E all'Agenzia si prepara la staffetta tra Boscarelli e Votto
Due conferme e una new entry nel consiglio di amministrazione di Tempi spa che ieri è stato rinnovato dall'assemblea dei soci, Comune e Provincia: Paolo Botti, diessino, resta alla presidenza, bis come consigliere anche per Pierluigi Scaglioni, pure lui dei Ds, mentre esce di scena Mario Angelillo, della Margherita (Dl), che fa spazio a Enrico Zoino, dell'Italia dei Valori.
Nomine intrecciate con quelle di Tempi Agenzia, l'altra società dei bus (si occupa di programmazione, Tempi di gestione) il cui cda sarà rinnovato a giorni da Comune e Provincia. Ed è qui che si prospettano le novità maggiori: il presidente Lorenzo Boscarelli potrebbe cedere la carica a Paola Votto, un passaggio tutto in casa dei Piacentini Uniti; mentre in consiglio spetta alla Margherita il seggio che era del leghista Daniele Rampini. Riconferma per Carla Antonini, di Rifondazione.
Un quadro - ferme restando le incognite sull'Agenzia - che ha trovato forma a un tavolo tra le forze del centrosinistra al governo nei due enti locali. Tavolo non privo di spigoli. Tra i nodi l'esigenza di recuperare alla dialettica interna alla coalizione l'Italia dei Valori di Pietro Tansini, alleato un po' a suo modo, specie quando c'è da trattare con il sindaco Roberto Reggi. Le diplomazie dell'Unione si sono mosse in questi mesi tra palazzo Mercanti e via Garibaldi cercando di ricucire gli strappi tra il sindaco e Tansini anche per riaprire sotto migliori auspici il confronto che porterà alle comunali del 2007. E dopo un tira e molla di qualche giorno, ieri l'attesa schiarita tra i due, proprio nell'imminenza dell'assemblea di Tempi. Queste le premesse che hanno portato all'uscita di Angelillo dal cda e all'ingresso di Zoino, fedelissimo di Tansini, oltretutto con decreto di nomina formalmente vergato dal sindaco. Angelillo ha, del resto, commentato riconoscendo il carattere «politico» delle designazioni, e quindi «comprendendo perfettamente che nella logica delle alleanze a volte si creano le necessità di ristabilire degli equilibri tra le forze politiche nel segno della rappresentatività». Ecco il punto, dunque, per l'esponente della minoranza interna della Margherita, al quale preme d'altra parte annotare di avere «sempre avuto piena sintonia sia all'interno di Tempi che con i soci».
Ma Angelillo ne approfitta per una valutazione di merito sulla governance del trasporto pubblico locale ed è di sonora bocciatura per il modello vigente: «Occorre che Tempi Agenzia si trasformi in una sorta di Agenzia d'ambito del trasporto pubblico, in questo modo verrebbero riattribute competenze operative redditizie a Tempi spa e si recuperebbero risorse sui 400mila euro che oggi servono per il solo mantenimento dell'Agenzia, andando così a beneficio delle esangui casse di Tempi».
Una strada che del resto Reggi ha già avuto modo, a sua volta, di indicare per il futuro.
Intanto Tempi Agenzia si prepara ad allargare il cda ai due assessori di Comune (Anna Maria Fellegara) e Provincia (Patrizia Calza) competenti per delega. Ma anche a un possibile avvicendamento al vertice su cui in molti scommettevano alla luce dei turbolenti rapporti di questi anni tra il sindaco e Boscarelli. Questi dovrebbe lasciare la presidenza a un esponente sempre dei Piacentini Uniti, e Votto, capogruppo in Comune, viene data in pole position. Quanto al posto del cda finito in quota alla Margherita (era sin qui della Lega in quanto espressione della passata alleanza in Provincia tra Ulivo e Carroccio), circola il nome di Giorgio Cisini, anch'egli capogruppo in Comune.
Gustavo Roccella, Libertà del 22 aprile 2006
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