Ecco il testo integrale e definitivo della Carta Etica della città di Piacenza (impegno per favorire la civile convivenza e la legalità) approvata a maggioranza lunedì scorso dal Consiglio comunale.
Noi, che sottoscriviamo questa carta etica, in occasione della ricorrenza dei 150 anni dell'Unità d'Italia ed in omaggio alla nostra Città, che primogenita vi aderì, vogliamo Piacenza:
aperta, accogliente, solidale, feconda e ricca di umanità, dove l'uguaglianza civile, il senso d'appartenenza a Piacenza, all'Italia ed all'Unione Europea, la convivenza, la pace e la pienezza dei diritti siano una realtà;
una città dove le cittadine ed i cittadini, così come definiti dall'articolo 55 dello Statuto comunale, siano attenti alle altre persone e alla ricerca di buone relazioni, sia con i comportamenti sia con le parole, rispettosi delle regole e dei loro doveri nei confronti delle istituzioni;
un luogo bello ed ordinato, dove tutti si prendano cura dei beni comuni.
Per questo ci impegniamo ciascuno nei propri ruoli e nelle proprie competenze:
1. a diffondere la conoscenza della Costituzione della Repubblica Italiana, con particolare riferimento agli articoli 2, 3, 54 e 118, ultimo comma;
2. a rendere effettivo il diritto alla partecipazione politica ed amministrativa e a tener conto, per le decisioni di maggiore importanza, dei pareri espressi dai cittadini, nelle apposite sedi istituzionali;
3. a adempiere agli obblighi di diligenza, lealtà e imparzialità indicati nella legge e nel codice di comportamento per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni;
4. a lavorare insieme per la crescita della coscienza e della capacità critica degli individui, per favorire, in particolare, la capacità: • di ragionare sui problemi della politica, • di riconoscere nei concittadini persone con pari dignità, pur se diverse per etnia, religione e genere, • di preoccuparsi anche della vita degli altri, della propria Città, dell'intera Nazione e dell'Unione Europea; • di esprimere la voce del dissenso;
5. ad essere vicini ai cittadini, residenti o emigrati all'estero, ascoltandone i problemi e facendoci carico delle istanze di chi è più debole, di chi è diversamente abile e di chi non ha voce per sostenere le proprie richieste;
6. ad essere attenti ai bambini ed ai giovani, facendo particolare attenzione alle decisioni che producono effetti sul futuro della Città, per trasmettere alle generazioni future i valori della democrazia e della partecipazione politica, della libertà di parola ed del rispetto delle diversità;
7. a sostenere e ad avere riconoscenza verso gli anziani, che costituiscono una ricchezza per la nostra comunità, rappresentano la nostra storia e la nostra memoria;
8. a favorire la parità di genere, rimuovendo le cause oggettive di discriminazione tra uomini e donne, per lo sviluppo di tutte le persone e la loro effettiva partecipazione, attiva e responsabile, alle scelte che interessano l'intera società;
9. a favorire il bene comune ed una civile convivenza, dando per primi un esempio di dialogo, di collaborazione, d'attenzione e rispetto reciproco tra organismi istituzionali dell'Amministrazione comunale (Sindaco, Consiglio, Giunta comunale, Consigli circoscrizionali);
10. ad orientare il nostro lavoro per fornire servizi d'alto valore sociale e di utilità alla collettività, senza alcun'arbitraria discriminazione: per questo potrà essere adottato un sistema organizzativo di qualità inteso al continuo miglioramento, comprensivo della carta dei servizi e della certificazione etica.
Questa carta etica sarà:
aperta alla sottoscrizione di tutti i cittadini che ne condividono i valori, inoltrata ad altri soggetti pubblici, quali i rappresentanti di altri Enti pubblici, i rappresentanti delle Associazioni, i rappresentanti delle scuole, con l'invito a adattare il documento alla propria realtà e a sottoscriverlo,
consegnata ufficialmente al Presidente della Repubblica,
pubblicata nella prima pagina del sito Internet dell'Amministrazione ed affissa, in modo visibile, all'ingresso di ogni sede comunale.
Approvata dal Consiglio comunale e sottoscritta da: sindaco del Comune di Piacenza; presidente del Consiglio comunale; vicesindaco e vicepresidente del Consiglio; assessori; consiglieri comunali: presidenti e consiglieri delle Circoscrizioni; tappresentanti delle Consulte; funzionari e dipendenti.
da LIBERTA' del 09/06/2011
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