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"Caro Rolleri, la Provincia ha un tesoretto"

«E' un tesoretto di 6 milioni e 900mila euro quello che lasciamo alla nuova Provincia.
Mi auguro che chi verrà dopo di me prosegua nell'azione intrapresa».

Lo ha affermato il presidente della Provincia Massimo Trespidi che, a pochi giorni dalla conclusione del suo mandato con le elezioni della prossima domenica, ha voluto illustrare alcuni conti dell'ente di via Garibaldi, ma anche delineare una specie di lascito politico.
Lascito in cui si elencano vari ingredienti.

Si va dalla soddisfazione di «Essere ricordato come l'ultimo presidente eletto dal popolo» a una raccomandazione ai sindaci che prenderanno il testimone: «Tenete sempre in primo piano il ruolo della politica. Perché al di là delle incertezze che vedo in questo nuovo sistema istituzionale c'è un rischio pesante: quello di un supremazia della tecnica».

Tra una cifra e l'altra, tra una battuta e l'altra in un clima di già quasi commiato c'è stato spazio anche per una considerazione sul futuro politico del presidente uscente. A cominciare dalla ricandidatura mancata alla presidenza dell'ente.

«Il centrodestra mi ha chiesto subito di candidarmi. La richiesta è arrivata da tutti».
Ha detto.
«Magari ci può essere stata più o meno convinzione nel chiedere al presidente se era disponibile». Ha scherzato.

E sull'esito della candidatura di Luigi Bertuzzi presentata e poi esclusa un «No comment» con una chiosa: «Forse qualche errore è stato fatto».

«Per ora nessun futuro in politica», ha poi insistito sottolineando che nella scala delle priorità in questo momento la famiglia è al primo posto.
Neppure per le Regionali del 23 novembre?
«Torno a scuola a insegnare dal 15 di ottobre full time. Fino ad ora con il ruolo di presidente della Provincia l'impegno era ridotto».
Taglia corto.

Trespidi nella sala giunta ha portato il documento sullo stato di attuazione dei programmi e la verifica degli equilibri dell'ente da lui stesso approvato con i poteri del consiglio che questo periodo di passaggio gli assegna. L'elezioni del presidente e del nuovo consiglio è ravvicinato: la scadenza è il 12 ottobre e il presidente uscente venerdì sera 10 ottobre illustrerà il bilancio di fine mandato nello stesso palazzo di via Garibaldi.
«Non sarà un monologo della mia amministrazione - ha precisato, ma senza dilungarsi in anteprime - dico solo che interverrà anche chi verrà dopo».

Impossibile in quest'occasione non sollecitarlo sul nuovo corso, sulla nuova Provincia.
Quale messaggio vuole lanciare?
«Questa nuova Provincia - ha sintetizzato Trespidi - è una scommessa molto difficile da mettere in pratica. Direi che si tratta di una sfida complessa. Per due ordini di problemi. Il primo riguarda il futuro stesso dell'ente. Non si è fatto mistero che, con il compimento della riforma costituzionale, le Province dovrebbero sparire. E la sfida che hanno di fronte i nuovi amministratori non è facile».
Quali sono i punti più significativi che da affrontare? Che passo dovrebbe tenere il nuovo presidente?

«Tra gli adempimenti c'è il nuovo statuto. Si tratta di una cosa molto importante sia nei contenuti sia per stabilire le competenze dei nuovi organi il ruolo del presidente, del consiglio e dell'assemblea dei sindaci. E poi ad incertezza si aggiunge incertezza con le prossime elezioni regionali che consegnano un quadro istituzionale in divenire. Infatti riguardo alle competenze dipenderà molto dalle decisioni che verranno prese a Bologna».

A chi chiedeva una valutazione su Rolleri unico candidato alla presidenza della Provincia, Trespidi ha sottolineato che in questi anni il rapporto di collaborazione stabilito con i sindaci è sempre stato molto stretto e fruttuoso.
«E noi lasciamo le risorse per affrontare i prossimi impegni al meglio. Quanto a Rolleri - ha scherzato Trespidi - è un maratoneta ora convertito alla bicicletta».

Un consiglio?
«Mi sento di fare un invito. La classe politica della Provincia non rinunci mai a svolgere il proprio compito: governare, fare scelte, assumere decisioni anche coraggiose. Questo compete alla classe politica, un ruolo che non può essere delegato ai dirigenti. Intendo dire che non ci si deve accontentare di svolgere le funzioni minime. Se si vuole far sì che le nuove province funzionino non si deve retrocedere rispetto ai compiti e alle responsabiltià. Un fatto è certo: quello che la politica lascia scoperto viene coperto da altri».

