da La Stampa del 20 ottobre 2007
Cadrà la seconda settimana di novembre». È questa la profezia che Silvio Berlusconi ha dato durante una festa alla quale ha partecipato il capogruppo della Lega Roberto Maroni.
Il senatore chiave «Con noi - ha sostenuto l’ex premier - passerà un senatore campano della Margherita di un certo peso, in tutti i sensi...». Il leader azzurro ha ribadito di essere contrario ad un governo tecnico e di non voler assolutamente una legge elettorale «che consenta a Veltroni di correre da solo».
«Sì all'esercizio provvisorio» Il Cavaliere è dunque convinto che «il governo cadrà sulla Finanziaria». L'ex-premier afferma che l’esecutivo ha le ore contate, e - ha osservato - «tutte le forze della Cdl» vogliono il voto anticipato. Berlusconi, spiegano i presenti che hanno partecipato alla festa, sostiene che in caso di caduta dell’esecutivo «l’esercizio provvisorio non sarà affatto un problema, e anzi si risparmieranno molti soldi». Il leader azzurro - secondo le stesse fonti - ha sostenuto che sempre più incombe la possibilità di un suo ritorno a Palazzo Chigi.
«Il Pd? Solo un'operazione mediatica» Berlusconi, conversando con l’ANSA al termine della festa, torna anche sulle primarie del Pd e sottolineando come secondo lui non sia «cambiato nulla». «È stata una eccezionale operazione mediatica ma che, alla fine, lascerà le cose come stanno. Un effetto, comunque lo ha avuto: ha segnato la vittoria dei Ds contro la Margherita che è infatti scomparsa». «C’è stato un grande effetto mediatico - ribadisce - grazie a Veltroni che è sembrato l’uomo nuovo della politica. Incredibile se pensiamo che è un professionista della politica da 35 anni». «Guardate, io ormai ho deciso di stare zitto e stare fuori da queste questioni. Del resto più taccio più crescono i miei consensi: ormai io sto a 63, il Pd a 25».
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