Il docente della Cattolica unico italiano dell'Agenzia per la sicurezza alimentare
LIBERTA' del 17/07/2002 :
Tra le “sentinelle europeee” della sicurezza alimentare c'è anche un insegnante della nostra Università Cattolica. Siciliano di nascita, ma ormai quasi “piacentino” d'adozione, Giorgio Calabrese, 51 anni, medico e docente di scienze della nutrizione presso la sede di San Lazzaro, ma anche all'Università di Boston, è entrato da ieri nel Consiglio di amministrazione dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare. Calabrese, esperto internazionale di nutrizione, è presente anche a gruppi di studio e a commissioni ministeriali in materia di sicurezza dei cibi.
«La nomina del consiglio di amministrazione dell'Authority - ha tenuto a sottolineare il commissario europeo per la sanità David Byrne - rappresenta un nuovo passo decisivo per rendere operativa entro la fine dell'anno l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, la cui sede provvisoria è stata fissata dai leader dell'Unione europea a Bruxelles».
Ma in corsa per l'assegnazione definitiva ci sono anche Parma e la finlandese Helsinki. Il commissario Byrne auspicherebbe: Prevedere l'Authority a Bruxelles per un periodo minimo di due-tre anni». I 15 membri si riuniranno per la prima volta a metà settembre per mettere a punto il loro regolamento interno e accordarsi sull'elezione del direttore esecutivo. Il vertice dell'Authority è rappresentativo di quasi tutti i paesi Ue e sotto il profilo professionale sono presenti agricoltori, agronomi, ricercatori, economisti, giuristi, medici, farmacisti e veterinari. Il mandato di ogni membro è di quattro anni ed è rinnovabile una volta.
«Sono molto contento - commentava ieri il professor Calabrese - tanto più in considerazione del fatto che si tratta di authority storica, che in precedenza non esisteva, o meglio, esisteva negli Usa ma non in Europa».
Il suo nome è stato indicato direttamente dal ministro Alemanno? «Sì, è questo aumenta la mia soddisfazione. All'inizio eravamo in corsa in trentuno per rappresentare l'Italia in questo organismo, poi la Commissione europea ha ristretto il novero a due nomi ed infine il ministro ha indicato me».
Quali saranno i compiti della Commissione? «Il nostro compito sarà di gestire tutto quello che concerne la sicurezza alimentare ed i problemi ad essa legati».
Chi fa parte del team? Ci sono scienziati e medici, ma anche rappresentanti dei consumatori e dei produttori europei».
Avete già un'agenda dei lavori? «Ci riuniremo per la prima volta il 18 settembre per eleggere presidente e vicepresidente, che possono essere uno chiunque tra noi».
Mai come oggi si avverte la necessità di avere delle “sentinelle” sugli alimenti? «E' vero, devo dire che i controlli erano già svolti in modo egregio in tutti i Paesi dell'Unione europea, ma mancava un organismo uniforme di coordinamento di questi controlli».
Quali sono le principali emergenze? «L'ultima che è emersa riguarda i suini con ormoni femminili scoperti in Olanda e distribuiti in buona parte dell'Europa, ma non dimenticherei il problema della Bse e quello dei polli alla diossina».
Una nomina che inorgoglisce non solo lei, ma anche la Cattolica di Piacenza? «E' vero. E infatti io voglio dividere idealmente questa soddisfazione con i docenti della Cattolica ed in particolare con quelli della Facoltà di Agraria».
Giorgio Lambri, Libertà del 17 luglio 2002
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