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San Matteo, Apostolo ed Evangelista



Borgo Faxhall fa spazio a bus e auto

Eppur si muove l'autostazione delle corriere.

Sembrava non dover mai vedere la luce il nuovo terminal degli autobus impantanato in una convenzione tra il Comune e la proprietà di Borgo Faxhall dai tanti nodi irrisolti.
Ma il confronto tra le parti è continuato, pur se a fasi alterne, è sul tavolo adesso c'è nientemeno che il progetto definitivo.
Ancora una bozza, per la verità, e che tuttavia in un vertice di questi giorni ha superato l'esame. Resta, sì, qualche angolo da smussare, ma nel “Palazzo” l'impressione è che questa sia davvero la volta buona: per il via libera al progetto e quindi alla partenza dei lavori.
Che peraltro richiederanno un anno e mezzo o anche due di tempo, il che significa che per vedere a regime il trasferimento dell'autostazione da piazza Cittadella a Borgo Faxhall si dovrà mettere in conto il 2007.

Ottimista l'assessore Pierangelo Carbone (urbanistica e mobilità) nel riferire dell'incontro dell'altro ieri tra i tecnici di palazzo Mercanti, il progettista e la proprietà dell'area, cioè la Coemi property, i rappresentanti di Tempi spa e Tempi Agenzia, le due aziende di Comune e Provincia che si occupano di trasporto pubblico locale (la prima gestisce, la seconda programma).
«Tutte le previsioni della convenzione» siglata a suo tempo (amministrazione Vaciago) tra il Comune e la proprietà dell'ex Sea Sift (così si chiamava l'area tra piazzale Marconi e via Pisoni dove oggi sorge Borgo Faxhall) «sono assolte», fa presente l'assessore.
Da chiarire resta fondamentalmente un aspetto: l'organizzazione precisa dei parcheggi annessi all'autostazione, parcheggi pubblici al servizio degli utenti dei treni, e quindi soprattutto dei pendolari, rispetto ai quali si tratta di confezionare una viabilità di accesso e di uscita dei veicoli tale da non congestionare piazzale Marconi.

Ma al di là di questo nodo, che si conta di sciogliere a giorni al prossimo incontro del tavolo di lavoro, il progetto è bell'e scritto (meglio dire riscritto visto che quello iniziale è datato 1997).

Il nuovo terminal sarà lungo l'area denominata “ex Squadra Rialzo”, la fascia parallela ai binari ferroviari.
Una differenza rispetto all'originaria previsione più a ridosso delle mura, nel vallo, dove oggi parcheggiano i pendolari.
Questo perché, informa Carbone, si è voluto salvaguardare i resti della cinta farnesiana ma anche il rifugio Segadelli, adibito a ricovero sociale, e il deposito delle biciclette, a servizio degli utenti delle ferrovie.
L'immobile, di forma rettangolare, sarà una struttura reticolare in acciaio formata da due blocchi lineari, uno su tre e l'altro su due piani.
Nel primo blocco, al piano terreno avrà posto il terminal, con gli stalli (tutti al coperto) per le corriere: saranno 21, pari cioè al numero massimo di bus di cui si è calcolata la possibile compresenza tra mezzi in partenza e in arrivo.
Nel secondo e terzo piano verranno invece realizzati parcheggi pubblici, così come negli altri due piani del secondo e adiacente blocco della struttura.
In totale i posti auto saranno circa 400, un centinaio in più degli attuali, considera Carbone, e soprattutto «ben regolamentati e non in disposizione ammassata come accade ora».

Con la nuova autostazione, a Borgo Faxhall affluiranno i pullman da tutta la provincia.
Ingresso e deflusso avverranno non da piazzale Marconi, dove l'accesso sarà consentito esclusivamente alle auto private, ma da via Pisoni.

