Arriva probabilmente dalla civica Per Piacenza con Reggi il colpo di grazia alla commissione speciale per la trasformazione delle aree militari.

Al disimpegno di Forza Italia (causa principale delle dimissioni da presidente di Gianni D'Amo) è seguito anche il distacco del Partito democratico (per bocca del vicepresidente Christian Fiazza), che ha sostanzialmente invitato le minoranze a farsi carico della questione, visto che l'organismo di garanzia dipende essenzialmente dalle loro decisioni.

Ancora più netta la posizione della civica di maggioranza:
«La commissione ha lavorato con serietà ed impegno - scrivono i suoi componenti - e va dato atto al suo presidente di aver sempre condotto i lavori in modo corretto ed equanime.
Il fatto che D'Amo, con un gesto di grande dignità, abbia dato le dimissioni nella constatazione di non aver ottenuto il consenso di gran parte della minoranza, che pure aveva voluto con tutte le sue forze questo tipo di commissione, ci pone dei grandi interrogativi di carattere politico.
Riteniamo - concludono - che la commissione abbia terminato il suo compito: l'ordine del giorno approvato in consiglio comunale costituisce un documento che delinea le indicazioni e le priorità condivise dalla maggioranza del consiglio comunale (non importa se certa minoranza per motivi suoi non li ha condivisi), la giunta ha a sua disposizione elementi a cui ispirare la propria azione e la commissione consiliare 2 può farsi carico di aggiornare e seguire 1'iter di tutta l'operazione, mentre il consiglio comunale avrà il compito di garanzia e controllo».