Dal 1° gennaio e fino al 2011 Tempi spa sarà il gestore del trasporto pubblico locale a Piacenza e provincia.
L'ufficializzazione è arrivata ieri con la firma del corposo faldone - oltre 600 pagine - del relativo contratto di servizio. A siglarla i presidenti di Tempi spa Paolo Botti (in rappresentanza anche delle altre aziende di trasporto - Apam Mantova e Atc La Spezia - che con quella piacentina formavano la cordata aggiudicatasi il bando di gara - e di Tempi Agenzia (la società appaltante) Lorenzo Boscarelli.
Si conclude così quello che una nota dell'Agenzia definisce «il travagliato iter» (due anni) della gara del trasporto pubblico alla cui fase clou, con la presentazione delle offerte, si è arrivati lo scorso giugno, quando in pista rimase solo la busta della cordata piacentina. La trafila burocratica per la formalizzazione dell'assegnazione ha portato via altri sei mesi durante i quali il dibattito si è incentrato sulle difficoltà gestionali di Tempi - di 1,1 milioni di euro il deficit 2004 -, con gli enti locali proprietari, Comune e Provincia, che hanno chiamato le due aziende competenti sui bus (anche l'Agenzia) a lavorare in sinergia per contenere il più possibile i costi in modo di rsanare i bilanci nel 2007.
Impegno che i due cda si sono presi e intendono rispettare anche se i conti aziendali di Tempi spa non è che nel frattempo siano migliorati granché: «Di dati certi su scala annuale ancora non ne abbiamo, ma nel 2005 viaggeremo sostanzialmente su saldi analoghi a quelli del 2004», informa Botti, «non che l'opera di efficientamento che ci siamo ripromessi venga meno, solo che la dinamica di voci di costo come il carburante resta in forte crescita e per un'azienda di trasporto sono guai».
Si prospetta dunque, un altro disavanzo sul milione di euro: in passato le perdite erano coperte con finanziamenti previsti da un'apposita legge regionale, che però da quest'anno non è più valida. E tuttavia non toccherà agli enti locali mettere mano al portafoglio, annota Botti, perché di quegli stanziamenti regionail, che sono stati decennali, in questi esercizi si erano messe da parte delle quote: «Non li abbiamo usati tutti, ci sono ancora delle riserve, abbastanza per arrivare all'obiettivo di pareggiare i conti nel bilancio previsionale 2007».
Certo, gestendo il più possibile oculatamente gli 8 milioni di chilometri di linee avuti in appalto. E a tale proposito Botti fa sapere che una quota di oltre 1 milione di km, circa il 15% del totale, già è stata sub-appaltata da Tempi ad altre aziende di trasporto: «Si tratta di linee secondarie e marginali, specie in alta montagna, che per noi sarebbero assai onerose da sostenere, mentre affidarle a ditte locali, insediate sul posto, di dimensioni minori e dunque più flessibili nell'operatività, ci può dare una mano». (Libertà del 30 dicembre 2005)
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