La viabilità esterna, spiega l'assessore, verterà sulla rotatoria di barriera Roma che, nella sua versione definitiva, verrà pensata in funzione della mobilità dei mezzi pubblici.
Che correrà lungo tre direttrici di percorrenza: via Colombo, viale Sant'Ambrogio, e l'asse via Patrioti-via IV Novembre.
Non sarà necessario attendere la realizzazione completa di corso Europa, l'arteria di collegamento con la tangenziale Sud e strada Valnure, il che rappresenta un cambio di rotta rispetto alle precedenti proposte, quando si ragionava anche di un tunnel per i bus nel tratto iniziale di corso Europa in immissione con via Pisoni.
Lo si sarebbe ricavato lungo il tracciato della vecchia linea ferroviaria Piacenza-Bettola, che passa sotto piazzale Roma.
Vi sarà realizzata invece solo la nuova pista ciclabile proveniente da via IV Novembre, mentre la viabilità prevista per i mezzi pubblici sarà tutta in superficie e a prescindere da corso Europa, perché, ha fatto presente Carbone, «in questa fase non viene giudicato strategico».

Tutti i costi di edificazione del nuovo terminal e le opere di urbanizzazione - si parla di 5-6 milioni di euro - sono a carico della proprietà, ossia Coemi Property, che oltre al centro commerciale, due anni fa rilevò da Piacenza Centro anche obblighi e diritti derivanti dalla convenzione con il Comune.
La procedura prescrive che il nuovo progetto, una volta vergato in via definitiva, sia approvato dall'assemblea dei soci di Tempi, ossia Comune e Provincia.
Dopodiché potranno partire i lavori.
Gustavo Roccella


«Corso Europa non serve»
I pullman in viale Patrioti.

Cambio di rotta per l'organizzazione della viabilità esterna alla nuova autostazione delle corriere.
A ridosso di via Pisoni, all'ingresso del terminal, entrate e uscite dei pullman saranno regolate dalla rotatoria di barriera Roma, ha spiegato l'assessore alla mobilità Pierangelo Carbone.
I mezzi pubblici correranno lungo tre direttrici: via Colombo, viale Sant'Ambrogio, e l'asse via Patrioti-via IV Novembre.
Non sarà quindi necessario attendere la realizzazione di corso Europa, l'arteria di collegamento con la tangenziale Sud, e qui sta la novità rispetto alle soluzioni prospettate sin qui.
Gli abitanti di viale Patrioti avevano protestato in passato temendo congestioni di traffico nella loro via.
Si era perciò ragionato di un tunnel per i bus nel tratto iniziale di corso Europa in immissione con via Pisoni.
Lo si sarebbe ricavato lungo il tracciato della vecchia linea ferroviaria che passa sotto piazzale Roma.
Ma la soluzione interrata è da tempo tramontata, il Comune ora prevede una viabilità dei mezzi pubblici tutta in superficie e a prescindere da corso Europa, che «in questa fase non viene giudicato strategico».


Otto anni di negoziati tra pubblico e privato

Una convenzione che prese forma con l'amministrazione Vaciago quella sull'ex Sea-Sift, la grande superficie compresa nel quadrilatero tra piazzale Marconi, i binari della ferrovia, barriera Roma e via Pisoni.
Un'area dismessa da anni in attesa di riqualificazione.
La società proprietaria, Piacenza Centro, faceva capo a un imprenditore toscano, che in cambio del permesso alla realizzazione di un grande centro commerciale, quello che si sarebbe poi chiamato Borgo Faxhall, assunse una serie di obblighi nei confronti del Comune e anche della Sovrintendenza, considerato che nell'area insistono un tratto di mura farnesiane e degli edifici vincolati.
La convenzione, approvata in consiglio comunale nel 1997, incontrò una lunga serie di difficoltà nella sua applicazione completa, fino a entrare in un vicolo cieco di cui a fare le spese è stato in primo luogo il progetto di nuova autostazione delle corriere.
La situazione si è sbloccata con il passaggio di consegne, a fine 2002, tra Piacenza Centro e Coemi Property, gruppo di imprenditori lombardi.
Tra il Comune e la nuova proprietà si è aperto un negoziato che, anche se non senza battute d'arresto, è adesso in dirittura d'arrivo.
Il terminal delle corriere è a carico di Coemi che nel frattempo sta procedendo a realizzare, nella fascia di superficie che affaccia su barriera Roma, un grande complesso residenziale su cinque piani.
Al privato resta ancora qualche migliaia di metri quadrati di superficie commerciale prevista a fianco di via Primogenita, ma senza allargare la costruzione che ospita l'attuale centro commerciale.
Ci sono anche da sistemare alcune aree di cessione al pubblico destinate a verde e a vialetti pedonali.






pubblicazione: 21/04/2005
aggiornamento: 08/08/2005

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