L'intervento del Consigliere Putzu
Stiamo discutendo il Bilancio Previsionale 2008 del Comune di Piacenza.
Si tratta a mio parere, ed anticipo subito il giudizio che cercherò di dimostrare durante il mio intervento, di un bilancio interlocutorio, di routine, forse anche “di basso cabotaggio”.
Infatti dopo l’intossicazione elettorale del 2007 e i tanti buoni propositi presentati dalle parti in lizza, il bilancio del primo vero anno di governo della riconfermata amministrazione Reggi si presenta in toni assai dimessi. Tuttavia giova sottolineare la somiglianza dell’escamotage contabile proposto anche ora all’inizio del secondo mandato Reggi.
ESCAMOTAGE CONTABILE : GLI AUMENTI DELL’ICI (2003) E L’ADDIZIONALE IRPEF (2008)
Nel 2003, all’inizio del primo mandato Reggi, la giunta propose e fece deliberare dalla sua maggioranza l’aumento dell’Ici per poter assolvere contabilmente agli impegni programmatici. Stabilite le nuove aliquote si passò ad introitare nelle casse comunali cifre ben diverse dai 17-18 milioni di euro degli anni 2001 e 2002 : cifre che dai 23,5 milioni di euro nel 2003, sono diventate 26 milioni di euro nel 2006, e previste in ulteriore aumento fino ai 28,3 milioni di euro per il 2008. “Ici : tassa dimenticata”, l’ho chiamata piu’ volte. Dimenticata perché chi amministra non ne ha piu’ parlato, ogni volta che si parla di tassazione quasi si dimentica di parlarne… E come nel 2003 l’amministrazione Reggi propose l’aumento dell’Ici, ora ad inizio mandato la stessa amministrazione ripropone la stessa strategia con l’addizionale Comunale all’Irpef, grazie al quale aumento il Comune intascherà non 1,5 milioni di euro ma ben 7,5 milioni di euro… Ogni volta che vengono contestate le nuove tasse, il Sindaco, la sua Giunta e la sua maggioranza citano il fatto che i cittadini votando hanno votato anche il programma proposto dalla coalizione di centro-sinistra. La non ininfluente considerazione è che però nessuno ha mai parlato esattamente al momento giusto di cifre e di aumenti percentuali ! L’addizionale Irpef per esempio è aumentata del 400 e passa per cento !! Sarebbe stato corretto dichiararlo onestamente prima del voto…
Risulta chiaro ed evidente che l’analogia non è casuale, chi ha il governo economico del Comune ha pensato ad una strategia che è stata perseguita anche ora. Fare un bell’aumento delle tasse all’inizio del mandato per poter fare bene le cose. Far arrabbiare per bene i cittadini, tanto poi un po’ se ne dimenticano…. Ora andrebbe però chiarito se questo modo di operare porta frutti oppure no. Aumentare la pressione tributaria dai 219 euro del 2001, ai 347 euro del 2003 fino ai 546 euro del 2006 ed ai 501 euro del 2006 è accettato dai cittadini ? Sembrerebbe di capire che all’aumento delle tasse non corrisponda la “sollevazione popolare” da parte dei piacentini, o meglio è probabile che gli aumenti vengano metabolizzati a fronte dell’idea che a maggiori introiti per il Comune corrispondano piu’ servizi e migliorie per la città. Come dire : maggiori tasse in cambio di maggiori servizi ed opere. D’altronde risulta vero che l’aumento delle entrate tributarie consente di aumentare la spesa corrente (gestione del personale, spesa a favore del sociale, etc) e di utilizzare parte di quei proventi per il “rientro” da prestiti e mutui. Come è noto, i mutui assieme agli oneri di urbanizzazione e ai trasferimenti statali e regionali sostengono infatti le spese di investimento. Sul fatto che queste entrate vengano poi materialmente utilizzate in modo congruo, ogni volta si apre il dibattito qui in aula e sui giornali. Molti denunciano i cosiddetti sprechi, altri paventano consulenze agli amici, altri lamentano scarse evidenze migliorative sul territorio…. Ma torniamo alle entrate tributarie.