Antonella Lenti
LIBERTA' 07/10/2014


«Il nuovo presidente disporrà di 7 milioni»
I suggerimenti: serviranno fondi per far fronte ai tagli. Pronti i soldi per Seta

piacenza - «Quasi 7 milioni. Non tutte le Province potranno contare su una cifra del genere all'avvio del nuovo corso - ci sono enti che sono sul punto di dichiarare predissesto -. I prossimi amministratori infatti potranno di disporre di un avanzo di 6,9 milioni di euro». Denaro frusciante che può fare molto comodo se alle viste ci saranno altri tagli nei trasferimenti dello Stato.
Massimo Trespidi ha illustrato la ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e la verifica degli equilibrio di bilancio usando le parole lusinghiere scritte dai revisori dei conti nero su bianco che valuta «Pienamente positiva la gestione dell'ente negli ultimi anni, gravati da pesanti tagli ai fianziamenti. Alcune operazioni realizzate nel corso del mandato hanno permesso di consolidare il bilancio, pagare i fornitori e garantire l'avanzamento delle attività anche sulle opere pubbliche evitando blocchi e interruzioni».
Trespidi ha messo in rilievo in particolare le scelte finanziarie adottate dall'ente che ha imboccato la strada della «dismissione di impegni non strategici. C'è chi lo dice e chi lo fa. Da Monti in poi lo si ripete sempre, ma nel concreto non si fa».
Tra le dismissioni ha elencato le quote in Centropadane e in Seta, ma non ultimo il rimborso avuto dallo Stato per versamenti mai erogati alla Provincia.
«Abbiamo avuto il coraggio di fare causa allo Stato. Coraggio che nessuno ha mai avuto prima - ha ricordato - e questo ci ha fruttato 7milioni e mezzo che hanno portato l'avanzo di bilancio alla quota considerevole di 13,7 milioni di euro. Ne restano ancora 2 e mezzo da incassare e mi auguro che si vada avanti».
Come sono stati usati in questi mesi tali fondi?
«2,5 milioni hanno coperto il mancato trasferimento dallo Stato e poi abbiamo approvato un piano delle opere pubbliche per il 2014/2015 pari a 7 milioni e 690mila euro. E' seguita poi una variazione di bilancio in cui sono stati stanziati 500mila euro per politiche del lavoro e altri 3 milioni e 620mila euro per opere pubbliche. Se questo è quanto è avvenuto fino a questo momento - ha aggiunto Trespidi - nei prossimi mesi i fondi che lasciamo potranno diventare molto utili. In primo luogo per coprire eventuali nuovi tagli ai trasferimenti di cui si sente parlare seppure in via informale (potrebbe aggirarsi intorno al milione di euro) e in secondo luogo stanziare il milione e 300mila euro per il Trasporto pubblico locale. Al netto di questi impegni resteranno a disposizione 4 milioni che il nuovo presidente deciderà come utilizzare. Che dire? Consegnamo un tesoretto rilevante e conti in ordine con gli equilibri di bilancio e il patto di stabilità con un'attività amministrativa nel pieno. Tutto questo in un contesto in cui tanti enti boccheggiano».

Quindi un breve elenco delle iniziative avviate in questi primi 9 mesi dell'anno.
Si va dai 220mila euro per progetti legati a Expo 2015 compresivi dei 110mila euro stanziati per l'acquisto della piazzetta in padiglione Italia «Vedo che invece di mettere a disposizione soldi altri organizzano convegni in cui parlano tante persone e di queste nessuna si è mai occupata di Expo. Altro intervento ricordato il sostegno al progetto Autogrill partito nel maggio 2012 («Ad oggi ha registrato un fatturato di 1,8milioni di euro»).
Quindi i 500mila euro per il lavoro, 120mila euro per iniziative del territorio promosse da enti e associazioni in ambito culturale, sportivo e dell'assistenza. E ancora 260mila euro assegnati ai Comuni per progetti di sostenibilità ambientale. Quindi Trespidi ha elencato i finanziamenti per le opere stradali, per l'edilizia scolastica e per interventi sul patrimonio dell'ente. Opere stradali: di questi inaugurati lavori per 1,9 milioni e poi si sommano i lavori solo avviati per un totale di 6,6 milioni. Quanto alle opere scolastiche si registrano 1,9 milioni per inteventi inaugurati o conclusi e 848mila per quelli avviati.





pubblicazione: 07/10/2014
aggiornamento: 21/11/2014

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