Non potevano mancare al primo anniversario del tragico incidente aereo che ha rubato loro il marito e il padre dei loro figli.
Domenica 13 agosto 2006 poco dopo le 20 il C130 dell'Air Algerie si era schiantato in un campo in località Ca' degli Ossi, a due passi dalla Besurica.
Disastro che era costato la vita ai due piloti Mohamed Abdou e Mohamed Taieb Bederina e al tecnico di volo, Mustafa Kadid.
Oggi, con volo Alitalia diretto da Algeri a Milano, arriveranno Linda Abdou e il figlio Raouf di 6 anni e la vedova del co-pilota Bederina accompagnata dai suoi tre figli.
Saranno ospiti del Comune che, nel frattempo, ha deciso di unire alla deposizione di un mazzo di fiori anche la collocazione di una targa commemorativa nei pressi del campo che fu teatro della tragedia.
Intanto sull'argomento vanno registrate l'interrogazione presentata all'Amministrazione comunale dal consigliere di Forza Italia, Massimo Trespidi e l'intervento di Filiberto Putzu (Forza Italia).
Il volo dei familiari è fissato nel pomeriggio di oggi: partiranno da Algeri alle 16.45 e saranno a Milano intorno alle 19, dopodichè raggiungeranno la nostra città, e per i giorni di permanenza a Piacenza saranno ospiti del Comune. Per la vedova Abdou, il figlio Raouf di 6 anni (l'altro bimbo è rimasto in Algeria perchè troppo piccolo e nemmeno è riuscito a conoscere il padre: la signora Linda era incinta proprio quando l'aereo si schiantò) e per la vedova Bederina e i suoi tre figli sarà un triste pellegrinaggio, un anno dopo, sul luogo del disastro aereo.
L'amministrazione comunale, intanto, ha cominciato a costruire nel dettaglio il programma della commemorazione: sarà - come anticipato ieri da Libertà - una celebrazione semplice. Ma altre iniziative si sono aggiunge rispetto all'originaria deposizione di un mazzo di fiori. In linea di massima, lunedì mattina, proprio nell'anniversario del 13 agosto, dovrebbe esserci in Comune l'incontro dei familiari con le autorità e nel pomeriggio, alle 17.30, la scoperta della targa commemorativa probabilmente in via Marzioli, proprio di fronte al campo che fu teatro della tragedia, alla presenza del sindaco Roberto Reggi e dei familiari delle vittime. Una cerimonia semplice ma sentita, si diceva, e la targa sarà a futura memoria del tragico evento, che ha impressionato e commosso l'intera città, e del sacrificio dei tre aviatori algerini.
Alle 18, nella chiesa di San Vittore alla Besurica, il parroco don Franco Capelli celebrerà una santa messa a suffragio. Tutti sono invitati alla cerimonia per un evento che scosse profondamente sia i testimoni che i residenti sfiorati dalla tragedia: per settimane non si parlò d'altro; per molti si trattò di un vero e proprio atto di eroismo: in diversi ipotizzarono la volontà precisa del pilota di evitare la strage conducendo l'aereo fuori dal centro abitato.
Intanto sull'organizzazione della commemorazione Massimo Trespidi, consigliere di Forza Italia, aveva presentato già ieri mattina un'interrogazione, dopo il primo articolo apparso su Libertà, nel quale si chiede una cerimonia più significativa rispetto alla semplice deposizione del mazzo di fiori, a testimonianza della vicinanza della popolazione di Piacenza ai familiari delle vittime. Per esempio, un cippo a futura memoria: anche la minoranza parteciperebbe alla cerimonia, proprio a testimonianza dell'unità politica di fronte a simili, tragici eventi.
Per il consigliere di Forza Italia Filiberto Putzu «sarebbe stata la giusta occasione per intitolare ai tre aviatori tunisini un giardino alla Besurica. I giochi dei bimbi nel divenire della natura, avrebbero reso il ricordo certamente indelebile». Carla Parmigiani
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