ENTRATE TRIBUTARIE
I Revisori dei Conti certificavano il 12 marzo 2007 una previsione di 33,7 milioni di euro per il 2007, e di 38,3 milioni di euro circa per il 2008. Ora le entrate tributarie sembrano attestarsi per il 2007(esame in corso) intorno ai 34,3 milioni di euro , con una variazione quindi di +600.000 euro a favore del Comune. Per il 2008 il bilancio ora in discussione, preventiva circa 41,9 milioni di euro, grazie a + 7,6 milioni di euro (di cui ben 5,8 milioni ottenuti dall’aumento dell’aliquota dell’addizionale Irpef). Entrate tributarie quindi che aumentano ancora….
NOTE CONTABILI
In forte contrazione la Compartecipazione all’IRPEF passata dai quasi 18,9 milioni di euro del 2006 ai circa 2 milioni di euro per il 2007 e per il 2008. Questo determinerà una grande contrazione nel computo della pressione tributaria, che calerà vistosamente ma per soli motivi contabili. Continueremo a monitorare la pressione tributaria pro-capite e a vigilare in modo che l’informazione data ai cittadini dall’amministrazione risulti corretta.
In flessione di circa 700.000 euro le entrate derivanti da contributi statali. Ovviamente nessuno dell’amministrazione ha piu’ invocato le vessaziono del governo centrale, reo soprattutto per voce dell’ex assessore Cacciatore, ma solo durante il mandato Berlusconi di contrarre i trasferimenti statali ai comuni, mettendo così a repentaglio la sopravvivenza dei medesimi e l’impossibilità di garantire i servizi ai cittadini. Acqua in bocca invece durante lo stentato governo Prodi che ha lasciato esattamente le cose come stavano, senza trasferire ai comuni soldi in piu’ da Roma, ma in compenso permettendo gli aumenti dell’addizione Irpef locale… Acqua in bocca vedo, anche per i trasferimenti dalla Regione amica, affine per coloritura politica, che contrae i propri trasferimenti al Comune di Piacenza per il 2008 di circa -1 milione di euro.
Desolatamente vuota la casella dei contributi da parte di organismi comunitari e internazionali.
Da valutare positivamente l’estinzione anticipata ed il rimborso di quote capitale dei mutui in essere (a valere sul bilancio 2007), rispettivamente con una quota di circa 7,7milioni di euro e di 1,750 milioni di euro. Questo grazie alle plus valenze ottenute dalla quotazione di Enia in borsa, pari a 15 milioni di euro (rispetto ai precedentemente ipotizzati 10,7 milioni di euro). Circa 6 milioni di plus valenze sono stati utilizzati anche per investimenti ed opere pubbliche nel 2007. Tuttavia l’indebitamento residuo 2007 è ancora di 58,5 milioni di euro. Il trend dell’indebitamento locale pro capite (calcolato dividendo i residui debiti mutui per la popolazione) è deducibile dai bilanci consuntivi, là dove l’indebitamento pro-capite è elencato tra gli indicatori finanziari ed economici generali. Nel 2001 l’indebitamento pro capite era di 657,55 euro Nel 2002 era di 624,45 euro (per 97.991 abitanti) Nel 2003 era di 650,77 euro Nel 2004 è stato di 758,12 euro (per 99.150 abitanti) Nel 2005 scende a 733,96 euro (con una popolazione di 99.340 abitanti) Nel 2006 è stato di di 686,66 euro Per il 2007 il dato non è noto non essendo ancora giunto in quest’aula il Consuntivo 2007. Tuttavia l’assessore al Bilancio De Micheli ha anticipato alla stampa (Libertà 28/3/2008)che : ”Il dato pro capite è di 583 euro, inferiore al quadriennio '98-2002, durante l'amministrazione di