Obbligazioni, bilancio 2004 e attuazione del programma passano a maggioranza
È la «coerenza» la principale virtù dell'amministrazione in carica, coerenza nel mettere in atto i propri programmi senza venire meno alle tre priorità di azione, ossia i servizi sociali, le infrastrutture e la qualità ambientale, la partecipazione dei cittadini alle scelte di governo. Parola di Francesco Cacciatore, assessore al bilancio che ieri in consiglio comunale si è sobbarcato l'onere, e l'onore, di rappresentare l'intera giunta nei tre punti all'ordine del giorno, tenuti insieme dalla comune appartenenza alla materia contabile e progettuale. C'erano il bilancio consuntivo 2004, la verifica sullo stato di attuazione delle linee di mandato, l'emissione, tramite Boc, di un prestito obbligazionario per finanziare lavori pubblici. Tutti e tre approvati a maggioranza, senza aperture dall'opposizione che ha votato sempre contro contestando l'assessore.
Nel mirino della Casa delle Libertà (Cdl) è finito soprattutto il consuntivo 2004 (avanzo di bilancio di 4,8 milioni di euro, metà circa dei quali disponibili), che ha offerto un nuovo spunto per l'attacco a un'amministrazione giudicata capace solo di spremere di tasse i cittadini giustificandosi con il «piagnisteo» dei finanziamenti che scarseggiano per colpa dei tagli del governo. Sandro Ballerini, Filiberto Putzu, Massimo Trespidi (tutti di Forza Italia), Carlo Mazza hanno battuto questo tasto.
Va dato atto a Putzu di essersi distinto per un'esposizione analitica con cui, dati alla mano, ha inteso confutare che sia «fortemente cresciuta» l'offerta di servizi sociali: dall'assistenza domiciliare («Modesto +1%») agli interventi per riabilitazione e prevenzione («Aumenti solo grazie al rientro di deleghe dall'Ausl»). E tutto questo nonostante, a fronte di trasferimenti statali obiettivamente diminuiti, il gettito fiscale sia ben più ricco del passato in ragione soprattutto dell'aumento dell'Ici, ma anche di altre voci, come le rette di asili, materne e mense, tanto che la pressione tributaria («474 euro pro capite, che nel 2005 saliranno a 498») è «in continuo aumento» (senza contare, ha annotato Trespidi, l'impennata degli incassi delle multe che è stata del 60%). Ma nonostante poi un indebitamento pure in trend ascendente: «Dai 624,45 euro del 2002 ai 758,12 del 2004».
E proprio a partire dal dato sul debito, la Cdl ha motivato la sua contrarietà ai Boc. Porteranno in cassa 2,7 milioni di euro che serviranno, ha spiegato Cacciatore, per costruire il nuovo bocciodromo a Montecucco (780mila euro), la rotatoria tra via Einaudi e via Emilia Pavese (220mila), ampliare la Caorsana dal cimitero al raccordo per le autostrade (1,5 milioni), costruire il centro per anziani alla Farnesiana (200mila). «Se non si hanno i soldi, le opere è meglio rinviarle piuttosto che indebitarsi, a meno che non siano indifferibili, ma non è questo il caso (salvo la Caorsana che si poteva finanziare con l'avanzo di bilancio)», ha obiettato Mazza con Alfredo Cagnani (Fi) ed Emilio Gorgni (gruppo misto). «Avrei capito il ricorso ai Boc per grandi cifre, 25 milioni di euro per fare, ad esempio, una tangenziale molto più funzionale della nostra, ma utilizzarli per opere correnti, normali, non è la strada giusta», ha incalzato Carlo Mazzoni (Fi).
Attacchi giudicati in gran parte strumentali dall'assessore che ha così replicato alla Cdl: «Quando discutemmo il preventivo 2005 fu ridicolizzato il piano investimenti perché l'importo era ritenuto basso, anche se vi spiegavamo che c'era da tenere conto di un ferreo patto di stabilità. Se ci indebitiamo per realizzare opere ci accusate di propaganda elettorale di fine mandato, salvo poi sentir riconoscere che la Caorsana va ampliata e che il bocciodromo lo voleva fare la precedente amministrazione. Non solo: mi si dice che i Boc dovevano essere di 25 milioni di euro, benissimo, a condizione però di far sballare tutti gli equilibri di bilancio consentitici». È stato un richiamo al senso di responsabilità che Cacciatore ha rivolto all'opposizione: «Ma con quali credenziali vi candidate a governare la città? Proponendo piani di investimento faraonici? E come li finanziate? Non è meglio confrontarci pacatamente nel merito?»
|