Il consigliere Ds, Ernesto Carini, non intende passare le sue notti in consiglio comunale, come è accaduto martedì per l'approvazione delle “linee di mandato”. D'ora in avanti, uscirà dall'aula alle 22 anche se i lavori dovessero proseguire. E questo appunto perché, come ha comunicato per iscritto al presidente del Consiglio e al sindaco, «considero l'attività di consigliere comunale non un passatempo cui dedicare le serate, ma un lavoro effettivo che impegni le ore migliori della giornata». «L'attuale legislazione infatti mette a disposizione dei consiglieri l'intera giornata lavorativa, non altro», puntualizza Carini nel ribadire che la propria «disponibilità a prendere parte alle adunanze» del Comune «è totale in tutti i giorni feriali dalle 9 alle 22». Fermo restando, aggiunge, che essendo anche vicepresidente della Provincia, in caso di riunioni concomitanti, considera «prioritarie» le riunioni di consiglio e giunta provinciali. Infine, un suggerimento: in caso di adunanze a oltranza, «sarebbe conveniente e auspicabile prevederle a partire dalle 9 del mattino
|