Testa e cuore. Anzi, "testa è cuore".
È lo slogan che il vicesindaco Francesco Cacciatore (Partito democratico) ha usato per lanciare pubblicamente la sua corsa verso le Primarie del centrosinistra in vista delle Comunali 2012.
Appuntamento fissato, si è appreso ieri, per il 29 gennaio, a sfidarlo ci saranno Paolo Dosi (anch'egli Pd), Marco Mazzoli (Sel), Gianni D'Amo (CittàComune) e un esponente di Rifondazione comunista ancora da ufficializzare.
Quella di Cacciatore è stata una presentazione a tutto campo: di persona in un teatro Trieste 34 traboccante di supporter, on line grazie a sito internet con il suo nome e un profilo Facebook ad hoc, tra la gente con il programma delle iniziative che lo vedranno impegnato nelle prossime settimane.
«Il messaggio che vogliamo lanciare - ha detto il vicesindaco - parla di "noi" e non solo di "me", di un progetto politico che vuole tenere insieme tante persone che hanno a cuore il bene comune, inteso come partecipazione di tutti a condividere e provare a risolvere i problemi di Piacenza e dei suoi cittadini. Mai come in questo momento per aiutare tutti, dai più deboli ai giovani, passando per gli stranieri, i lavoratori, i pensionati e quanti hanno più bisogno, occorrano ragionamento e passione. Testa e cuore, appunto. Anzi, testa è cuore, perché coniugarli insieme ci può portare molto lontano. Innanzitutto come centrosinistra e come Pd, perché l'obiettivo deve essere riconfermarsi alla guida della città».
Ma Cacciatore non nasconde anche la convinzione personale di poter arrivare fino in fondo a questo percorso: «Le prossime settimane saranno molto intense - ha spiegato - piene soprattutto di incontri con le persone, che dopo la fase di individualismo berlusconiano hanno voglia di parlare e confrontarsi. Per questo il mio impegno sarà soprattutto rivolto ad ascoltare la gente, cogliendo problemi, richieste, suggerimenti e spunti da inserire nel programma. E poi ci sarà la competizione, sempre sana, in cui pensiamo di poter svolgere un ruolo importante».
Sicuramente in questo sforzo il vicesindaco non sarà solo, visto che il teatro Trieste 34 (suggestivamente allestito dal team di giovani creativi che gli sta curando la campagna elettorale) non è riuscito a contenere tutte le persone che non hanno voluto mancare all'appuntamento, condotto da Giorgia Rossi e arricchito da alcuni filmati.
E se per Dosi si era mossa quasi tutta la giunta comunale, ieri in platea le facce note non erano sicuramente inferiori: i consiglieri comunali Pierangelo Romersi, Christian Fiazza, Giulia Piroli, Ernesto Carini, Daniel Negri e Stefano Perrucci del Pd, Guglielmo Zucconi e Lorenzo Gattoni di Piacenza Tutta, Roberto Colla di Per Piacenza con Reggi (applauditissimo un saluto della collega Lucia Rocchi portato da Romersi), il consigliere provinciale Pd Marco Bergonzi e poi i democratici Patrizia Calza, Mario Spezia, Mario Angelillo, Giorgio Colombi e Nino Beretta; Samuele Raggi e Andrea Fossati dell'Italia dei valori. E ancora i sindacalisti Gianni Copelli e Michele De Rose, una figura storica della sinistra locale come Nanda Montanari, il presidente degli architetti Benito Dodi, Anna Barbieri direttore di Legacoop e molti giovani, che Cacciatore ha voluto accanto a sé sul palco. A "spiare" l'avversario anche Gianni D'Amo.
Ultimo pensiero di Cacciatore per i dieci anni di amministrazione Reggi: «La città è migliorata, in primis credo che vada ringraziato Roberto Reggi che ha dimostrato di avere capacità amministrativa e di sapersi sintonizzare con le richieste della gente».
Michele Rancati LIBERTA' 28/11/2011
|