Un momento di discussione allargato, un tavolo comune per condividere idee e riflessioni sul trasporto pubblico locale: è quanto propone la Camera del Lavoro, con l'organizzazione della Filt Cgil, sul futuro del sistema dei trasporti pubblici a Piacenza.
L'iniziativa è fissata per sabato 26 novembre al salone Mandela (10-13) e allinea molte voci: il sindaco Roberto Reggi, l'assessore provinciale Patrizia Calza, Paolo Botti, presidente della società Tempi Spa, Lorenzo Boscarelli, presidente di Agenzia Tempi, Camillo Ranza, presidente di Agi Spa, Bruno Ginocchini, responsabile dell'Agenzia regionale dei trasporti, Michele De Rose, segretario generale regionale Filt Cgil, Santo di Santo, del dipartimento nazionale di trasporto terrestre della Filt Cgil, Gianni Copelli, segretario della Camera del Lavoro e Loredana Riva, che presiederà il dibattito, segretaria generale della Filt Cgil di Piacenza. L'argomento affrontato dal convegno Filt (categoria che conta più di mille iscritti includendo trasporto su gomma, ferro, logistica e cooperazione di settore) è di estrema attualità dopo la gara di assegnazione dei trasporti a Tempi per sei anni complessivi e a fronte di un servizio da ripensare.
«Il trasporto pubblico ha un ruolo per noi essenziale e insostituibile - spiega Loredana Riva - sia per ragioni sociali, legate anche alle fasce deboli, sia produttive e per l'incidenza sulla qualità di vita dei cittadini tutti». Ma anche Piacenza soffre si una diminuzione di risorse a disposizione del sevizio pubblico e ulteriori decurtazioni si profilano con la Finanziaria 2006, senza contare sullo sfondo una riforma «farraginosa» sull'affidamento del trasporto pubblico, incerta nelle regole e priva di mezzi adeguati.
Sul piano locale (circa 300 i dipendenti) il punto nevralgico riguarda l'efficienza di gestione e risposte adeguate da dare ai cittadini. «Un elemento importante è il ridisegno delle linee di sviluppo della mobilità urbana - prosegue Loredana Riva - anche per raggiungere risultati in termini di qualità ambientale e più sicurezza, con una limitazione degli incidenti stradali». Ecco allora una ricetta in nuce: «servire meglio certe aree, migliorare il servizio in orari di punta, eliminare le strozzature alla viabilità che fanno viaggiare i bus a dieci chilometri orari».
Per portare un contributo propositivo, la Filt ha creato dei gruppi di lavoro (collabora anche l'Ugl Trasporti) tra dipendenti di Tempi iscritti al sindacato: un team si occupa di proposte sulla viabilità, un altro studia i temi della sicurezza e della salute, un terzo studia la riorganizzazione delle risorse. «Una proposta fra tante: aprire alla città, ai privati e agli enti pubblici, i servizi dell'officina di via Arda, opportunamente potenziata, per la manutenzione di mezzi pubblici».
Ma le proposte che intende lanciare la Cgil sono su più fronti e tengono conto delle ristrettezze del quadro economico in cui ci si muove, del deficit aziendale da sanare: «Perché non pensare di allargare la base dei servizi per introiettare più risorse? - Osserva Michele De Rose - Ben venga l'officina aperta a privati, ma per esempio anche l'affidamento al servizio pubblico della distribuzione delle merci in città, partendo dalle piattaforme logistiche periferiche» in modo da limitare oltretutto l'inquinamento urbano. La Cgil sosterrà peraltro questa proposta riferita a tutte le città emiliano romagnole.
Ma anche per De Rose è essenziale un rilancio del trasporto pubblico che, per prima cosa, sia in grado di rispondere alla domanda e ai nuovi bisogni, rivedendo le linee e assicurando alternative efficaci al trasporto privato.
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