(mir) Paolo Botti si è dimesso da presidente di Tempi spa, la società che gestisce il trasporto pubblico locale. Formalmente l'ex sindacalista ed ex segretario provinciale del Partito democratico, indagato dalla Procura di Piacenza assieme a Gianni Salerno per appropriazione indebita aggravata, ha rimesso il mandato nelle mani dei soci, ma è certo che tanto il Comune quanto la Provincia non gli rinnoveranno la fiducia.
In particolare spetterà al sindaco Roberto Reggi, che in quanto azionista di maggioranza lo ha scelto nel 2003 e poi confermato, stabilire il suo destino alla guida della società, ma appare davvero impossibile che gli chieda di restare. Tra i due, tra l'altro, negli ultimi mesi non c'è mai stato feeling politico in casa Pd.
Botti ha comunicato la sua decisione nel tardo pomeriggio di ieri: «Ho appreso esclusivamente dalla stampa delle indagini in corso sul mio conto - si legge - e ribadisco la mia totale estraneità alle vicende riportate negli articoli di questi giorni. Pur con questa consapevolezza, ricoprendo un ruolo di carattere esclusivamente fiduciario in seno all'azienda pubblica di trasporti Tempi spa, sento il dovere di rimettere nelle mani dei soci il mandato ricevuto. Convocherò pertanto nei tempi previsti dallo statuto un'assemblea della società per rappresentare la situazione affinché i soci assumano le loro determinazioni in merito».
Botti, al pari di Salerno, in questi giorni ha sempre professato la propria innocenza, rivendicando la correttezza del proprio operato: l'indagine sul suo conto, però, ha aperto anche una serie di speculazioni politiche che evidentemente lo hanno spinto a delineare le proprie dimissioni.
Ma come si comporteranno Comune e Provincia? «Ovviamente dovremo discuterne nelle sedi opportune - risponde il sindaco Roberto Reggi - analizzando la situazione con calma e serenità, visto che si tratta di argomenti seri e delicati. Non possiamo prescindere dall'azione della magistratura, quindi dovremo anche attendere gli eventuali sviluppi della vicenda. Mi fa piacere che Botti abbia rimesso il mandato da presidente spontaneamente, adesso si aprirà un confronto: cercheremo la soluzione migliore per la società». Anche il presidente della Provincia Massimo Trespidi parla di atto dovuto da parte di Botti: «Era un passaggio inevitabile di fronte a quanto sta accadendo, ci incontreremo e valuteremo, tenendo sempre conto delle esigenze di una società pubblica quale è Tempi spa e dei suoi azionisti». Entrambi accetteranno le dimissioni, aprendo di fatto anche i giochi per la successione di Botti: non è escluso, anzi è molto probabile, che il centrodestra possa chiedere la poltrona di presidente per un proprio rappresentante. E stavolta non è detto che non la ottenga.
da LIBERTA' del 02/06/2010
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