centrodestra, quando era di 624 euro. E l'anno prossimo «pensiamo di poter scendere ancora». Va fatto rilevare all’assessore Paola De Micheli, che nel 1997 anno di elezioni comunali con amministrazione uscente di centro-sinistra (sindaco Vaciago) l’indebitamento era di 71,3 milioni di euro, e nel 2002 anno di elezioni comunali con amministrazione uscente di centro-destra (sindaco Guidotti) l’indebitamento era di 61,2 milioni di euro, e quindi di 10,1 milioni di euro in meno… Non penso sia utile comparare i risultati fatti da amministrazioni di colore diverso, soprattutto se si dimentica di dare ai cittadini dati omogenei. D’altra parte il fatto che nel 2007, anno di elezioni comunali con amministrazione uscente di centro-sinistra (sindaco Reggi) l’indebitamento di sia attestato sui 58,5 milioni di euro ( e quindi con soli 2,7 milioni di euro in meno) è da considerare positivamente, soprattutto per la natura dell’operazione che ha consentito la riduzione del debito. All’assessore De Micheli volevo anche far notare che un altro suo intervento su Libertà del 9 marzo 2008 che pecca di imprecisione…. Infatti ad un’indagine Cgia di Mestre che posizionava Piacenza al 6° posto a livello nazionale per tasse sulla casa, l’assessore rispondeva dando una propria interpretazione dei dati e anticipando una formidabile notizia e cioè che : “nel previsionale 2008 assistiamo sicuramente ad una fase calante, con 28 milioni di euro di Ici”. Forse l’assessore non ha letto non l’ultima, e neppure una pagina nascosta, ma la PRIMA pagina del Bilancio Previsionale 2008 dove l’importo dell’Ici viene previsto in aumento e non in diminuzione, e piu’ precisamente di +2,3 milioni di euro rispetto al 2006 e di +1,250 milioni di euro rispetto al 2007. Da un assessore al bilancio…. Assessore mi complimento per la probabile elezione a Roma grazie all’inserimento in posizione utile nelle liste del Partito Democratico. Ho letto che se verrà eletta “userà l’autobus”. Bene, ho capito il messaggio ecologista, il parlamentare deve dare l’esempio… personalmente però avrei preferito che avesse dichiarato “mi applicherò per sviluppare il territorio che rappresentero”… Spero che questo sarà il suo principale obiettivo come piacentino al Parlamento, la rappresentanza territoriale di una città che vuole cambiare. Non prenda esempio da altri che di Piacenza e del suo sviluppo se ne sono fregati alla grande….
PICCOLO CABOTAGGIO ECONOMICO
Ma all’inizio del mio intervento parlavo di un bilancio di piccolo cabotaggio. Parto dalle note che ritengo positive, e che sono sostanzialmente 3. In primis l’avvio (finalmente) del progetto per la realizzazione del parcheggio in Piazza Cittadella , per il cui progetto tuttavia il Comune non mette in bilancio un solo euro attendendosi l’opera finanziata interamente per 18 milioni di euro da un soggetto privato. Bene anche il contestuale avanzamento (anche se ancora molto lento e con recente variazione del progetto) del parcheggio della cavallerizza-cantore di Stradone Farnese. L’aggiudicazione dei lavori risale oltre ad 1 anno fa… bisognerebbe accelerare un po’ i tempi ! Parcheggi a sud ma soprattutto a nord di cui la nostra città ha bisogno, come sostenuto piu’ volte dall’opposizione in questa aula, ma parcheggi richiesti anche dal buon senso dei cittadini da anni. Tanto per fare un esempio, ieri sono andato a Brescia e ho potuto parcheggiare