Camera di commercio, a un passo dall'accorpamento. Oltre Parma forse anche Reggio Emilia
E’ ormai giunto al rush finale il progetto di accorpamento tra gli enti camerali di Piacenza, Parma e (forse) Reggio Emilia, decisione da adottare entro l’anno pena, una scelta obbligata imposta da UnionCamere regionale. L’accordo con Parma è già definito; a breve, entro la prossima settimana, si attende una decisione dall’ente di Reggio Emilia.
A tal fine, per fare il punto sulla situazione, si è svolta una seduta di Consiglio camerale nel corso della quale il presidente Alfredo Parietti ha annunciato che è stata inoltrata una nota a Reggio Emilia, che definisce delle ipotesi di governance (sostanzialmente pari numero di rappresentanti e presidente a rotazione), ipotesi su cui fissare l’intenzione di avviare un processo di accorpamento. A Reggio Emilia è in programma una seduta della Giunta lunedì 28 novembre.
Nella lettera si prospettano due ipotesi: la prima, di carattere transitorio prevede 30 consiglieri, dieci per i tre territori, il presidente a rotazione e una giunta a 10, con un membro in più accordato all'ente con maggiore peso sul fronte degli iscritti (Reggio Emilia).
Quindi l'assetto deciso dal decreto governativo, ovvero consiglio a 22 (7 a Piacenza, 7 a Parma e otto a Reggio), presidente a rotazione e giunta a 7 (due a Piacenza, due a Parma e tre a Reggio).
“E’ fondamentale - ha detto Parietti - definire al più preso una soluzione per evitare che tutto venga deciso dalla Regione. Da parte di Reggio Emilia è arrivata una risposta, ma è ancora interlocutoria, perché devono riunirsi lunedì per discutere”.
estratto da www.ilpiacenza.it
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