Il finiano: «Berlusconi ha chiesto la mia testa»
Dimissioni irrevocabili.
E il retroscena, raccontato ai giornalisti, di una «epurazione».
Italo Bocchino da oggi è un semplice deputato, decade dal ruolo di vice capogruppo vicario del Pdl alla Camera e attacca frontalmente Silvio Berlusconi: «Ha chiesto la mia testa» è l'affondo dell'esponente finiano. «C'è stata una direttiva di Berlusconi durante Ballarò che chiedeva la mia testa. C'è un evidente tentativo da parte di Berlusconi in prima persona di arrivare a un'epurazione mia per colpire l'area a me vicina» ha detto Bocchino conversando con i cronisti alla Camera, dopo aver presentato le «dimissioni definitive» dalla carica di vice presidente vicario del Pdl.
Diversa l'interpretazione della vicenda che avrebbe dato lo stesso premier durante la cena di mercoledì sera a Palazzo Grazioli con alcuni parlamentari del Pdl. «Ho chiamato Bocchino l'altra sera quando doveva andare a Ballarò. Con me è stato anche un po' insolente. Gli ho detto che non si può andare in tv a fare sceneggiate coinvolgendo il partito. Tutti nel Pdl devono capire che non si può sputtanare il partito».
«Berlusconi mi ha chiamato la sera che dovevo partecipare a Ballarò. Aveva toni concitati e mi ha detto: 'Se vai, farai i conti con me. Dopo vedrai...'. Gli ho risposto - ha raccontato Bocchino - che non esiste in nessun partito democratico del mondo che il leader dica alla minoranza di non andare in televisione a spiegare le proprie posizioni. 'Ma quali posizioni, qua c'è solo una posizione', mi ha risposto. E poi: 'Io ti infilzo'». «Berlusconi - ha aggiunto il deputato finiano - commette un grave errore che è quello di colpire il dissenso, colpire chi è in vista per educarne cento. Ma questo non porterà il partito lontano». «Possono toglierci tutti i posti di responsabilità che abbiamo - è l'avvertimento di Bocchino - ma continueremo a combattere la nostra battaglia dall’interno. I presidenti delle commissioni non sono in discussione, a meno che Berlusconi non decida altre epurazioni».
Dopo le dichiarazioni del finiano è sceso in campo Fabrizio Cicchitto ad assicurare che non c'è stata nessuna epurazione. «Consideravo chiuse la vicenda e le polemiche con le dimissioni di Italo Bocchino. Purtroppo, non mi sembrano affatto distensive le dichiarazioni di Bocchino su inesistenti tentativi di epurazione da parte del presidente Berlusconi», ha sottolineato. «In effetti, l'onorevole Bocchino fra dimissioni, ritiro di dimissioni, riproposizione delle medesime e, adesso, con queste nuove affermazioni, contribuisce a creare un clima di polemica permanente», ha insistito.
«L'epurazione di Italo Bocchino è stato un grave errore di valutazione oltre che un atto antidemocratico e politicamente abietto» è l'opinione del vicepresidente dei deputati del Pdl Carmelo Briguglio, esponente della minoranza interna finiana. «Comporterà un costo politico notevole per chi l'ha commesso soprattutto in termini di perdita di consenso. L'arroganza non premia mai...».
Durante la cena con i parlamentari Pdl, Berlusconi avrebbe parlato anche di Fini. «Abbiamo constato che tra di noi non c'è più amicizia, ora vediamo se c'e lealtà da parte sua. Lealtà nei confronti del Pdl ma soprattutto degli elettori. Vedremo se sarà leale in Parlamento. È chiaro che se qualcuno vuole assumersi la responsabilità di far cadere questo governo lo si vedrà in Parlamento e a quel punto la strada per le elezioni sarà l'unica possibile».
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