in un silos interrato a 100 metri da Piazza della Loggia . Positivo anche l’avvio dei lavori del 2°lotto su via Caorsana, anche se l’investimento di 500.000 euro è veramente poco significativo. La via, allargata e messa in sicurezza nel tratto svincolo Autostrada-innesto Via Diete di Roncaglia,, dovrebbe costiture la prima parte della sempre richiamata cosiddetta “Tangenziale Nord”, che dovrebbe poi completarsi con un cavalcaferrovia e innestarsi poi alla via XXI Aprile. Calende greche per una tangenziale che pur sollevando parzialmente dal traffico via Colombo, Piazzale Lupa, via Primogenita e via S.Ambrogio, ha la solita visione miope che caratterizza le nostre cosiddette tangenziali, che scorrono a poche centinaia di metri dal centro cittadino. Il nuovo asse di scorrimento toglierà un po’ di auto dal centro , ma non si ridurrà la massa critica di circolazione veicolare e inquinamento. Ma a proposito di via Caorsana-SP10 giova invece ricordare la situazione veramente da terzo mondo nel tratto svincolo Autostrada e cavalca-autostrada A1.. Tratto su cui insistono PcExpo ed il Palabanca…. Strutture in cui vengono organizzate manifestazioni con gente che viene anche da via. Bel biglietto da visita….. La rotonda presente in questo tratto fa veramente schifo, ricordo che era stata inserita nel Piano Opere Pubbliche 2003-2005 assessore Gelmini con un importo di 520.000 euro… Ma investimenti sulla viabilità di quel tratto non erano compresi nel piu’ ampio discorso Polo Logistico ? Oltre all’occupazione prevista nell’ottobre 2003 (e dichiarata pubblicamente anche in quest’aula) di 2280 persone entro il 2008, non erano previsti sostanziosi investimenti sulla viabilità ?? Ricordo , era stato detto e dichiarato 12 milioni sulla viabilità e 6 milioni sulla rete ferroviaria . Nel gennaio 2004 non era stata firmata una Convenzione tra i privati ed il Comune per “oneri di compensazione” per l’impatto ambientale ed opere viabilistiche importanti ?? Nell’aprile 2004 era stato firmato tra Regione Emilia Romagna, Provincia, Comune e Camera di Commercio il cosiddetto “Programma speciale d’Area” con un volume di stanziamenti di oltre 10 milioni di euro, di cui circa 8 milioni a carico del bilancio regionale. Con tutti questi accordi come mai il tratto di via Caorsana in questione, è in queste condizioni pessime ???
Un altro progetto che sta faticosamente partendo (ma anche questo senza finanziamenti previsti in bilancio dal Comune) è quello dell’Hospice per malati terminali. Promesso dai candidati sindaci Reggi e Guidotti nel 2002 e sostenuto a gran voce dalla cittadinanza, l’Hospice è risultato essere anche il primo progetto di Vision 2020. E’ stravagante che un così grande laboratorio di idee come è stato Vision 2020 abbia poi partorito questo progetto come prioritario, in quanto al di là dell’incontestabile necessità per Piacenza della struttura hospice (che acquista significati etici, morali, sanitari e di civiltà), ci si aspettava da Vision 2020 la ricerca di obiettivi importanti per lo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio, piu’ che progetti focalizzati su specifici argomenti…. Ultimamente si apprende dai giornali che il sindaco Reggi pensa ad un bando di gara il cui esito e relativo vincitore dovrebbe aversi a settembre 2008. Concorrente forte che si è autoproposto è LegaCoop Piacenza, 240 milioni di fatturato nel 2000.
