Lavorare insieme e uniti per far vincere Piacenza
Un anno fa eravamo più ottimisti. Stavamo per entrare nell'era dell'euro. C'era emozione e speranza. Un anno dopo c'è rimpianto. E' stato un anno di rincari. E' aumentato tutto. L'inflazione è in salita e sono in arrivo nuovi aumenti. Ma non è tutta colpa dell'euro. Forse, se non ci fosse l'euro, staremmo anche peggio. Oggi, nonostante tutto, ci sentiamo più cittadini d'Europa. La prova è stata superata. Abbiamo una moneta forte che fa concorrenza al dollaro e si consolida in tutto il mondo. Nuove sfide ci attendono nel 2003. Il mondo sta male. Siamo alla vigilia della guerra all'Irak e gli appelli del vecchio e indomito Papa per fermare le armi restano inascoltati. Viviamo tempi duri. La ripresa non arriva e c'è malessere nella società, nella politica, nelle istituzioni. Come ogni anno “Libertà” in questo numero di fine anno offre ai lettori le analisi dei suoi editorialisti su come sarà il nuovo anno. Ci sono timori ma anche squarci di speranza. I sindaci dei comuni piacentini ci aiuteranno a capire dove stiamo andando e cosa ci aspetta nel 2003. E' il momento dei bilanci. - Cosa abbiamo fatto nel 2002 per aprire di più i confini di Piacenza? - Cosa abbiamo fatto per fermare la fuga dei cervelli che negli ultimi decenni ha impoverito la città e la provincia? - Quanto l'economia piacentina ha saputo innovarsi per proiettarsi in Europa? - Quanto Piacenza ha saputo volare alto e pensare in grande? - Cosa abbiamo fatto per sconfiggere il virus dell'individualismo che - come ci ha più volte ammonito il vescovo Monari - corrode il senso di responsabilità nei confronti degli altri? - Cosa abbiamo fatto per costruire una società più solidale e rispettosa delle persone? - Siamo riusciti a “comunicare” meglio Piacenza? Poche le risposte positive. Ma oggi c'è del nuovo a Piacenza. E Gli obiettivi non mancano. In questo 2003, “anno del fare”, occorrerà attrarre investimenti e iniziative di aziende e di imprenditori attraverso una azione costante di marketing territoriale; credere in un gioco di squadra a livello istituzionale, politico, amministrativo e di associazioni come sanno fare città a noi vicine; dare risposte positive ai diecimila pendolari che ogni giorno affrontano ore e ore di viaggio creando le condizioni per far tornare almeno una parte di loro a lavorare qui; qualificare sempre più i servizi per le famiglie, gli anziani e i più deboli. Un anno fa Piacenza firmò un “Patto” che definiva il ruolo di questa terra aperta, accogliente e solidale e la esaltava come comunità. Ho scritto che quel “Patto” era l'inizio di un lungo viaggio che ci doveva portare alla realizzazione dei progetti. Il prossimo 25 gennaio conosceremo i progetti. Primo banco di prova, per tutti, è lavorare per farli diventare realtà. Il mio augurio per Piacenza è di dare alla nuova Fiera idee, alleanze e strategie, di incoraggiare lo sviluppo del Polo Logistico, di dare un futuro al Po nella sicurezza rendendolo navigabile, di vivere l'immigrazione come risorsa per la crescita della comunità, di valorizzare il volontariato (l'istituzione in cui i piacentini si identificano di più), di sviluppare ancora di più il polo universitario, di dare valore all'anno dedicato ai disabili abbattendo altre barriere architettoniche e rendendo le città più vivibili. Per costruire questo futuro bisognerà lavorare ancora di più insieme. “Libertà” sarà sempre più il giornale che unisce per far vincere questa terra. Come fa da 120 anni. Il 2003 sarà il 120° compleanno di “Libertà”. Lo festeggerà lunedì 27 gennaio. Vivremo insieme questo evento tutto l'anno con iniziative che ci faranno conoscere la storia di Piacenza e delle vallate attraverso il fedele e puntuale racconto che “Libertà” ha fatto, tutti i giorni, da quel sabato 27 gennaio 1883 quando Ernesto Prati lo mandò, per la prima volta, in edicola. Con Donatella Ronconi ed Enrica Prati, editori di Libertà, con Carlo Caracciolo, socio-partner, del Gruppo L'Espresso, con i dirigenti, i giornalisti, i poligrafici, i tipografi, gli uomini e le donne di “Libertà”, “Telelibertà” e “Libertà on line” vi auguro un 2003 ricco di buone notizie. gaetano.rizzuto@liberta.it
|