«Ci sarà Alfano».
Silvio Berlusconi non sarà il candidato del centrodestra nel 2013 e per la poltrona di premier correrà Angelino Alfano.
Il presidente del Consiglio lo conferma con chiarezza in un'intervista al quotidiano La Repubblica, aggiungendo: «Io, se potessi, lascerei già ora...». Però non si può. «Infatti non mi dimetto - dice il premier - però verrebbe voglia. In ogni caso alle prossime elezioni non sarò io il candidato premier».
Quanto al Quirinale, precisa, «non fa per me», la persona adatta è Gianni Letta».
Berlusconi esclude che possa nel frattempo nascere un governo tecnico che lo sostituisca e assicura che il patto con Bossi non vacilla.
«Non c'è alcuna possibilità che nasca un esecutivo del genere. Anche i leghisti, dove vuole che vadano? Tutti quelli che si staccano fanno una brutta fine. Pensate a Fini e Casini. Quelli del Fli ormai sono inesistenti. Il loro progetto politico - una volta fallito l'assalto del 14 dicembre - è il nulla. Ero solo io il loro obiettivo».
D'altronde, argomenta, è logico che siano partiti i movimenti in vista di un cambio della guardia, anche se non esattamente dietro l'angolo, spiega il premier. «Sono le nuove generazioni. È giusto. Capiscono che io e Umberto prima o poi dobbiamo essere sostituiti. E si preparano. Con una piccola differenza rispetto al Pdl: ci sono tanti giovani di valore come Reguzzoni o Cota, ma non hanno ancora trovato il successore di Bossi», afferma il capo del governo, convinto che tutta la coalizione accetterà Alfano come suo successore: «Credo che siano tutti d'accordo. Io farò la campagna elettorale e aiuterò Angelino. Farò il "padre nobile". Cercherò di costruire il Ppe in Italia. Ma a 77 anni non posso più fare il presidente del consiglio». Non manca una stoccata, pesante, a Tremonti: «Pensa di essere un genio e crede che tutti gli altri siano dei cretini. Lo sopporto perché lo conosco da tempo e va accettato così. Ma è l'unico che non fa gioco di squadra».
da www.corriere.it del giorno 08 luglio 2011
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