Alta tensione nella maggioranza
Il Pdl avverte il Pd: la candidata resta lei.
Lo stallo continua, ma il caso Santanché infiamma la maggioranza. Dopo una mattinata di attesa e polemiche l’aula della Camera ha deciso di rinviare il voto sul vicepresidente e il segretario della Camera approvando, con 193 voti di scarto, la proposta in questo senso avanzata dalla maggioranza.
La candidata “ufficiale” del Pdl per sostituire Maurizio Lupi nel frattempo diventato ministro era Daniela Santanché. La conferenza dei capigruppo non è stata in grado di trovare un accordo sul rinvio che era stato richiesto da Pd e Pdl. Per questo l’assemblea si è espressa per alzata di mano dopo un intervento a favore ed uno contro. Si è scelto di rinviare.
Ma la situazione è tutt’altro che risolta. Al centro del dibattito la candidatura di Daniele Santanchè, un nome che ha sollevato i malumori e i distinguo negli altri due partiti, Pd e Scelta civica, che sostengono la maggioranza.
Il Pdl tiene il punto sul suo nome. «Su Daniela Santanché nessun passo indietro, anzi si va avanti», afferma il segretario del Pdl Alfano . «Il candidato alla vicepresidenza del Pdl resta lei», conferma il capogruppo Brunetta.
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