LE COOPERATIVE E LO SVILUPPO URBANISTICO
Il presidente di LegaCoop Marco Carini aveva illustrato il suo progetto di Hospice agli Stati generali, e a luglio 2006 il progetto, sostenuto a spada tratta dall’allora assessore Mazzoli, sembrava già pronto (15 posti alla Madonnina) Ad aprile 2007 Carini aveva addirittura proposto dalle pagine del quotidiano Libertà che ogni piacentino donasse 1 euro a testa all’anno per la realizzazione e la successiva gestione dell’hospice. Nobile proposta, salvo per 2 piccoli forse per lui ininfluenti particolari : l’Hospice l’avrebbe costruito e gestito la sua cooperativa. C’è da dire che Marco Carini può quasi essere considerato un’assessore aggiunto all’urbanistica. Infatti tenta con l’Hospice il percorso che gli è già riuscito per l’area Ex-Unicem. Anche allora , era il luglio 2002, si mise avanti proponendo la nascita di un nuovo quartiere con servizi innovativi nell’area ex-Unicem, e non a caso risultò poi far parte con la sua Piacenza ’74 (assieme al colosso reggiano Orion e a Coop.Valdarda) del “Consorzio Baia del Re” che si aggiudicò gara e lavori.
Piacenza ’74 (circa 67 milioni di euro di fatturato nel 2006 , ed in fortissima crescita assieme a coop.Valdarda, Ceap e Abicoop) è molto attiva anche ultimamente con altri progetti che potrebbero preludere alle relative aggiudicazioni . Il progetto Baia di San Sisto ad esempio che interesserebbe l’area compresa tra il Po, Piazza Cittadella, Palazzo Farnese, le aree militari ed il campo Daturi, con un “collegamento” urbanistico (proposto dall'arch.Spigaroli) all’area dei bastioni farnesiani nell’area dell’attuale Arsenale di via malta. Piu' recentemente con l’iniziativa “70 architetti ridisegnano la città : Suggestioni per la città futura” Fabio Salotti, presidente di Piacenza’74 ha dichiarato (libertà del 17/02/2008 : “Il momento è ideale, c’è alle porte il Piano Strutturale del Comune e il Concorso di idee sulle aree militari”. Cosa dire. Personalmente plaudo a queste iniziative che ipotizzano futuri sviluppi urbanistici con trasformazione della nostra città. Non vorrei però che pur nell'ambito di una auspicabile collaborazione tra le parti (amministrativa, economica, sociale, politica, associativa, etc) il Consiglio Comunale come dire “si impigrisse” di fronte a tale frenetica ed interessante proposizione, dimenticando quale è il suo ruolo di fronte a fondamentali decisioni per la città. A tale scopo ricordo la legge 267 che regola l'ordinamento degli Enti Locali ben spiega quali sono le competenze di Sindaco,Assessori e Consiglio comunale. Il Consiglio Comunale (art.42) è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo. La Giunta (art.48) collabora col Sindaco nel governo del Comune e nell'attuazione degli indirizzi generali del Consiglio. Il Sindaco (art.50) è il responsabile dell'amministrazione del Comune. Il Sindaco presiede quindi la Giunta, gli Assessori con lui collaborano, e l'organismo opera attraverso delibere collegiali.
PICCOLO CABOTAGGIO PROGRAMMATICO
Parlando di Bilancio di piccolo cabotaggio, intendevo anche questo.
Ovvero, dal punto di vista prettamente economico, le opere piu' importanti già citate (parcheggi di Piazza Cittadella e Stradone Farnese, via Caorsana, Hospice per malati terminali) vedono interventi economici provenienti prerssochè completamente da privati.
Dal punto di vista programmatico invece, dove per programma intendo come pensare lo sviluppo e trasformazione della città, l'argomento piu' importante è il GRANDE ASSENTE. A pag.16 tra le funzioni riguardanti l'Urbanistica e la gestione del Territorio compaiono 346.200 euro sotto la voce prestazione di servizi. E' l'annunciato “concorso internazionale” per il recupero delle aree militari. Ci si incammina quindi verso l'architetto di fama, verso il consulente che risolverà il nostro problema...
Come è noto a fronte di un progetto di delocalizzazione e creazione di un polo militare in posizione territoriale piu’ decentrata e strategica per l’esercito, la città si troverà successivamente a fare i conti con 800.000 mq di nuovo territorio.
