Il volto della città cambia Ma la sua anima è la stessa
Buon anno, Piacenza! Che stai crescendo, sia pure con qualche incertezza. E che hai un po' paura. Vittima, talvolta, del provincialistico (e immotivato) timore di perdere per strada le tante cose buone che ci sono in Te e che ti caratterizzano: la tua discreta e silenziosa concretezza, le tue solide radici storiche e culturali, il tuo "vestito" sobrio, ma mai banale.
Nel 2003 vorresti trovare sostanzialmente le stesse cose di sempre, quelle grazie alle quali sei rimasta così affascinante e crepuscolare, quelle che ogni volta mi piace riscoprire, in certe mattinate d'inverno, quando il mantello di nebbia si alza e dischiude il sipario sui tuoi palazzi, le tue strade, la tua quieta laboriosità. Ma il tempo passa e Tu stai seguendo il passo dei tempi. Con la "genetica" diffidenza della tua gente, ma anche con il forte desiderio di essere parte attiva (e costruttiva) di questo cambiamento. Sai bene che sarebbe fuori dal tempo fermarsi, rinchiudersi, o peggio, isolarsi.
Nel 2002 hai vissuto tanti fatti importanti. Hai visto cambiare il tuo timone, consegnato dalle mani leali e sagge di Gianguido Guidotti a quelle giovani ed entusiaste di Roberto Reggi. Hai visto partire un progetto, il Patto per Piacenza, che raccoglie tutte le tue forze migliori, unite nel desiderio di portarti sempre più avanti e sempre più in alto. Hai visto crescere ancora di più la tua identità cosmopolita, accogliendo - magari con un po' di burbera riottosità - persone e culture che all'inizio magari ti intimorivano, ma che alla fine, lo sai bene, ti renderanno ancor più ricca e civile. Hai visto crescere nuovi quartieri, nuovi business, un Polo Logistico che, una volta completato, diventerà un tuo fiore all'occhiello. Hai visto sporcarsi sempre più di smog il tuo vestito di nebbia ed hai visto i tuoi cittadini correre ai ripari, lasciando la macchina a casa con i provvedimenti di “targhe alterne”.
Buon anno, Piacenza! Primogenita, quest'anno, anche nel testimoniare concretamente e generosamente che i regali di Natale possono essere più belli se diventano strumento di solidarietà. Tendere una mano a chi vive in condizioni di disagio ed ha bisogno del nostro aiuto - attraverso le organizzazioni di volontariato, che proponevano cartoline, magliette, libri e gadget il cui ricavato andrà in beneficenza - è un altro dei tuoi lusinghieri biglietti da visita. Buon anno, Piacenza! Che speri di restare in serie A, non solo nel calcio, ma anche nella qualità della vita. Che aspetti un altro ponte sul Po per respirare meglio. Che sei entrata nel Terzo Millennio in punta di piedi e adesso, tre anni dopo, guardi avanti con l'ottimistica fiducia di chi non ha mai avuto paura di rimboccarsi le maniche.
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