alfredo Casali, pittore colto e raffinato a cui quest'anno Libertà dedica la prima pagina. Nel suo "nido d'aquila" posto oltre Morfasso l'artista si rinfranca respirando l'essenza delle proprie radici e lasciando che siano i luoghi e quegli spazi ancestrali ad imprimersi nel suo animo stimolando nuovi dipinti e con essi nuovi racconti. Nei suoi quadri Casali descrive attraverso un'essenziale ma esaustiva scelta cromatica quei luoghi con un albero o una casa appena accennati. Sono sufficienti pochi segni per fissare l'anima di un luogo. In questo modo la figurazione poco a poco lascia il posto ad un'espressione sempre più libera che guarda ad un informale giocato su un rigoroso equilibrio compositivo e su campiture che si aprono su orizzonti infiniti. E' la dimensione intima quella a cui Casali guarda, una dimensione che diventa particolarmente evidente quando la raffigurazione punta la propria attenzione su interni-esterni costruiti intorno ad una tavola o ad un altro semplice arredo diventati anch'essi elementi di paesaggi fatti di ricordi. Sopra quegli orizzonti il più delle volte si muovono piccole nubi a scandire il passare del tempo e a dare varietà a cieli grigioazzurrognoli, molto simili a quelli che lo stesso Casali ha sperimentato con i propri occhi. Ma quella che l'artista vive al riparo di boschi che annunciano con i loro colori l'arrivo delle stagioni tra le rocce di serpentino e basalto dell'alta Valdarda è solo una breve - anche se agognata - parentesi. E' nella piccola città di provincia che Casali trascorre la maggior parte della sua vita per ragioni familiari ma anche professionali. Nei due ambienti che compongono il suo studio raccoglie le idee sulle esperienze vissute, gli affetti, i ricordi, le emozioni, le passioni, le debolezze, i momenti di malinconia e quelli di esaltazione. Le lascia sedimentare con pazienza, senza voler anticipare i tempi e poi le trasforma in poesia e racconto. Alle pareti del suo studio diversi dipinti, schizzi e disegni stanno lì a testimoniare il vissuto e a stimolare l'esecuzione di quelle nuove opere che in febbraio Casali esporrà in Canton Ticino, alla galleria Mosaico di Chiasso dove aveva già presentato i suoi lavori negli anni Novanta. Nei dipinti di questi ultimi anni Casali si è aperto a nuovi cromatismi - come nel caso di "Paesaggio quasi tranquillo" - lasciando le silenziose stanze piene di ricordi per guardare dall'esterno le antiche case. "In bilico nel paesaggio" è - anche come titolo - la giusta sintesi di questo processo che punta all'essenziale e che gioca con i luoghi per portare l'attenzione dell'osservatore su orizzonti apparentemente indecifrabili. L'elaborazione intellettuale che per Casali ha sempre rappresentato un fattore importante nella genesi del dipinto sembra ora stemperarsi per lasciar posto ad un silenzio gravido di significati e di sostanza.
da Libertà del 24/12/2010
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pubblicazione: 08/01/2011
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