Ha giurato nelle mani del Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, il terzo esecutivo Berlusconi. A pronunciare la formula di rito di fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione, è stato per primo il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, seguito poi dai due vicepremier Fini e Tremonti e dai ministri che compongono la nuova squadra.
Il Berlusconi III è il 59esimo governo della Repubblica. Finora sono stati sei, compreso l'attuale premier, i presidenti del Consiglio che, anche in diverse legislature, hanno guidato per tre volte il governo: Giulio Andreotti, Mariano Rumor, Aldo Moro, Amintore Fanfani, e Alcide De Gasperi. Il record di governi spetta a De Gasperi, che ne ha guidati otto, seguito da Andreotti con sette.
Ecco in sintesi le novità. Vicepremier saranno Fini e Tremonti al posto di Follini, Storace (An) andrà alla Sanità al posto di Sirchia, Landolfi (An) alle Comunicazioni per Gasparri, La Malfa (Pri) alle Politiche Comunitarie al posto di Buttiglione, Buttiglione (Udc) sostituisce Urbani ai Beni Culturali, Scajola (Forza Italia) alle Attività Produttive per Marzano, Stefano Caldoro (Nuovo Psi) all'Attuazione del Programma in sostituzione di Scajola. Nasce poi un nuovo ministero: Sviluppo e Coesione Territoriale, che sarà presieduto da Gianfranco Miccichè di Forza Italia, già vice ministro dell'Economia. Confermati Pisanu agli Interni, Fini agli Esteri, Siniscalco all'Economia, Maroni al Welfare, Castelli alla Giustizia, Calderoli alle Riforme, Martino alla Difesa, Alemanno alle Politiche Agricole, Matteoli all'Ambiente, Lunardi alle Infrastrutture, Moratti all'Istruzione, Tremaglia al Ministero degli Italiani all'estero, Baccini alla Funzione Pubblica, La Loggia agli Affari Regionali, Giovanardi ai Rapporti col Parlamento, Stanca all'Innovazione, Prestigiacomo alle Pari Opportunità.
Ecco dunque cosa cambia nel nuovo Esecutivo. Si registra l'ingresso di socialisti e repubblicani (Caldoro, del Nuovo Psi, e La Malfa, del Pri). L'Udc perde il vicepremier Follini, An guadagna un ministro (Storace alla Sanità). Immutata la delegazione della Lega. Escluso il Presidente del Consiglio, Forza Italia ha 7 ministri: Tremonti, La Loggia, Prestigiacomo, Pisanu, Scajola, Martino e Miccicchè. An ne ha 6: Fini, Tremaglia, Alemanno, Matteoli, Storace e Landolfi. La Lega 3: Castelli, Maroni e Calderoli. Anche l'Udc ha 3 ministri: Giovanardi, Baccini e Buttiglione. Il Nuovo Psi conquista 1 Ministero con Caldoro, così come il Pri, con La Malfa. I tecnici sono quattro: Siniscalco, Moratti, Lunardi e Stanca.
ECCO LA COMPOSIZIONE DEL NUOVO GOVERNO.
Presidenza del Consiglio: premier: Silvio Berlusconi; vicepresidenti del Consiglio: Gianfranco Fini e Giulio Tremonti; sottosegretari: Paolo Bonaiuti e Gianni Letta.
Riforme istituzionali: ministro: Roberto Calderoli; sottosegretari: Aldo Brancher, Antonio Carrara.
Attuazione del programma: ministro: Stefano Caldoro; sottosegretario: Giovanni Dell'Elce.
Funzione pubblica: ministro: Mario Baccini; sottosegretario: Learco Saporito.
Affari regionali: ministro: Enrico La Loggia; sottosegretari: Alberto Gagliardi e Luciano Gasperini
Innovazione e tecnologie: Lucio Stanca
Pari opportunità: Stefania Prestigiacomo
Italiani nel mondo: Mirko Tremaglia
Sviluppo e coesione territoriale: Gianfranco Miccichè.
Rapporti con il Parlamento: ministro: Carlo Giovanardi; sottosegretari: Cosimo Ventucci e Gianfranco Conte.
Affari Esteri: ministro: Gianfranco Fini; sottosegretari: Roberto Antonione, Margherita Boniver, Alfredo Luigi Mantica; Giancarlo Bettamio e Giuseppe Drago.
Interno: ministro: Giuseppe Pisanu; sottosegretari: Maurizio Balocchi, Antonio D'Alì, Alfredo Mantovano, Michele Saponara e Gian Piero D'Alia.
Giustizia: ministro: Roberto Castelli; sottosegretari: Jole Santelli, Giuseppe Valentino, Luigi Vitali e Pasquale Giuliano.
Economia e finanze: ministro: Domenico Siniscalco; viceministri: Mario Baldassarri e Giuseppe Vegas; sottosegretari: Maria Teresa Armosino, Manlio Contento, Daniele Molgora e Michele Vietti.
Attività Produttive: ministro: Claudio Scajola; viceministro: Adolfo Urso; sottosegretari: Giuseppe Galati, Mario Valducci, Roberto Cota e Giovan Battista Caligiuri.
Istruzione, università e ricerca: ministro: Letizia Moratti; viceministri: Guido Possa e Giovanni Ricevuto; sottosegretari: Valentina Aprea e Maria Grazia Siliquini
Lavoro e politiche sociali: ministro: Roberto Maroni; sottosegretari: Alberto Brambilla, Maurizio Sacconi, Grazia Sestini, Pasquale Viespoli, Roberto Rosso e Francesco Saverio Romano.
Difesa: ministro: Antonio Martino; sottosegretari: Filippo Berselli, Francesco Bosi, Salvatore Cicu e Rosario Giorgio Costa
Politiche agricole e forestali: ministro: Gianni Alemanno; sottosegretari: Paolo Scarpa Bonazza Buora, Giampaolo Dozzo e Teresio Delfino
Ambiente e tutela del territorio: ministro: Altero Matteoli; viceministro: Francesco Nucara; sottosegretari: Stefano Stefani e Roberto Tortoli.
Infrastrutture e trasporti: ministro: Pietro Lunardi; viceministri: Ugo Martinat e Mario Tassone; sottosegretari: Nino Sospiri, Guido Viceconte, Paolo Uggè, Silvano Moffa, Mauro del Bue e Federico Bricolo.
Salute: ministro: Francesco Storace; sottosegretari: Cesare Cursi, Domenico Di Virgilio, Elisabetta Casellati e Domenico Zinzi.
Beni culturali: ministro: Rocco Buttiglione; vice ministro, Antonio Martusciello; sottosegretari: Nicola Bono e Mario Pescante.
Comunicazioni: ministro: Mario Landolfi; sottosegretari: Massimo Baldini e Paolo Romani.
Politiche comunitarie: ministro: Giorgio La Malfa.
|