Editoriale di Gaetano Rizzuto, direttore di Libertà
I piacentini hanno scelto. Sarà Gianluigi Boiardi, del centro-sinistra, sindaco di Monticelli, il nuovo presidente della Provincia che ci porterà verso il futuro e ci governerà per i prossimi cinque anni. Una vittoria netta e indiscutibile, riconosciuta anche da Tommaso Foti, deputato di AN, candidato del centro-destra. Già dai primi risultati dai comuni è apparsa chiara l'affermazione di Boiardi che ha raccolto attorno al suo nome, al suo programma e alla sua squadra un numero maggiore di consensi rispetto al candidato del centro-destra, Foti. Boiardi ha fatto perfino meglio di Dario Squeri che cinque anni fa, al secondo turno, con l'appoggio della Lega di Bossi, si era fermato a 63.336 voti. Boiardi ne ha conquistati 8.415 in piu'. I piacentini, nonostante gli strappi degli ultimi giorni, hanno deciso con saggezza , puntando su un uomo portatore di valori nuovi. Tocca ora a Boiardi costruire qualcosa di nuovo in provincia e dare concretezza alle 4 parole chiave su cui ha incentrato la sua intensa campagna fra la gente : sviluppo, ambiente, solidarietà , sapere. Spetta a Boiardi e alla sua squadra individuare una strategia che sappia dare alla Provincia di Piacenza la forza necessaria "per uno sviluppo di qualità - sono parole sue - che rispetti l'ambiente e valorizzi le intelligenze dei piacentini. Per una società che premi il merito, promuova la solidarietà, l'uguaglianza dei diritti, l'opportunità tra cittadini e crei occasioni per i giovani". Così Boiardi, con l'appoggio di tutto il centro-sinistra, di Rifondazione Comunista, dei Piacentini Uniti, dei Pensionati e nonostante lo strappo di Squeri, ha conquistato la Provincia. Sulla sua vittoria ha contribuito senz'altro il 7,8% di Rifondazione - ma c'era anche al primo turno-, la minore affluenza alle urne, ma soprattutto il suo programma che mette al centro l'uomo, la sua terra, le sue idee. Boiardi ha saputo conquistare il cuore dei piacentini con semplicità e schiettezza. Ha saputo parlare il linguaggio della gente. Ha saputo cogliere le novità che emergono dalla società. Ha comunicato meglio di Foti il suo sogno di una Provincia aperta e solidale. I piacentini hanno bocciato il progetto del centrodestra, il progetto "Piacenza per una nuova Provincia" per cui si è battuto Tommaso Foti. Non è bastata la sua passione, non sono bastati gli apparentamenti, non è servito l'apporto di quel 7,4% della Lega di Polledri, non è bastato all'ultima ora il "sostegno" del presidente uscente. I piacentini hanno così bocciato la critica di Squeri al programma "massimalista" e "ideologico" di Boiardi e la sua accusa che i comunisti di Bertinotti avrebbero messo le mani sulla Provincia condizionando ogni cosa. Boiardi ha condotto una campagna elettorale con passione, dando di sè una immagine di amministratore competente, serio, equilibrato e di manager coraggioso che sa assumersi le responsabilità. Con Boiardi presidente i piacentini marciano nella direzione dello sviluppo. I progetti ci sono. Le idee anche. Ora tocca proprio a Boiardi dimostrare carattere e carisma. Saranno i fatti a parlare. C'è attesa per la nuova giunte, per gli uomini e le donne che il nuovo Presidente avrà al suo fianco nel governo della provincia. E dovranno essere uomini e donne competenti e capaci. I piacentini si aspettano una squadra di assessori autorevole e forte. Si metta subito al lavoro signor Presidente, individui le priorità e dia un segnale forte già nei prini 100 giorni del suo governo. Metta in cantiere le cose da fare per tutelare l'ambiente, per promuovere una mobilità sostenibile e sicura, per realizzare politiche sociali e sanitarie, "per una società - sono sue parole - piu' equa e solidale, piu' vicina alle donne, piu' amica delle famiglie e degli anziani". Si confronti con il sindaco di Piacenza Reggi, con tutti gli amministratori delle vallate di centrosinistra e di centrodestra, con il presidente della Regione Errani per individuare le politiche culturali dell'istruzione e della formazione "per una società del sapere piu' dinamica e piu' aperta ai giovani". Si batta signor Presidente, perchè la Provincia di Piacenza sia sempre piu' un ente efficiente, aperto alla partecipazione ed al confronto con i cittadini. Dialoghi con il mondo economico e sociale per ridare slancio al "piano strategico" nato da quella straordinaria stagione del "Patto per Piacenza" (é nelle opere infrastrutturali che il territorio nei prossimi anni si gioca tutto). Dia speranza ai giovani e agli anziani, attragga qui nuova ricchezza e nuove imprese. Dia una prospettiva europea a Piacenza, apra di piu' questi confini, dialoghi con le province vicine emiliane e lombarde e faccia alleanze strategiche. E l'opposizione, guidata dall'on.Foti, svolga bene il suo ruolo di controllo e pungolo. Piacenza non ha bisogno di veti, ostacoli, pretesti e pregiudizi. maggioranza e opposizione sappiano volare alto, pensare in grande e guardare con ottimismo al futuro per il bene della comunità piacentina. Fra 5 anni, nell'estate del 2009, i piacentini vi giudicheranno. buon lavoro presidente Boiardi, buon lavoro Consiglieri provinciali.
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