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2023
San Nicola
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Canile, l'offensiva delle volontarie espulse
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Riaccesa dalla risposta che l'assessore Katia Tarasconi ha fornito all'interrogazione di Antonio Levoni (Udc), è tornata su toni durissimi lo scontro sulla gestione del canile municipale.
Le volontarie a cui è stato negato il tesserino di ingresso alla struttura, Silvia Felice e Daniela Gatti, hanno raccolto le testimonianze di due ex operatori della Geocart che, stando alle dichiarazioni scritte e firmate, confermerebbero quello che le due sostengono da tempo.
«Siamo ancora una volta vittime di attacchi meschini - hanno detto ieri di fronte al cancello del canile, per loro limite invalicabile - e respingiamo le accuse che ci vengono mosse dall'amministrazione. Davvero siamo state cacciate perché abbiamo dato un biscottino di più a un cane o perché una volta in tanti anni abbiamo dimenticato la tessera di riconoscimento? Nessuno ci crede, anche perché molte altre hanno fatto di peggio, ma visto che non hanno mai denunciato ciò che accade davvero nella struttura sono state promosse».
Felice e Gatti sostengono che le manchevolezze nella gestione sono tante, accuse sempre respinte dall'amministrazione. Le due volontarie hanno però in mano le dichiarazioni rese da due ex dipendenti della Geocart che hanno operato al canile per diversi mesi. «Avvallano tutto quanto abbiamo detto - hanno spiegato - a cominciare dalle condizioni in cui gli animali sono tenuti in inverno. Molti animali sono morti a causa del freddo, hanno assistito a scene davvero molto dure e difficili da dimenticare. Un'altra testimonianza ribadisce anche che molti cani erano magri ed affamati perché rifiutavano il cibo secco che veniva loro somministrato, senza aver la possibilità di potergliene dare altro pena richiami ufficiali. Queste persone - hanno proseguito - avvallano le nostre dichiarazioni e confermano una situazione tutt'altro che positiva, non ci spieghiamo davvero perché il Comune non abbia provato a risolvere i problemi, preferendo la via dello scontro e dell'intimidazione nei nostri confronti».
Alle solite accuse, se ne aggiunge una ulteriore: «Ci risulta che ai 400mila euro inizialmente stanziati dall'amministrazione per la gestione della struttura ne siano stati aggiunti altri, provenienti da fondi regionali e donazioni: con tutti quei soldi dovremmo avere un canile a 5 stelle, invece basta farci un giro per vedere in che condizioni sono costretti a vivere gli animali. E siamo già in ansia per il prossimo inverno». Michele Rancati LIBERTA' 01/07/2011
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pubblicazione: 01/07/2011
aggiornamento: 16/07/2016
Daniela Gatti e Silvia Felice
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