A maggio 2007 , nell'imminenza delle elezioni comunali, il sindaco Reggi intervistato sulla destinazione delle aree militari diceva : “Occorre un grande progetto di recupero per le aree militari, unitario e sostenibile, da realizzare attraverso una modalità inedita: indire un concorso internazionale che sia in grado di richiamare i migliori architetti e urbanisti del mondo e, parallelamente, portare avanti un'importante operazione di marketing territoriale. Questo modo di procedere sarà la prima garanzia della qualità degli interventi. La seconda garanzia sarà data dal mantenimento in mano pubblica del governo della riqualificazione. Per fare questo è indispensabile fare i conti con il costo dell'operazione, che è molto ingente e ammonta a 250 milioni di euro. Quanto maggiore sarà la cifra reperita dagli enti pubblici, tanto più potremo destinare ad uso pubblico gli interventi. Un mix equilibrato di pubblico e privato può salvaguardare le aree da riqualificare dal duplice rischio della speculazione immobiliare e dell'immobilismo. Gli scenari futuri aperti dalla riqualificazione delle aree militari sono: la realizzazione del parco della Pertite, che è più grande di quello della Galleana; il recupero del "Castello" che si è conservato quasi intatto dentro l'Arsenale e, per finire, residenze di qualità e altri servizi nei contenitori esistenti”.
La portata di questo evento è di grandissima rilevanza.
La gestione di questo tema sarà infatti fondamentale per il futuro ed il benessere della nostra città e della nostra gente. Ma per evitare che le scelte siano sbagliate bisogna tutti assieme cambiare mentalità. Piacenza dovrà essere lungimirante per evitare gli errori di scelte precedenti (una centrale elettrica a 500 metri in linea d’aria da Piazza Cavalli, un inceneritore piccolo e così vicino alla città, una tangenziale sud troppo a ridosso di quartieri densamente abitati).
Nelle Linee Programmatiche di Mandato per il quinquennio 2007/2012 troviamo tra gli obiettivi strategici il : “recupero delle aree Militari con definizione di contenuti e finalità strategici per il disegno della nuova città” Cosa significa “definizione di contenuti e finalità strategici” ?
Significa che Piacenza dovrà cercare prima il suo obiettivo di crescita e sviluppo, e solo successivamente chiedere l’aiuto degli urbanisti.
In buona sintesi dobbiamo decidere prima la Piacenza che vogliamo, la Piacenza che vogliamo migliorata, la “Piacenza che verrà”.
Non si può infatti dimenticare che la nostra realtà attuale (numerica ed economica), il nostro dimensionamento attuale, non sono in grado di sostenere un cambiamento di così ampia portata. Avremo in uso le aree solo dopo il trasferimento degli stabilimenti militari !!
Dovremo quindi decidere prima la nostra Piacenza futura : 150.000 abitanti anziche 100.000 ? nuova residenzialita ? nuova economia insediata sul territorio ? Dove costruiremo il nuovo stadio? Dove una pista eliporto visto il ruolo di Piacenza “capitale” della Protezione Civile? Quale sviluppo per le nostre Università ? Quali interventi veramente efficaci contro l'inquinamento?
Solo se la gente ed i suoi rappresentanti-amministratori del Consiglio Comunale penseranno e lavoreranno assieme, si riuscirà a definire i nostri nuovi obiettivi e scenari.
Successivamente si dovrà trasferire gli stabilimenti. Dove? al polo logistico? in un territorio piu’ decentrato reso accessibile a rotaia e viabilità ma che sia meno impattante sull’inquinamento grazie anche a nuove tecnologie ?
Il secondo tempo sarà poi finalmente quello della trasformazione delle “aree liberate”, dove si dovranno rispettare e far convivere le tre grandi componenti : -la comunità, -il territorio ed il suo sviluppo economico, -il rispetto dell’ambiente.
Filiberto Putzu Consigliere Comunale Gruppo Pdl-FI
piacenza, 31 marzo 2008
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